Capitolo 26 - ultima parte

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Ci sediamo sul bancone e chiedo: "Allora come vanno le cose?"

Mi guarda preoccupata e inizia a sfogarsi. "Non lo so. Vedi...ehm...io e Derek abbiamo un problema un po' insolito. Noi tendiamo a risolvere tutto con il sesso. Qualsiasi discussione finiva sempre allo stesso modo e funziona ma ultimamente stiamo studiando molto. Non riesco sempre a venire ad aiutarlo qui quindi arriva a casa tardi, quando io sto già dormendo. Ci vediamo poco, non lo facciamo da un po' e io lo sento sempre più lontano"

"Sentirlo lontano può semplicemente significare che magari è distratto"

Sbuffa con occhi lucidi. "Si, distratto su altre ragazze"

Scoppio a ridere. "Scherzi vero? Ti sei mai accorta del modo in cui ti guarda? Non ti stacca gli occhi di dosso nonostante stiate insieme da anni. Per lui sei il centro del suo universo e te lo so dire solo guardandolo. È inequivocabile. Non vi conosco neanche ma la scorsa volta non ho fatto che pensare a quanto stiate bene insieme. Posso capire che lui sia distratto dallo studio e dal lavoro. Sta crescendo anzi, state crescendo e questo comporta molte più responsabilità e significa essere molto più stanchi e stressati. Se non riuscite a fare sesso non è un problema ma per la vostra salute mentale e fisica vi consiglio di tagliarvi un momento della giornata solo per voi due"

Mi abbraccia felice. "Grazie"

Derek apre di scatto la porta facendo entrare la musica spacca timpani. "Ehi amore mi passi il microfono"

"Certo"

Dopo averglielo lanciato, Derek lo prende al volo e le manda un bacio. Mi giro a guardarla con un sorriso che dice...visto?

Julie apre la vetrata frontale e stacca la musica così che Derek possa parlare e dare inizio all'incontro. Ci affacciamo entrambe per assistere dal nostro posto privilegiato. Rimaniamo sedute sul bancone ma lasciamo penzolare i piedi fuori dalla vetrata.

Derek non riesce ad arrivare alla porta della gabbia perché ci sono troppe persone e così inizia a spingere tutti. Mentre aspettiamo, continuo a ridere con Julie per conoscerla meglio. All'improvviso, vengo tirata indietro, con non troppa forza, fino a ritrovarmi sdraiata. Davanti ai miei occhi, il bellissimo viso di Charlie a testa in giù che mi sorride. È senza maglia e indossa i suoi pantaloncini oltre che i guantoni.

"Sei pronto?"

Charlie si abbassa e mi lascia un delicatissimo bacio a stampo sulle labbra.

"Ora si" Prima di uscire si ferma e aggiunge: "Ah, quasi dimenticavo. Non urlare questa volta se non è un'emergenza"

Esce facendomi l'occhiolino mentre io vorrei sotterrarmi e sparire.

Derek accende il microfono e inizia ad urlare le presentazioni. "Eccoci qui signori. Oh già, benvenute anche alle signore. Spero che lo spettacolo vi piaccia perché l'abbiamo preparato bene e per uno dei due finirà davvero male. Cari spettatori stasera avete scommesso su due campioni e non sarei oggettivo se vi avessi detto su chi avrei scommesso io ma ehi, presentiamoli. Uno dei due campioni che stasera si batterà nella nostra gabbia viene da fuori, da New York e dietro di sé ha sessantasette vittorie e solo due sconfitte. Il secondo campione invece lo conosciamo tutti perché è il NOSTRO campione e come tutti sappiamo porta dietro di sé ottantanove vittorie e beh...nessuna sconfitta. C'è chi dice che i numeri ingannino ma io non credo. Che l'incontro abbia inizio"

Derek si sposta per far entrare i ragazzi. L'avversario di Charlie ha un non so che di strano, sembra un bruto. Forse è la faccia, non lo so. Ha un fisico allenato e si vede molto bene che un suo pugno non è una carezza ed è anche più alto di Charlie. Ha i capelli rasati ma molto scuri e contrastano molto con la pelle pallida e gli occhi di ghiaccio.

Comunque sia fa meno paura di Austin, l'ultimo avversario di Charlie. Il primo che ho conosciuto e l'ultimo con cui vorrò mai parlare.

L'incontro è iniziato ma nessuno dei due prova a colpire l'altro. Si guardano, si studiano, si osservano e poi entrambi fanno un passo avanti solo che quando il bruto tira un pugno in direzione del mio ragazzo, quest'ultimo lo scansa velocemente e salta addosso all'avversario che cade di schiena.

Nonostante sia a terra Charlie, non lo colpisce, aspetta che lui si alzi per rispondere.

Mi giro verso Julie scioccata. "Perché? Perché non l'ha finito subito"

"Beh diciamo che a lui non piace vincere facile. Di solito si lascia anche tirare qualche colpo apposta. Vedi, io e Derek siamo qui perché abbiamo bisogno di soldi e a Derek piace scommettere, presentare e guardare le lotte. Charlie invece è qui per il dolore. Non ho mai capito se per riceverlo o infliggerlo ma comunque sia non finirà mai un avversario troppo presto perché lo lascerebbe con l'amaro in bocca, non so se mi spiego"

Capisco perfettamente ciò che intende. Rifletto sulle sue parole ma vengo distratta da un grugnito di dolore che per fortuna esce dalle labbra del bruto. Tutte le persone iniziano ad urlare il nome del mio ragazzo come se fosse un cantante famoso durante un concerto. Prese dal momento, ci uniamo al tifo e urliamo il suo nome. È così elettrizzante, nel mio sangue c'è un misto di paura ed adrenalina che mi fa andare su di giri. Faccio il tifo per Charlie ed esulto ogni volta che assesta un colpo mentre rabbrividisco quando li riceve. Ballo insieme alla mia nuova amica mentre sorrido davanti al mio ragazzo che si prende la sua vittoria.

Per fortuna il bruto non l'ha ancora beccato in faccia, le uniche zone che è riuscito a colpire sono l'addome e la testa e quest'ultima è quella che mi preoccupa maggiormente. Nonostante i guantoni, i colpi sembrano davvero forti e la nuca è una zona davvero delicata, quindi controllo bene che la situazione non degeneri in qualcos'altro. Dopo diversi colpi assestati e ricevuti, Charlie si stanca con un colpo dietro le ginocchia lo fa inginocchiare e subito dopo inizia a colpirlo ripetutamente fino a fargli perdere i sensi.


Ha vinto!


Urlo di gioia e gli sorrido felicissima quando guarda nella mia direzione.

Derek, super esaltato entra nella gabbia per alzare il braccio di Charlie e dichiararlo il vincitore. "Signori abbiamo il vincitore che non poteva essere nessun altro se non il NOSTRO campione"

Nel momento stesso in cui Charlie fa un passo verso la porta della gabbia, il suo sorriso si spegne, i suoi occhi si chiudono e le sue gambe cedono.

È svenuto. 


Nota autrice:

Benvenuti e benvenute...dai, ormai lo sapere. 

Ho bisogno della vostra opinione perché mi piace leggere quello che vi piace e no. 

Uno svenimento non fa mai male a nessuno...o quasi. 

Ci vediamo al prossimo capitolo.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora