Capitolo 11 - ultima parte

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Quando arriviamo davanti alla casa giusta, ringrazio Sam e gli auguro la buona notte dandogli un bacio sulla guancia.

"Buonanotte Dolcezza, mi raccomando fa attenzione e divertiti responsabilmente"

Tutto ciò che volevo sentire da tutta una vita lui l'ha appena pronunciato.

Mi avvicino alla porta di casa della mia assillante amica e suono il campanello per poi aspettare che Lily venga ad aprire.

Ancora prima di vederla, sento che sta parlando da dentro casa ed è sempre più vicina quindi so che sta arrivando.

Lily mi sorride e riproverà allo stesso tempo. "Finalmente sei arrivata, stavo...wow, sei bellissima"

La guardo attentamente. "Grazie, anche tu sei molto bella"

Adam impazzirà!

Indossa un vestito azzurro chiaro che si sposa benissimo con il colorito della sua pelle leggermente abbronzata, dovuta dai suoi nonni paterni che sono nati in florida. L'abito è più lungo del mio, le arriva al ginocchio e ha delle spalline sottili che tengono la scollatura a cuore, più dolce rispetto alla mia. Tra il corpetto e la gonna c'è una striscia di tessuto trasparente e quando si gira per farmi entrare vedo che la schiena è coperta completamente dal pizzo. Ai piedi porta un paio di decolté bianche di dieci cm circa.

Il trucco è neutro, tanto i suoi occhi sono così grandi che non hanno bisogno di essere risaltati. I suoi riccioli, invece, sono diventati delle onde morbide che le cadono sulle spalle scoperte.

Mi butto con poca grazia sul divano del salotto mentre Lily mi chiede: "Vuoi qualcosa da bere mentre aspettiamo il cretino?"

So che si sta riferendo ad Adam e rido sotto i baffi per il nomignolo.

Sapendo che si trova in cucina, le urlo: "No grazie"


Certo che sei proprio una maleducata.

E perché mai?

Non sei a casa tua, non puoi urlare, sdraiarti e fare ciò che vuoi.

Non è la prima volta che urlo, Lily lo sa e ormai per me questa è una seconda casa quindi mi comporto come voglio.

Almeno porta rispetto per i suoi genitori.

Se Lily partecipa alla festa significa che loro sono fuori città.

Giusto, hai pensato a tutto vero?

Sempre.


Mentre aspetto la mia amica mi metto a guardare la piccola stanza che ormai conosco fin troppo bene.

Al momento mi trovo sul divano nero orizzontale sistemato affianco all'ingresso, qui accanto c'è un altro divano ma bianco. Sono entrambi in pelle e questo li rende abbastanza moderni. Davanti a me c'è un tavolino in vetro e poi la tv che deve essere come minimo un ottanta pollici. Accanto a essa c'è il camino in pietra con sopra delle foto di famiglia e alcuni soprammobili. Le pareti della stanza sono bianche e un po' rovinano l'atmosfera familiare ma il pavimento è in parquet, il che restituisce alla stanza un po' di calore, anche se molto è coperto da tappeti neri.

Mentre mi guardo intorno sento il ticchettio dei passi di Lily che si avvicinano e vedo che torna con una borsetta e un cappottino che le arriva al fondoschiena, non lungo come il mio che arriva al ginocchio.

Se chiudo il cappotto potrebbe sembrare che sotto non porto nulla.

Sta per iniziare a farmi delle domande sul vestito, dato che non vado a fare shopping senza di lei e questo non lo ha mai visto, ma sentiamo un clacson e noi ormai sappiamo che questo è il richiamo di Adam. Lo suona tre volte di fila per un secondo e poi una quarta volta per più tempo.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora