72.

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Emily pov.
Cammino sola per i corridoi della scuola.
Quando mi sono svegliata Cedric non c'era.
Ma mi ha lasciato un vassoio pieno di biscotti e succo di zucca sul comodino con un cuore di pasta glassa.
"Ced come sapevi che mi piacevano così tanto questi cuori?" gli chiedo mentre addento un altro cuoricino che lui ha preso dalle cucine.
"Piacciono a tutti scheggia, adesso dammi! Oppure ti prenderai un mal di pancia!" mi ruba il biscotto dalle mani.
Forse è uno dei flashback più bello che ho con lui.
"Emily! Ehi! Andiamo o farai tardi" mi prendono per sottobraccio Fred e George correndo quasi per non arrivare tardi a lezione.
"Adesso mi spiegate perché state correndo così tanto, non vi è mai importato di Artimanzia!" cerco di trattenere una risata mordendomi la guancia ma non riesco ad essere seria con loro due.
E capisco quanto sono cambiata rispetto qualche mese fa.
Ho sempre voluto un gran bene ai gemelli ma non glie l'ho mai dimostrato, non ne ho mai avuto il coraggio ne tanto meno l'occasione, ma tutta questa situazione difficile mi sta aiutando a... migliorare?
Qualche mese fa nemmeno credevo in un mio miglioramento.
Sapevo che alcuni atteggiamenti erano totalmente sbagliato e questo ne è uno, ma per tutta la mia vita mi hanno fatto credere che i purosangue specialmente noi della famiglia Serpeverde dovevano solo avere potere e gloria.
Il problema è che per un attimo l'ho pensato davvero.
Ho pensato di avere un destino scritto.
Ho pensato che le persone come me non potevano essere amate.
E come me queste cose le ha pensate anche lui.
Ma quando lui è entrato a far parte della mia vita pian piano mi sono resa conto di essere cresciuta in una bugia, un enorme bugia.
"Non sono affari tuoi!" sbotta George
"La scuola è importante mia cara Emily" dice insieme Fred spingendomi in aula.
Saluto con un mezzo sorriso la professoressa e mi siedo all'ultimo banco dove di solito mi sedevo con Draco.
Draco.
Lo stesso Draco che ha promesso che ci saremmo amati e che mi avrebbe difeso adesso è stato marchiato.
Se ne è andato senza uno straccio di parola.
Solo una lettera.
"Non cercarmi, non farlo più"
Non può dirmi queste cose adesso.
Io adesso come faccio a far finta di non conoscerlo dopo essermi innamorata di lui?
Dopo aver creduto a tutte le sue promesse?
Dopo essere caduta nella sua trappola?
Dopo aver creduto di essere davvero importante per una persona almeno?
Non posso.
Ma ritornando a qualche mese fa, farò finta che va tutto bene anche se dentro di me sto crollando.
Anche se i miei muri stanno crollando.
Anche se tutte le mie aspettative sono crollate.
Anche se il mio cuore ormai gli appartiene.
Ormai il mio cuore è al Manor ora, non in questa stanza con tutte queste persone.
E credo che Draco sia stata la persona che più di tutti mi ha spinto a credere nell'impossibile anche se io in quell'impossibile già ci ero arrivata.
È stato l'unico a supportarmi anche quando Hermione non lo faceva.
Infondo ti dico grazie Draco.
Perché grazie a te sono diventata una persona migliore.

Draco pov.
Mi sveglio di soprassalto.
E le mie mani d'istinto si muovono nella direzione contraria alla mia per cercare un corpo, il corpo che ero abituato a vedere ogni mattina disteso accanto a me quasi sempre nudo.
Il corpo meraviglioso e perfetto di Emily.
Quella ragazza.
La stessa ragazza che mi ha fatto provare emozioni mai provate, la stessa ragazza a cui devo il mio 'cambiamento'.
Ma non sono cambiato del tutto.
Non l'ho salutata pur sapendo che non sapevo la data del mio ritorno.
Mi sento frustrato.
Mi sento uno sporco.
Ma dei bussi della porta mi fanno scattare seduto, il mio petto nudo pur essendo in pieno inverno si muove a dismisura e le mie gambe quasi tremano sul pavimento.
Quanto sono diventato fragile?
Sicuramente molto di più.
Guardo il mio braccio e lo distolgo subito quando entra nel mio campo visivo quel coso.
Il marchio.
La cosa che mi ha fatto cambiare radicalmente.
La cosa che mi ha fatto rovinare la mia 'adolescenza'.
"Chi è?" chiedo cercando una delle poche magliette che ho e appena la vedo con il solito incantesimo la chiamo a me.
Vedo il bracciale di Emily.
"Draco.." la voce di mia madre.
Di scatto apro la porta e la donna che mi attendeva fuori di essa e tra chiudendo la porta alle mie spalle.
"Mamma.. non ti aspettavo-" faccio per dire ma lei mi zittisce abbracciandomi calorosamente.
L'amore di una madre è davvero bellissimo.
Mia madre è davvero una persona fantastica.
E anche se non ha il marchio fa parte di queste cerchia ristretta di pazzi svitati.
"Come stai figlio mio? Ieri non mi hanno concesso di vederti" le indico la poltrona e annuisco inginocchiandomi a lei.
"Sto.. bene madre" sorrido
Lei mi accarezza l'avambraccio ma delicatamente gli sposto la sua delicata mano così lei mi guarda.
"Madre non ne voglio parlare davvero, non di questo, è stato il mio destino questo e nessuno tanto meno tu potevi cambiarlo. Ne tu e nemmeno lei"
Ma solo dopo mi rendo conto a cosa ho detto.
A lei.
"Ti riferisci ad Emily,giusto?" mi chiede
Abbasso lo sguardo sorridendo di sghembo immaginando in qualche secondo tutti i bei momenti tra me e lei.
"Com'è lei?" mi chiede
Alzo lo sguardo.
"Lei è come me madre, lei non si sottomette mai anche a costo di perdere la vita, l'ultima parola deve essere sempre la sua madre" rido
Lei mi tocca i capelli.
"Ha un carattere forte, fortissimo madre è la ragazza più giovane e forte che abbia mai visto. Un carattere così forte che nasconde anche un lato molto debole, debolissimo"
"Una sola parola sbagliata ultimamente detta da me la faceva scoppiare a piangere"
"Siamo molto attaccati madre"
"La sento mia"
Non riesco più a dire nulla.
E anche pur parlando poco della ragazza che amo mi ha aiutato a capire quanto questa ragazza mi ha cambiato.
Grazie Emily davvero.
Perché grazie a te sono diventato in parte una persona migliore.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora