Salto giù dal bancone senza pensare alla distanza con il terreno. "CHARLIE!!!"
In mezzo a tutta questa gente, alta e robusta, faccio fatica a farmi strada.
Finalmente arrivo alla gabbia, il mio cuore smette di battere per quella che mi sembra un'eternità.
Derek sta scuotendo il corpo dell'amico cercando di svegliarlo. Guardo il viso di Charlie, è rilassato e completamente prosciugato dal colore.
Mi fa paura vederlo in quelle condizioni così cerco di trovare la forza per reagire e lo raggiungo. Vedendomi, Derek inizia a blaterare cose che non riesco a sentire. Mi inginocchio accanto a Charlie e gli prendo il viso tra le mani. Gli accarezzo le guance con i pollici e inizio a scuoterlo leggermente mentre lo chiamo.
Sento il calore delle lacrime che iniziano a scorrere sulle mie guance. "Charlie...Charlie apri gli occhi"
Gli poggio una mano sul petto, sento il cuore battere e vedo la mia mano che si alza e si abbassa il modo regolare quindi sta bene. Controllo il suo viso. È ricoperto di sudore per la fatica ma non è arrossato me l'ultima volta. Il suo pallore mi fa notare le labbra, sono molto secche.
Guardo Derek e dico: "Acqua"
Il nostro amico corre verso i distributori urlando e spingendo per passare. Torna indietro quasi subito con diversi bicchieri.
Cerco di fargli bere il primo ma non reagisce, così gli bagno solo le labbra ma...niente.
Prendo l'altro e d'impulso, gli rovescio l'acqua fredda in faccia.
Vedo crearsi una smorfia sul suo viso così inizio a scuoterlo come prima e questa volta apre gli occhi.
Tiro un sospiro di sollievo e sento che le lacrime diventano di gioia. Confuso, chiede: "Mia...perché piangi?"
Sbuffo ridendo di me stessa. "Perché sei un'idiota e mi hai spaventato"
Prova ad alzarsi con qualche smorfia. "Scusa"
"Alzati piano" Derek offre il suo sostegno all'amico che lo accetta senza esitazioni. Insieme si avviano verso lo spogliatoio.
Gli spettatori gridano esaltati nel vederlo in piedi e iniziano a disperdersi. Ancora scombussolata, torno da Julie che mi abbraccia capendo come mi sento.
Mentre aspettiamo il ritorno dei nostri ragazzi parlo con la mia nuova amica. Mi chiede che tipo di ragazza sono, così le racconto di come per tutti questi anni sono stata una ragazza che stava sempre al suo posto e che non rispondeva a nessuno per non mettersi nei guai a meno che non scoppiava con qualcuno.
Sorride curiosa. "Ma non sei così, giusto?"
Mi volto verso la gabbia con occhi che lanciano fulmini. "Assolutamente no. Di solito i miei amici non sanno starmi dietro. Tipo in questo momento vorrei aggredire il bruto per aver fatto male a Charlie ma non ha ancora ripreso i sensi e non mi sembra equo"
Julie ride e scuote la testa come se non riuscisse ad immaginarmi in quella gabbai a fare un incontro.
Stiamo per cambiare argomento quando un movimento attira la mia attenzione. Guardo di nuovo la gabbia e vedo che il campione di New York cerca di rimettersi in piedi.
È sveglio!
Esco dalla stanza di corsa mentre Julie mi urla dietro per sapere che mi è preso.
Avvicinandomi, inizio a ringhiare. "Tu brutto idiota, ma ti sembra il modo di colpire una persona quello?"
Prima di avere il tempo di entrare nella gabbia, due sconosciuti mi bloccato. "Stupido bruto che non sei altro, dato che sapevi di prenderlo letteralmente nel culo sfidando il nostro campione almeno potevi evitare di colpirlo in testa, non credi, lurido pezzo di merda" Nonostante le mie parole, sembra divertito così mi incazzo. "Lasciatemi"
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Seconda Chance - Amore oltre ogni confine
RomanceLe seconde occasioni vengono date quando si commette un errore. Che sia in ambito amoroso, lavorativo o routine di tutti i giorni. Si fanno delle scelte che non sempre sono quelle giuste e una volta che ci rendiamo conto dell'errore, ci pentiamo. N...