Capitolo 26 - seconda parte

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Guardandomi intorno trovo uno specchio che non avevo notato prima. È vicino alla porta sulla destra. Controllo il mio riflesso e non mi riconosco. Ho i capelli tutti in disordine, gli occhi di un azzurro splendente, le guance rosse e le labbra gonfie, per non parlare dei segni violacei sul collo.

Charlie non si è risparmiato, me ne ha fatto uno in alto a destra, uno alla base del collo e uno sul lato sinistro sotto l'orecchio. Poi ne ha lasciato un altro vicino alla bretella della canotta e uno leggermente più in alto del solco tra i seni. Nonostante questi segni siano lividi, non riesco a sentirmi meno felice. Mentre li guardo, li sfioro pensando che non sarebbe potuto esistere modo più dolce per farmeli. La mia pelle è ancora molto sensibile e quando mi sfioro, rabbrividisco.

Sento due braccia forti stringermi la vita da dietro e poi l'immagine di Charlie si riflette nello specchio. Visti così i nostri centimetri di differenza si notano molto. Mentre continuiamo a guardarci poggia il mento sulla mia testa.

Neanche lui ha un aspetto troppo sobrio. Come me ha i capelli spettinati e le labbra rosse e gonfie.

Sembra felice e lo spero perché io lo sono.

I miei occhi cadono sui segni che gli ho lasciato, sono più piccoli di quelli che lui ha fatto a me, però sono ben visibili e riempiono sia il collo che la parte di petto lasciata scoperta dalla maglietta.

Mi lascia un bacio tra i capelli. "Ti piaci così?"

Sorrido furba. "Il viola è il mio colore preferito e ti dona molto"

Metto le mie mani sulle sue e alzo lo sguardo per incontrare quelle sue iridi così chiare e belle da spingermi a sorridere perché è mio.

"Stasera mostreremo a tutti quanto ci dona"

Nel vedere la gradazione di rosso che prende la mia faccia, scoppia a ridere. Presa dal momento e inebriata dal suo profumo e il calore del suo corpo, non ho miniante pensato alla gente. In quel momento nessuno esisteva a parte noi. Non ho mai pensato a ciò che dirà la gente. Però pensandoci bene, ci nostri amici ci conoscono bene e gente come Stacy può solo attaccarsi, quindi sono quasi contenta.

Gli faccio l'occhiolino. "Saranno invidiosi"

Ci separiamo per uscire e non esito nel lasciare alle mie cose qui. Stanotte la passerò abbracciata a Charlie.

Un'altra notte senza incubi.

Mi porge la sua amatissima giacca di pelle. "Tieni" Lo guardo interrogativa. "Andiamo in moto e c'è freddo"

Annuisco e mi infilo la giacca che mi sta larghissima. Profuma di Charlie e non potrei chiedere di meglio. Saliamo sulla moto di cui ormai non ho più paura e dopo essermi messa il secondo casco allaccio le braccia intorno alla vita Charlie e lo stringo forte con le gambe.


Forse dire che non hai più paura è esagerato non credi?

Ok, forse ho ancora un po' di paura.

Forse?

Diciamo che la paura mi sta passando piano piano.

Meglio.

Che rompi palle che sei.

Mi diverto così.

Che bella vita.

Già, passare la mia intera esistenza con te è una punizione.

Che stronza.

Si sì.


Mentre io litigo con la mia coscienza, Charlie parcheggia davanti al Black Poison che è ancora più brutto di quanto mi ricordassi. Il parcheggio è al completo e mi chiedo se siano tutti qui per l'incontro.

"È un incontro importante quello di oggi?"

Si carica in spalla il borsone. "Diciamo di sì, il campione di New York è qui per provare a battere il campione di Filadelfia"

Deglutisco iniziando a preoccuparmi perché insomma un campione è pur sempre un campione.

"Tranquilla Radiolina, ha anche scelto di usare i guanti, è una femminuccia. Non hai mai visto i film di Rocky o Creed? Qui a Filadelfia siamo i migliori, mi pare che una volta abbiano detto che sia l'acqua quella che ci fa diventare dei campioni"

La citazione del film mi fa ridere abbastanza da calmarmi.

Entriamo e come immaginavo, la zona bar è quasi vuota. Come l'ultima volta, le mie narici vengono invase dal fetore di alcolici e fumo ma Charlie cammina in fretta. Superiamo la porta che ci scaraventa in quello che sembra essere un altro mondo. Questo posto è super affollato. Stringo ancora più forte la mano a Charlie per paura di perderlo in mezzo a tutta questa gente. Oggi hanno anche messo la musica a palla e vedo diverse persone scatenarsi prima di doversi concentrare sulla lotta.

Con difficoltà riusciamo a raggiungere la stanzetta delle scommesse dove dentro ci sono Derek e Julie che contano i soldi e da ciò che vedo non sono affatto pochi.

"Ehi ragazzi"

Derek ci fa un segno con la testa. "Ciao amico, ci si rivede Mia"

Al contrario, la sua ragazza viene a salutarci in modo caloroso. Ci sorridiamo e poi si accorgono del nostro nuovo piccolo particolare.

Julie ride guardandoci attentamente. "Cazzo, ma cosa siete vampiri?"

Derek inizia a singhiozzare per finta e abbraccia Charlie. "Amico...ora l'hai sperimentato anche tu"

Il mio ragazzo ride. "No idiota, non abbiamo fatto niente"

"Come cazzo hai fatto a tenerlo nei pantaloni mentre lei ti lasciava quei segni? Cazzo io perdo subito il controllo" Derek si gira a guardare con desiderio Julie che alza gli occhi al cielo ma sorride.

"Autocontrollo amico, è semplice autocontrollo"

"Si sì, certo. Non mi interessa l'autocontrollo, io mi faccio Julie quando voglio"

Dopo aver ricevuto uno schiaffo ben assestato sulla nuca per la sua volgarità, Derek si porta via Charlie.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora