Capitolo 40 - prima parte

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Entro nella stanza provando a fare silenzio. Charlie mi dà le spalle e non si accorge della mia presenza. Mi avvicino piano e lo abbraccio da dietro lasciandogli un delicato bacio sul lato destro del collo.

Si volta sullo sgabello girevole. "Scusa. Non volevo svegliarti"

Nascondo il viso nell'incavo del suo collo. "Non preoccuparti. Mi mancavi e basta" Inspiro dolcemente e vedo che il gesto gli procura la pelle d'oca. Alzo lo sguardo sul quadro alle sue spalle. "Mi piace"

Questa tela non è particolarmente sobria, non è ancora finita ma devo ammettere che ha utilizzato davvero molti colori. Le linee tracciate per quanto precise hanno comunque creato dei dislivelli essendo state fatte con le dita ma sembra quasi fatto a posta. Per quel che posso vedere al momento si tratta di un paesaggio ma non so bene se inventato o qualcosa che ha realmente visto.

Dopo essersi spostato alle mie spalle, sussurra: "Qualsiasi cosa io sia in grado di disegnare, tu ne sei la musa ispiratrice"

Charlie mi abbraccia da dietro, sporcandomi la maglietta di diversi colori. Ha il mento appoggiato alla mia spalla e quando parla mi scosta leggermente i capelli con il suo respiro.

Mi volto e sorriso a pochi centimetri di distanza dalle sue labbra. "Sei in vena di romanticismo?"

Abbassa lo sguardo sul mio addome. "In realtà, vorrei solo totale sincerità"


Se glielo dici non farete sesso stanotte.

Ma va? Già lo so.

E allora perché mi hai chiamato?

Ma chi ti chiama! Non so neanche come chiamarti!

Ok, ok, scusa.


Distolgo lo sguardo, insicura. Charlie mi alza delicatamente il viso e incastra i miei occhi nei suoi. Un bacio leggero come un battito d'ali e un "ti amo" sussurrato al mio orecchio, mi sciolgono completamente.


Il ragazzo sa quali tasti premere.


"Nel primo accordo che c'è stato tra mio padre e Edward Hilton, c'erano alcune clausole" Nel capire il tipo di storia, Charlie si irrigidisce. "Oltre alle visite mediche mensili che dovevo fare per controllare di non avere nessuna malattia sessualmente trasmissibile, Edward voleva accertarsi che..." Mi allontano dalle braccia di Charlie quando un groppo in gola mi blocca. "Voleva accertarsi che suo figlio non mi mettesse incinta così ha pagato l'intervento per rendermi sterile" Con gli occhi lucidi di rabbia, confesso: "Non posso avere figli e a ricordarmelo ogni giorno c'è questa maledetta cicatrice"

Charlie mi abbraccia stringendomi ed io mi lascio andare ad un sospiro di sollievo. "Radiolina mi dispiace"


Ricorda il nostro obbiettivo di stasera!

È brutto chiamarlo così.

Chiamalo come ti pare ma non dimenticarlo.


Mi alzo in punta di piedi e avvicinarmi alle sue labbra che mi baciano esitanti. Non ci faccio caso e cerco di approfondire il tutto per rendere la situazione degna di ciò che ho bisogno che succeda ma vengo fermata.

Mi allontana tenendomi per le spalle. "Aspetta Mia, non cosi"

Il forte odore di pastelli mi invade le narici.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora