Capitolo 31 - prima parte

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Charlie corre al mio fianco e mi risveglia dallo stato di trans. "Mia, riprenditi. Che succede?"

Alzo il tono. "Lily, parla!"

Inizia parlare ma non capisco nulla a causa delle lacrime. "Lui..." Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi. Devo sapere cosa è successo ad Adam. Devo sapere che sta bene.

Dopo un po' di trambusto, la voce di JJ risuona nelle mie orecchie. "Mia"

In mezzo ai singhiozzi, dico: "Ti prego, dimmi che Adam sta bene"

Charlie si alza e si riveste perché sa che tra pochi minuti saremo fuori casa. "Si...ehm...lui sta fisicamente bene"

Il fatto che abbi dovuto sottolineare il tipo di malore mi preoccupa. Adam è come me, il dolore fisico lo sopporta mentre quello emotivo è capace di spezzarlo.

Perdo l'ultimo briciolo di pazienza. "SPIEGATI!!!"

Perché nessuno si decide a parlare, se mi hanno chiamato significa che Adam ha bisogno di me ma devo sapere dove sono e cosa è successo per aiutarlo.

"Siamo in una clinica veterinaria, Zeus ha un tumore e Adam è in sala d'attesa inginocchiato a terra con la testa china da almeno trenta minuti. Non piange, non parla con nessuno e non ci permette di toccarlo"

Solo immaginare la scena mi spezza il cuore.

So quando Adam ami Zeus e l'idea di lasciarlo andare così presto lo starà sicuramente logorando dentro.

Chiudo la chiamata e racconto velocemente a Charlie la situazione mentre saliamo sulla sua moto. Raggiungiamo l'indirizzo che Nate mi ha prontamente mandato per messaggio.

Appena arriviamo, mi fiondo dentro la clinica e mi trovo subito nella sala d'attesa. Tutte le pareti e i mobili sono bianchi, asettici e l'unica pozza di colore è data da due tappeti marroni vicino all'entrata. Ci sono file di sedie di plastica lungo tutte e tre le pareti. L'odore è veramente nauseabondo e non so se è solo la mia opinione ma le cliniche o qualsiasi tipo di studio medico, hanno odori che si mischiano in modo disgustoso.

Al centro della sala un gruppo di persone sta in piedi in cerchio attorno a qualcosa. Mi avvicino ai mei amici e li saluto tutti. Noto che si trovano ad almeno due metri di distanza da Adam che è ancora inginocchiato con la testa china e lo sguardo vacuo puntato al pavimento.

Lily mi abbraccia e si aggrappa alla mia camicia per poi continuare a piangere sulla mia spalla. "Mia, ci ho provato ma non mi lascia avvicinare, fai tu, lui ti ascolterà"

Mi guarda con i suoi occhi verde smeraldo arrossati dalle lacrime e tira su il naso nel modo più fine che abbia mai visto.

Penso velocemente a come aiutarlo. Mi avvicino a lui e l'unica cosa a cui penso è che se non vuole essere toccato, allora non lo farò. Mi inginocchio davanti a lui e non dico niente. Mi metto il più vicino possibile, le nostre ginocchia si sfiorano. Attorno a noi, i nostri amici prendono posto, devono aver capito che sarà una lunga nottata.

Lo guardo cercando di trattenere le lacrime nel trovarlo così straripante di dolore quando di solito è il mio raggio di sole. Indossa una semplice tuta, ha i capelli tutti in disordine e il colore sul suo viso è completamente sparito. Mi sembra un fantasma, gli occhi sono rossi e gonfi ma non vedo lacrime sulle sue guance. Le mani si trovano sulle sue ginocchia e sono strette a pugno con talmente tanta forza da far sbiancare le nocche. La sua schiena è ricurva in avanti e la testa è incassata nelle spalle.

Adam credo che sia una vera forza della natura, nonostante tutti i problemi che ha avuto, vive la sua vita come vuole. Qualche ricaduta è normale ma non c'è stato giorno in cui non ho visto un sorriso smagliante sul suo viso. La sua energia vitale è contagiosa, stando con lui sono riuscita a passare da un mondo in bianco e nero ad uno con migliaia di sfumature grigie. Lui è stato la mia ancora per molto tempo e io ho provato ad aiutarlo come meglio potevo.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora