73.

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Draco pov.
Le pareti scure del Manor come al solito mi accolgono in un modo freddo e distaccato.
Solo al pensiero che questa è stata casa mia per quasi tutta la mia vita mi si gela il sangue.
Lo stesso salone d'entrata pulito e limpido dove ero abituato a giocare adesso è silenzioso e sembra appartenere al Signore Oscuro.
Dove prima io giocavo spensierato.
Adesso il Signore Oscuro tortura.
"Signor Malfoy, la colazione è pronta" mi dice Finn l'elfo di casa mia, ricordo che da piccolino lo prendevo sempre in giro per il suo modo buffo.
Mi siedo all'enorme tavolo libero e mangio in silenzio dei biscotti di glassa al cioccolato.
Nell'aria si sentono solo gli scrocchi del dolce che ho in mano e dei miei sospiri di ansia.
Perché ho l'ansia?
Cosa starà facendo Emily?
E se l'hai fatta piangere?
E se l'è successo qualcosa?
Sai che sarà per colpa tua vero?
Tutte queste domande mi invadono la mente e il dolce che avevo in bocca adesso è rovesciato sul fazzoletto bianco sul tavolo in legno.
Non respiro.
Mi allento la cravatta nera aprendomi almeno due bottoni.
Le gambe mi tremano.
Mi trema anche il cuore.
È una cosa possibile?
Mi alzo camminando verso la finestra per poi aprirla, mi accovaccio a terra e con un incantesimo chiudo l'enorme porta a chiave.
Nessuno deve vedermi nel bel mezzo di un attacco d'ansia.
Non mi veniva uno da un bel pò.
Da agosto mi sembra.
O da giugno?
Non lo so.
Le ginocchia coperte dal completo Armani si allungano verso il mio viso così lo nascondo tra esse, mi vergogno cosi tanto di essere così debole.
"Le emozioni sono da persone deboli e tu sei un Malfoy non puoi essere debole!"
La voce di mio padre mi arriva ovattata ma i suoi segni che tutt'ora ho sulla schiena non mi arrivano per niente ovattati,anzi, sembra che ritornino a far male.
Sembra che tutti quei segni che prima sembravano essere scomparsi con questa ansia adesso mi siano venuti a trovare.
Non posso vivere così.
Non posso farmi vedere così.
Mi alzo e a passo spedito vado in camera mia, la piccola borsa con solo un cambio mi fa pensare che questo sia il momento del mio ritorno ad Hogwarts.
Da lei.
Ma con quale coraggio posso baciarla dopo avergli detto quelle cose?
Quelle cose orribili?
Come posso iniziare un discorso dal nulla?
Cosa farò quando la vedrò di nuovo?
Cosa farà lei?
Non lo so.
E prima nella mia vita o era tutto bianco o tutto il nero per me il grigio non esisteva, ma adesso è diventato un enorme 'non lo so'.
"Draco.." mia madre.
Mi giro e lei mi da un foglio di carta piegato male.
"L'ho trovato sotto al tuo letto" mi dice
Aprendolo sorrido poco, la lettera di Emily.
Quella lettera per la persona che non vorresti perdere.
"Madre, l'hai letta?" gli chiedo vergognosamente
Lei ammicca una risata.
"No tesoro, tranquillo. Adesso vai i tuoi amici ti aspettando." e chiude la porta alle sue spalle.
La metto in tasca e un giaccone lungo nero mi copre la schiena per il freddo.
Guardo per l'ultima volta camera mia e poi chiudo la porta lasciando li la mia adolescenza, la mia infanzia e i miei primi ricordi felici.
"Draco, andiamo?" mi chiede Blaise
In una notte sembra essere cambiato radicalmente, non ha più quel tono di voce provocatorio ma un tono di voce totalmente serio e annoiato.
Sembra Severus.
Annuisco.
Abbraccio mia madre facendomi toccare i capelli e mio padre mi da due freddi e finti baci sulla guancia.
"Ciao Dracuccio, ti vediamo presto!" mia zia Bellatrix strilla e ride per un motivo che sa solo lei.
Ma in che famiglia sono nato?
Solo mia madre è sana di mente.
Arrivo Emily.

Emily pov.
L'ora di Artimanzia è finita e a me fa male la testa.
Non mi sono concentrata per niente pensavo solo al marchio di Draco e alla sua salute.
Come sta?
Starà bene?
Avrà fatto sesso con altre persone?
Perché mi sto facendo tutti questi problemi se ha deciso lui di non sentirmi più?
Mi sento una stupida ad andare dietro ad una persona a cui non interessa di me e forse non è mai interessato.
"Allora? Andiamo?" mi chiede Hermione
"Andare dove?" chiedo, non la stavo seguendo.
"Innanzitutto usciamo dall'aula poi non so, ti va se passiamo un po' di tempo insieme?" mi chiede.
"Magari chiamiamo anche Ron e Harry" mi dice
Annuisco felice.
"Fred e George?" chiedo, strano che non stiano con noi quando di tratta di divertirsi.
"George con Angelina e Fred voleva portarsi avanti con gli scherzi" annuisco.
Lo immaginavo.
"Allora andiamo in sala grande? Studiamo per il test di domani?" chiedo così lei annuisce.
Metti Hermione in una biblioteca piena zeppa di libri e vedrai che al tuo ritorno ti starà aspettando con altri libri.
Mi tiene il braccetto e così camminiamo per i corridoi freddi della scuola.
Io ed Hermione Granger siamo la prova che può esistere una vera amicizia tra Grifondoro e Serpeverde senza che i Serpeverde chiamino "Grifoidoti" e senza che i Grifondoro chiamino "Viscidi Serpi" i Serpeverde.
La sala grande è vuota se non fosse per Katie Bell, Seamus, Ron e Harry, l'aria qui è calda a differenza dell'aula di Artimanzia.
"Wow, Emily Williams a cosa devo questo suo voler studiare in compagnia?" mi dice Harry facendomi ridere.
"Non gradisci la mia presenza Harry?" chiedo retoricamente facendolo ridere.
"Che stupida che sono! Vado a prendere il libro di storia della magia in biblioteca e arrivo!" urlo quasi mentre mi alzo e inizio a correre verso la biblioteca.
Enorme sbaglio a non portare la toga.
Sto tremando.
Mi alzo in punta di piedi e quasi vado per prendere l'enorme libro in alto, sorrido lontanamente a George che sta studiando con Angelina facendogli un occhiolino di approvazione.
Prendo il libro e mi allontano dallo scaffale.
"Emily..."
La voce.
La sua voce.
Così calorosa e così dispiaciuta.
Non sembra sua.
La voce di Draco.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora