Capitolo 45 - ultima parte

29 2 0
                                    

"Nessuno deve sapere niente di niente. E intendo proprio nulla"

"Tranquillo l'unica prova c'è l'ho qui con me, nello zaino"

Corro a prenderlo e lo raggiungo mostrandoglielo.

Preferirei lasciare qui il diario di Ethan e sperare che riescano a salvarmi i miei amici ma non posso rischiare. Se dovesse volere una conferma dovrei dargliela e il modo migliore è fare come vuole lui. Aspetto che si muova. Le mie gambe mi sembrano di gelatina, non riesco a tenermi in piedi. Le mani tremano e la nausea aumenta.

Matthew guarda Charlie dall'alto. "Hai perso pivello" Il suo sorriso vittorioso mi mette i brividi perché nasconde la rabbia furibonda che riverserà su di me più tardi. Vedendolo venire verso di me mi allontano istintivamente. Faccio qualche passo indietro sapendo che comunque non posso scappare. Quando apre la porta, restituisce le chiavi a Derek e poi dice: "Puoi tenerti il milione, mi hai fatto divertire. Vogliamo andare, amore?" Mi lascio andare alle lacrime, arrendendomi all'inevitabile. In quel momento, Adam prova a fare un passo avanti per colpire Matthew ma quest'ultimo, mi afferra la gola e inizia a stringere. "Ribellatevi alla sua decisione e lei muore" Mi stringe a sé. Sento il suo petto ansimante contro la mia schiena e il suo odore nauseabondo mi stordisce. Adam mi guarda disperatamente ma io scuoto la testa per impedirgli di aiutarmi. Il mio migliore amico fa un passo indietro e abbassa la testa mentre una lacrima di gratitudine solca il mio viso. Non avrei mai potuto sopportare che anche Adam finisse nelle stesse condizioni di Charlie. Matthew mi lascia andare e io prendo un respiro profondo ma non ho il tempo per riprendermi. Vengo afferrata per il polso e costretta a seguire il mio stupratore mentre cerca di passare tra tutti gli spettatori. Iniziano le proteste degli scommettitori che non hanno apprezzato lo spettacolo ma riusciamo comunque a farci strada. Cerco di guardarmi dietro per controllare come sta Charlie ma vedo solo i miei amici che entrano per dargli una mano. "Appena arriviamo a casa chiami l'avvocato e revochi tutto. Nessuno finisce in tribunale per niente anche perché non credo che l'amore sia un crimine"

Quando superiamo la porta e finiamo al bar, Matthew mi sposta davanti a sé e mi spinge da dietro nella direzione che vuole mentre io lascio navigare la mia mente altrove. Sto pensando a Charlie e al nostro ultimo bacio che non è stato affatto un bacio d'addio. Era leggero, era dolce, era innocuo, era un arrivederci. Un arrivederci che non ci sarà.

Il mio cuore sprofonda a quella consapevolezza, credo di sentirlo mentre si spezza. Questa volta Matthew non ha limiti di tempo, sono sua! Potrà farmi tutto ciò che desidera finché non si stancherà e finalmente mi ucciderà. Potrei provarci da sola ma nella stanza in cui mi rinchiude non c'è nulla con cui possa ferirmi. Ripenso alla promessa che mi aveva fatto Ethan, aveva detto che tutto sarebbe stato in discesa d'ora in poi, che la mia vita sarebbe stata facile. Scuoto la testa davanti all'evidenza dei fatti, gli Hilton hanno vinto.

Usciamo dal Black Poison e ci avviciniamo verso la limousine che conosco fin troppo bene. Matthew mi apre la portiera e sta per spingermi dentro quando di colpo le sue mani mi lasciano i fianchi.

Girandomi vedo che Charlie lo ha tirato indietro per le spalle e gli ha dato una ginocchiata in mezzo alla schiena. Matthew mugugna dal dolore e si inginocchia a terra mentre Charlie lo raccoglie per i capelli e gli sbatte più volte la faccia contro il bagagliaio della macchina con una forza incredibile data dalla rabbia sovrumana che sembra provare. Quando il corpo di Matthew è completamente inerme, JJ e Eddie lo caricano sulla sua limousine mentre io mi sistemo e vado a parlare all'autista.

"Lo porti a casa e gli dica che il piano non è andato a buon fine. E per quanto riguarda il personale avete fatto la vostra scelta e ci vediamo in tribunale tanto ricordo tutte le vostre facce da cazzo"

Prova a ribattere però mi allontano. Faccio il giro della macchina e vedo Charlie sdraiato a terra. Vado nel panico, di nuovo. Il cuore mi batte fortissimo nel petto e le mani sudano mentre la bocca si secca per il terrore.

Mi inginocchio accanto a lui. "Che è successo?"

Al suono della mia voce, i suoi occhi si riaprono. Parla a fatica ma so che è arrabbiato. "Non avresti...mai...dovuto f-farlo"

Lo guardo in faccia e ricomincio a piangere cercando di sorridergli. "Grazie"

"T-ti...avevo...d-d-detto che...ti a-avrei protetta. S-s-sempre"

Il mio cuore esplode d'amore in questo momento e non so davvero come ringraziarlo. So che si prenderà cura di me e che vuole farlo senza che sia costretto.

Lily e Julie mi portano uno straccio bagnato e del disinfettante con dei batuffoli di cotone. Pulisco il viso di Charlie dal sangue secco e fermo le varie e emorragie. Disinfetto l'occhio destro, il labbro, il sopracciglio sinistro e l'attaccatura del naso mentre lui inspira forte per il dolore ogni volta che lo sfioro.

Nate ci comunica: "Ho chiamato l'ambulanza, stanno arrivando"

Non riuscendo a ragionare, chiedo: "Bene, ma ora che gli dico?"

Derek sbuffa e si siede a terra, accanto all'amico. "Siamo fuori da un pub, digli che uno ci ha provato con te e c'è stata una rissa però l'altro è riuscito a scappare"

Vedo i nostri amici osservarsi intorno e scuotere la testa, increduli.

Ryan mi guarda stranito. "Mia, devi spiegarci tutto"

Prima di iniziare a parlare, qualcosa mi tocca la mano e guardando giù vedo le dita di Charlie che provano a intrecciarsi alle mie. Sorrido e gli stringo la mano per poi raccontare la mia storia anche ai miei amici che rimangono leggermente scandalizzati. Cerco di non entrare nei particolari e di dire tutto molto in fretta e con poco dolore nella voce ma non è un argomento leggero e questo lo capiscono tutti. Lily mi abbraccia e insieme a lei anche Julie. Mi sento a disagio. "Preferirei di no"

Detto ciò anche il resto dei ragazzi mi abbraccia tutti insieme e io rido della loro reazione e amicizia. Sono fantastici. Charlie mi stringe la mano un paio di volte così lo guardo in faccia e cerco di capire di cosa ha bisogno.

Sembra faticare a respirare. "S-sraia...ti con m-me"

Senza problemi, lo accontento e sistemo la testa accanto al suo braccio. L'asfalto lurido e duro sotto di me perde di importanza quando il corpo di Charlie mi stringe. Il pensiero di perderlo mi ha fatto talmente tanto male che per qualche minuto credo sia un sogno e che quando mi risveglierò sarò in quella camera degli orrori a casa Hilton. Un leggero bacio tra i capelli mi riporta alla realtà e delle lacrime di sollievo mi scuotono nel profondo.

"Derek andresti a prendere le sue cose, per favore"

Il nostro amico, corre dietro. Torna con la borsa di Charlie e mi aiuta ad infilargli la felpa con la zip davanti così che i medici non abbiamo problemi per i controlli.

Pochi minuti dopo arriva l'ambulanza, con delicatezza sistemano Charlie sul lettino. Salgo con lui e racconto la storia che mi ha suggerito Derek. Non sembrano molto convinti ma il loro lavoro è aiutarlo non investigare.



Nota autrice:

Bene, eccoci arrivati alla fine. La storia si conclude tranquillamente in questo modo ma per la ciliegina sulla torta e il lieto fine, leggete l'epilogo. 

Naturalmente, mi farebbe molto piacere avere un vostro parere. 

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora