Capitolo 38 - ultima parte

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Il solo pensiero di andare oltre potrebbe provocarmi una crisi e sono felice che Charlie si mantenga distante. Non vorrei mai che interpretasse nel modo sbagliato il mio rifiuto. Le sue labbra sono morbide e calde. Dio quanto mi sono mancate. Sono come una droga, non riesco a smettere di volerle sulle mie.

Una voce familiare, ci raggiunge ovattata. "Vi ho già detto che non si può entrare" Mi rimetto la felpa e sistemo sia il cappuccio che gli occhiali da sole. Charlie mi prende la mano e usciamo dal bagno dove troviamo tutti i nostri amici tra cui Adam che litiga con un paio di ragazze che vogliono entrare in bagno. "Questo non è il vostro piano, andate nel vostro bagno"

Le ragazze si imbronciano per finta. Vogliono solo far colpo sul mio migliore amico che quando se ne accorge alza gli occhi al cielo e ci rinuncia.

In coro, si girano e pronunciano il mio nome sbalorditi. "Mia"

Insicura, tengo lo sguardo basso. "Ciao ragazzi"

Lily: "Come stai? Che è successo?"

Nate: "Perché sei mancata? Raccontaci!"

Eddie e Elliot: "Vogliamo sapere. Ma stai bene?"

Ryan: "Perché sei così coperta? Sei malata?"

Vengo bombardata di domande alle quali non mi sento di rispondere così mi irrigidisco sul posto. Charlie accorgendosi del mio stato d'animo mi sorride rassicurante.

Prima che possa rispondere, due braccia forti mi tengono stretta ad un petto muscoloso che sento nonostante la maglietta. Mi irrigidisco all'istante e spingo via Adam che mi guarda confuso.

Mi ha preso alla sprovvista. "Scusa. Io sto...io be'...non...mi dispiace..."

Mi sento in colpa per averlo rifiutato così bruscamente. Lui mi vuole bene e gli sono mancata. Poco prima di sparire gli ho scritto un messaggio dove confessavo la mia delusione nei suoi confronti. Conoscendolo si sarà sentito in colpa quando non avrebbe dovuto. Anche se con Charlie è diverso, il contatto mi manda ancora in crisi.


Credo di essere instabile!

Tu dici?!


Charlie mi mostra la sua mano prima di afferra la mia lentamente. "Ragazzi scusate ma io la porto a casa" Nella mia testa partono centinaia di allarmi e mi irrigidisco così chiarisce: "Casa mia"

Scuoto la testa. "Non posso andarmene. Il college mi ha scritto. Non posso più fare assenze ingiustificate"

Charlie ci pensa un attimo e poi annuisce. "Non saranno ingiustificate. Ti faccio fare un certificato"

"Non...non c'è bisogno"

Senza ricevere risposta, vengo tirata verso l'uscita dopo che Charlie saluta il nostro gruppo.

JJ ci corre dietro. "Aspettate"

"Che succede?"

Il nostro amico ignora Charlie e mi guarda. Agitato inizia a parlare. "Non so cosa ti sia capitato ma grazie per non averlo fatto. Sai, sono arrivato in ritardo e ti ho vista sul tetto. Mi sono bloccato, non sapevo che fare. Poi tu hai fatto un passo indietro e io sono andato ancora più nel panico perché se tu l'avessi fatto sarebbe stata colpa mia. Ti prego, ti scongiuro, perdonami. Non so proprio cosa mi sia preso, io...ero bloccato. Scusa"

Quando mi rendo conto di ciò che ha appena detto mi allarmo e sgrano gli occhi.

Alle mie spalle, Charlie urla: "COSA?!"

JJ a disagio, inizia a fare dei passi indietro per andarsene. "Io...ehm...ciao ragazzi" Prima di scappare mima un: "Scusa"

Charlie mi implora con lo sguardo. "Di cosa stava parlando? Mia ti prego dimmi che non è vero. Ti prego"

Mi stringo nella felpa. "M-mi...m-mi dispiace"

Se potesse aprirsi un buco proprio sotto i miei piedi per inghiottirmi sarei molto più felice.

Apre la bocca per parlare ma poi la richiude. "Io..."

Senza dire niente andiamo verso la macchina. 



Nota autrice:

Sono in difficoltà...fatemi sapere cosa ne pensate mentre cercherò di elaborare qualcosa di degno. 

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora