Draco pov
La scuola è come non mai silenziosa.
Nessuno più ha voglia di urlare.
Stanno tutti piangendo i propri cari.
Neanche quando era tutto alla normalità era così silenziosa.
Nel corridoio non c'è nessuno.
Ma continuiamo a sentire delle scosse venire da fuori, dal cortile principale.
Tutti escono dalla Sala Grande e stringo la mano ad Emily.
So chi sono, Lui sta seguendo il suo piano.
Sono tutti i mangiamorte.
Lì fuori c'è mio padre.
Mia madre.
Suo padre.
Sua madre.
Come reagirà quando lo vedrà dopo un'anno?
Non lo so.
Ma non vuole pensare ai suoi genitori adesso, la sua mente è offuscata dall'immagine del suo migliore amico davanti a lei.
Della lettera e di tutti i loro momenti felici.
Fred Weasley.
Non avrei mai pensato di non vederti più fare casini a scuola con le caramelle che avevi fatto con il tuo gemello.
Non ho mai creduto che tu fossi pazzo.
Ma non te l'ho mai detto.
Non ti ho mai detto che tu per me eri davvero molto divertente.
Non l'ho mai fatto, mi dispiace.
Spero che adesso, in qualsiasi posto tu sia ti arriveranno queste mie parole, mi dispiace.
Emily trema e sento la sua mano debole.
"C'è ne andremo, tranquilla. È tutto finito" gli dico mentre lei annuisce.
Si asciuga le lacrime e finge di non provare niente.
Ma lei in realtà è distrutta.
Non parla, non vuole parlare.
La sua mente è concentrata su di lui.
Ha perso il suo migliore amico, di nuovo.
Ricordo quando al quarto anno perse Cedric.
Nessuno la vide per settimane girare per la scuola.
Rimase sconvolta.
Eppure, è successo di nuovo.
Tutti guardano la mia stessa scena.
Tutti stiamo vedendo la stessa agghiacciante scena e nessuno sembra distogliere lo sguardo.
Molti piango, altri soffocano un singhiozzo.
Hagrid, che da sempre ha visto Harry Potter crescere e si è comportato per lui come un angelo custode.
E adesso.
Lo tiene nelle braccia costretto mentre è morto.
Harry Potter è morto.
Davanti a lui, Voldemort con la sua bacchetta tra le mani e lo sguardo gelido e perverso di un pazzo.
Ci è riuscito, cazzo.
Ha fatto quello che voleva fare troppo tempo fa.
Ma si è fatto sfuggire una vita.
L'amore di sua madre lo ha protetto.
Lo ha fatto anche qui, dal primo anno.
E adesso lui si è sacrificato per Hogwarts e per tutto il mondo magico rimasto.
"Harry Potter è morto!"
Sorride lui.
Come se ci fosse da sorridere.
Vedo mia madre.
Ha un volto schifato in viso e si tiene vicina alla madre di Emily.
La donna guarda sua figlia.
Emily mi stringe sempre di più la mano mentre trema.
Non riesco a pensare a nulla.
A parte il fatto che moriremo tutti.
Harry Potter si è fatto uccidere.
Tutto mi resta distante ma entro nella mente di Emily mentre quel pazzo parla.
"C'è ne dobbiamo andare da qui, è tutto finito"
"Lo so amore, lo so"
"Ti prego Draco, non c'è la faccio più a vedere persone morire"
Gli stringo sempre di più la mano.
Lei non si smuove.
Poi sento la mia voce, mio padre mi chiama.
"Draco. Vieni." è più un ordine
Poi guardo mia madre che mi fa un cenno di no con la testa, stringo la mano della mia ragazza.
Non ho intenzione di muovermi.
Me ne voglio solo andare da qui.
Con lei.
"Ha fatto la sua scelta, Lucius" dice il pazzo
Non guardo niente.
Guardo il vuoto.Emily pov.
Sto guardando mia madre dopo un anno.
Sembra ringiovanita di qualche anno.
Lei mi guarda e si trattiene le lacrime.
Mamma, hai fatto parte di tutto questo.
È anche colpa tua se Fred è morto.
Tu non ti sei ritirata, hai continuato a seguire quel vile di tuo marito.
Draco non ha combattuto, mi ha salvato.
Me ne voglio andare.
La testa mia scoppia.
Hagrid mantiene l'esile corpo di Harry.
È morto anche lui.
Ho visto troppe persone morire nella mia vita è ognuno di loro aveva un ruolo diverso.
E oggi, altre.
"Emily.." sento mia madre
Scuoto la testa abbassando il capo.
Non voglio guardarla.
Ha preso parte di tutto ciò e non si è nemmeno opposta.
Poi dei rumori assordanti dalla Foresta Proibita fanno voltare tutti i mangiamorte.
E poi, la cosa più importante.
Harry, cade dalle braccia di Hagrid.
È vivo.
Lui è vivo.
Grazie, grazie a tutti quelli che da lassù mi stanno ascoltando.
Grazie.
Ci sono urla.
Risate.
Sospiri.
Voldemort è furioso.
E la cosa che più mi ferisce è vedere George che si gira per raccontarlo a Fred.
Ma quando si gira non vede Fred.
Vede il vuoto.
Dobbiamo andarcene da qui, ora.
"Andiamo" mi dice mentre mi prende per mano.
Tutti scappano e pochi rimangono.
Io voglio solo piangere.
Voglio solo andarmene da questa guerra che non mi appartiene.
"Emily." mi chiama mia madre
"Ti vedo bene, tesoro" continua
Non la rispondo.
Non so come potrei risponderla.
"Ho saputo del tuo amico, il grifondoro"
Voglio picchiarla.
"Il grifondoro, ha un nome. Si chiama Fred. Se proprio vuoi dire qualcosa dilla correttamente" sputo tutte le mie parole d'odio contro mia madre.
Mia madre...
"Per l'esplosione, giusto? Mi hanno detto che hanno fatto cadere un pilastro." mi dice
Annuisco.
Ma poi ci penso su.
Nessuno ha parlato di pilastro.
Come fa a sapere che è stato un pilastro a far crollare il tetto per via dell'' incantesimo?
Sgrano gli occhi.
"Nessuno ha parlato di pilastri"
Lei non mi risponde.
È stata lei.
È stato fottutamente lei a togliere la vita a Fred.
Non posso crederci.
"Sei stata tu, non è vero?" gli chiedo
Tremo, ho le lacrime agli occhi.
"Tesoro io.." fa per dire ma prendo la bacchetta
"Non sei mia madre, non lo sei mai stata. Hai tolto la vita al mio migliore amico. Tu. La donna che mi ha messo al mondo" gli dico
"Cosa vuoi fare? Uccidermi?" mi chiede
Rido.
"No"
"Non avrebbe gusto"
"Devi vivere con il fardello di sapere che tua figlia ti ha dimenticata e che il tuo lavoro non l'hai mai fatto bene. Devi continuare a soffrire come ha sofferto lui per colpa tua" gli dico
La ferisco.
Ma non m'importa.
"Addio" dico soltanto
"Stupeficium!" grido allontanandola notevolmente da lei.
Innalzo lo scudo.
Guardo il vile di mio padre.
"Siete uno peggio dell'altro"
Concludo qui.
Non ho nient'altro di cui parlare.
Draco mi prende per mano.
Chiudo gli occhi, un giro, uno schiocco e apro gli occhi.
Vedo il mare.
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𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOY
RomanceLoro due erano così complicati. Lui orgoglioso e lei strana, a volte sensibile e a volte mandava a fanculo tutti senza nemmeno pensarci. Quei due, sapevano amarsi come nessuno. Quei due erano erano unici, niente e nessuno riusciva a separarli, pote...