Capitolo 13 - ultima parte

29 2 0
                                    

Anche stamattina quando apro gli occhi e guardo l'ora noto che è tardi ma sono ancora in tempo per pranzare ad un orario decente. Metto il telefono sotto carica, dato che stanotte si è scaricato avendo continuato a riprodurre musica per ore. Mi alzo e vado a controllare il corridoio, non sento rumori così mi accosto alla porta della stanza di mio padre e non sento niente quindi non c'è, faccio la stessa cosa in salotto ma non è neanche qui. Molto più tranquilla vado in cucina a prepararmi un insalata, con dentro qualsiasi cosa meno che l'insalata. Se c'è una verdura che davvero non riesco a mangiare è questa, non perché non mi piaccia il sapore, infondo sa di acqua ma è proprio il suo essere così neutra che mi innervosisce. Quando mangio qualcosa deve avere sapore altrimenti è come mangiare aria che riempie lo stomaco e non ha senso. Prendo tutto l'occorrente e inizio a versarlo in una grande ciotola per poi condire tutto con l'aceto balsamico che è la mia droga. Purtroppo non possono abbondare, come vorrei, dato che la maggior parte del cibo che si trova in casa, lo compro io rubando dei soldi a mio padre senza che lui se ne accorga.

Dovrei sentirmi in colpa ma infondo lo faccio per sopravvivere e si tratta solo della cena, nelle sere in cui ceno. Ho iniziato a perdere l'appetito anche per questo motivo, sapendo che non potevo mangiare non volevo patire la fame quindi ho insegnato al mio corpo come sopravvivere con poco. Non è una cosa sana ma nulla in me è davvero sano.

Quando finisco di mangiare, lavo i piatti e li risistemo per poi tornare in camera. Guardo fuori della finestra e vedo che è una giornata meravigliosa. Mi metto una tuta più comoda per poi iniziare a pulire casa, aprendo le finestre per arieggiare un po'. So che avevo intenzione di dormire per tutto il giorno però mi sento stranamente riposata e quindi non ho voglia di tornare a letto.

In un paio di ore ho finito di pulire ma ancora non mi sento stanca, quindi infilo le scarpe da ginnastica e mi metto gli auricolari per poi uscire di casa e andare a farmi una passeggiata pomeridiana.

Abito praticamente in campagna, prima di incontrare qualsiasi cosa che non sia un campo, ci vogliono almeno un paio di chilometri quindi è sempre tutto tranquillo e l'aria sembra più pulita. Oggi il sole splende e inizia a farci capire che il caldo si sta avvicinando. Respirando a pieni polmoni e godendomi il calore dei raggi sul mio viso pallido, mi sento stranamente felice. So che la felicità dura poco, soprattutto nella mia vita, quindi decido di godermela appieno.

Negli auricolari sento che parte - Dance with me tonight- di Olly Murs e io mi guardo in torno per controllare che non ci sia nessuno per strada per poi iniziare a cantare a squarciagola e lasciandomi andare facendo anche qualche passo di danza un po' goffo ma poco importa perché mi diverto. Per quanto io possa reputarmi brava nel canto, posso ammettere sinceramente di essere negata per la danza. Una volta Adam ha provato ad insegnarmi dei passi base che riguardavano solo il dondolamento del corpo ma io sembravo un paletto di legno che aveva ricevuto una leggera botta e non sa da che parte cadere. Non mi sono mai voluta cimentare in quest'arte perché non riesco a comprendere appieno e se si parte così, dubito si possano fare grandi progressi. Secondo me qualsiasi sia la vocazione di una persona, viene da dentro ed anche se c'è chi ha più di una vocazione. Io credo che le cose che si imparano perché obbligati, non esprimano nulla e se l'arte non ti fa provare qualcosa, allora non ha valore.

Sono le sette di sera e sto tornando a casa, mi sono davvero divertita, non ho fatto nulla di particolare ma è stata una bella giornata, abbastanza calda e rilassante. L'unica cosa a cui non ho pensato è mio padre. A quest'ora è sicuramente sveglio e in casa.

Sono sulla porta e ho paura ad entrare ma dopo un respiro profondo, mi faccio coraggio ed entro.

Come al solito è seduto sulla poltrona con una birra in mano e il telecomando nell'altra. Si sta guardando una vecchia replica di Dr. House in tv e quando vedo che non si muove penso che non mi abbia vista o che stia dormendo, ma appena passo accanto alla poltrona per andare in camera mia lo sento parlare e rischio che mi venga un infarto.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora