Capitolo 8 - prima parte

36 2 0
                                    

Come un mantra, continuo a ripetere la stessa frase. "Va tutto bene Adam. Va tutto bene"

Cerco di essere il più convincente possibile ma è difficile quando sono le ultime parole che diresti mai in vita tua. Il mio amico non si accorge che sto mentendo perché è ancora troppo scosso dal sogno per fare attenzione al mio tono di voce.

"Grazie Mia"

Sento le sue braccia stringermi la vita e sollevarmi per poi mettermi seduta cavalcioni su di lui.

Se arrivasse qualcuno in questo momento potrebbe pensare male ma il mio migliore amico ha bisogno di questo e non ho intenzione di tirarmi indietro. Adam appoggia la fronte sulla mia spalla e mi stringe in un abbraccio degno di un koala per poi riprendere a piangere. Cerco di consolarlo accarezzandogli la schiena e le spalle larghe ma sento il suo corpo tremare contro il mio. È davvero molto scosso e odio vederlo così.

Mi avvicino al suo orecchio e sussurro: "Ti voglio un mondo di bene"

Gli passo una mano tra i capelli per calmarlo. Lascio un delicato bacio tra i suoi capelli e lo sento sospirare.

Alza lo sguardo verso il mio viso e mi chiede: "Perché piangi?"

Mi affretto ad asciugare le lacrime. In realtà non so se sto piangendo per Adam o per me stessa, forse per entrambi.

Non sono sicura di niente al momento. "Non lo so. È colpa mia. È tutta colpa mia"

Adam mi guarda preoccupato. "Di che cosa parli? Che cos'hai fatto?"

Gli lascio un bacio sulla guancia e mi alzo da sopra di lui. "Niente, lascia perdere. Ora sistemati, dobbiamo andare a chimica"

"Sei sicura di stare bene?"

Lo vedo alzarsi e andare a prendere il suo zaino. Ci avviamo verso la porta mano nella mano. Appoggio la testa alla sua spalla mentre camminiamo perché sono al quanto stremata e poi sento Adam che mi da un bacio sulla testa.

Sono questi i gesti che mi mancano, quelli che vorrei poter ricevere tutti i giorni. Non si tratta di vere e proprie dimostrazioni d'affetto ma di un semplice bacio dato per far sorridere una persona oppure una carezza rassicurante, un sorriso come saluto e un abbraccio nel quale non bisogna dire nulla. Queste sono le cose di cui sento la mancanza. Questi erano i gesti spontanei di mio fratello. Essendo molto più piccola di lui, mi trattava come fossi di vetro. Mi aveva messo su un piedistallo, evitata qualsiasi cosa potete ferirmi.

Spengo la luce del teatro e apro la porta con la mano libera mentre sussurra: "No"

Sono sicura che mi ha sentito perché dopo averlo detto la sua presa sulla mia mano si è fatta più salda. Appena usciamo, troviamo il corridoio pieno di studenti che vanno in giro per raggiungere le loro prossime aule e grazie a questo capisco che non siamo in ritardo. Sia io che Adam ci sistemiamo i vestiti e i capelli dato che siamo stati sulla poltrona abbracciati per un'ora.

Una voce fastidiosa come quella di Stacy ma meno stridula ci aggredisce. "Non ci credo"

Alzo lo sguardo e mi trovo davanti una Bethany molto infastidita, una Stacy stupita e un Charlie... arrabbiato.


Ma cosa diavolo vogliono ora loro.

Falli sparire.

Non posso.

E perché?

Non ho una bacchetta magica.

Allora procuratela.

Ti ricordo che non siamo mai state ammesse ad Hogwarts e che di conseguenza non siamo mai passate da Olivander.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora