Capitolo 14 - seconda parte

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Finalmente anche la terza ora finisce. Che schifo il francese, lo odio! Sto studiando tante lingue solo per aumentarmi i crediti e poter usare le cose imparate sui testi delle canzoni.

Non appena suona la campana mi fiondo fuori senza salutare la prof o aspettare Lily, prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi.

Ho fame!

Direi che questa è un'ottima sentenza. Non riesco davvero a capire cosa mi prenda in questo periodo, però mangio. Credo di essere anche riuscita a prendere un paio di chili, potrei iniziare a tornare normale.

Una voce dietro di me mi fa sussultare. "Stai bene?"

Girandomi vedo Charlie appoggiato al muro accanto alla porta della mia aula.


Chiudi la bocca che mi entrano le mosche nel cervello.

No vabbè ma tu ti stai rendendo conto di ciò che abbiamo di fronte?

Si, è Charlie.

Si, è lui. Solo che ha i capelli bagnati e i bicipiti in bella mostra oltre che il fiatone. Non è sexy, di più.

Ma smettila, si è solo allenato.

Infatti, è ancora meglio. Ha passato tre ore a sforzare i muscoli quindi ora sono sodi.

Si sì come dici tu.

Oh fidati che lo dico.


Mantengo lo sguardo ad altezza viso. "Certo, perché?"


Ah, ora ho ragione?

No, tu non hai mai ragione.


I suoi occhi mi passano ai raggi X. Diversamente dal solito, non mi sento a disagio. È come se riuscissi a percepire il percorso che i suoi occhi fanno sulla mia pelle. Sento uno strano formicolio, come se il mio corpo si risvegliasse. È piacevole. "Non è vero, sei pallida"

Sicuramente sto ancora sanguinando ed è quello il motivo ma cerco di minimizzare. "Oh, niente di che. Solo mal di stomaco"

"Mmh..."

So di non averlo convinto, infatti continua a guardarmi con un sopracciglio alzato come se mi stesse dando il tempo di cambiare versione.

Devo cambiare argomento! "Come mai sei qui?"

Con nonchalance, Charlie si dà una leggera spinta sul muro e si avvicina. "Mi ha mandato Adam, dopo la doccia il coach lo ha chiamato perché doveva parlargli ma era tardi così ha mandato me a prendere te e Lily. Dobbiamo andare a mangiare"

Lily ci raggiunge. "Ehi Charlie, come mai qui?"

Con un sorriso a trentadue denti, Charlie posa un braccio attorno alle spalle della mia migliore amica. "Vi porto in mensa"

Confusa, Lily chiede: "E Adam?"

Charlie si volta per farmi l'occhiolino di nascosto e poi risponde: "È stato proprio lui a mandarmi, vuole che arrivi sana e salva al vostro tavolo"

So che ha delle buone intenzioni quindi lo lascio fare. Noto che il piano ha funzionato perché la mia amica sembra molto felice della risposta ricevuta.

Arrivate in mensa ci riempiamo i vassoi di cibo. Personalmente credo di aver esagerato. Mi sono presa un hamburger con le patatine che sembra delizioso, un piatto di verdure, un panino e due dolci dei quali vedo solo la panna che c'è sopra. Non so cosa ci sia dentro ma anche questi sembrano buoni.

Charlie si siede davanti a me e mi fissa in modo inquietante. "Non avevi mal di pancia?"

Ok, potevo pensare ad una scusa migliore, ma in quel momento non mi venivano e ora che rispondo?

Penso ad una nuova scusa. "Si, ma penso che fosse dovuto dalla fame"

Lily mi guarda spalancando i suoi enormi occhi verdi. "Da quando hai così fame da avere mal di pancia?"

Sono anni che non mangio nulla e ora le dico che ho i crampi dalla fame, non ha senso. Non ho voglia di pensare ad altre scuse quindi sorrido e inizio a mangiare.

Adam arriva al nostro tavolo in ritardo di dieci minuti circa e oltre ad essere bagnato anche lui come il suo compagno, ha un sorriso bellissimo sul viso. "Ciao tesori, sono arrivato. Vi sono mancato vero? Amico, sei davvero poco di compagnia"

Quando mi si siede accanto, gli lascio un bacio sulla guancia. "Ciao Adam"

Lui ricambia e poi saluta Lily che cerca di nascondere il rossore in viso. "Ciao bellezza"

"Ehi campionessa, come va?"

Alzo lo sguardo e mi trovo davanti un ragazzo che credo di conoscere. Ha un viso familiare, so che gioca in squadra con Adam ma non l'ho conosciuto in campo. Mi spremo le meningi per cercare di ricordare dove ho già visto questi occhi blu scuro e questo sorriso così bianco da fare invidia all'attore della pubblicità del dentifricio.

Campionessa...

Campionessa...

Campionessa...

Bingo! La festa. "Ciao Ryan"

"Come sta la nostra campionessa? Vi dispiace se mi siedo?"

Sembra molto simpatico ed è sicuramente molto bello.

Sorrido e mi avvicino ad Adam per fargli spazio. "Certo, accomodati pure"

"Ok, ragazzi venite"

Non capisco chi sta chiamando finché non vedo un'ondata di ragazzi, tutti con i capelli bagnati, che si avvicinano a noi. Iniziano a litigare per i posti rimanenti mentre altri prendono delle sedie per unirsi abusivamente al nostro piccolo tavolo.

Mi sento confusa ma allo stesso tempo, sono divertita dalla situazione. Guardo Lily e vedo che h a gli occhi a cuoricino. Tutti questi bei ragazzi intorno la faranno sentire in paradiso. "Oh ehm...ciao ragazzi"

Lily mi ha sempre pregato di accompagnarla a vedere gli allenamenti per poter osservare più da vicino i ragazzi. In questo momento non posso che flagellarmi mentalmente per non averla mai accompagnata. Sono davvero tutti molto carini e si presentano subito a me e alla mia amica, dato che siamo le uniche al tavolo a non conoscerli.

Dunque se non mi sbaglio il ragazzo biondo con gli occhi neri si chiama Drake, ha un sorriso sexy che toglie il fiato ed è anche molto simpatico. Poi c'è un ragazzo castano con gli occhi nocciola che si chiama Nate ed è molto dolce, però commette l'errore di guardare troppo Lily, il che fa irrigidire Adam. Oltre a loro ci sono due gemelli che si chiamano Eddie ed Elliot, sono davvero carini, hanno gli occhi azzurro cielo e la pelle olivastra che sta d'incanto con il castano scuro dei loro capelli. Accanto ad Adam c'è un ultimo ragazzo che si chiama JJ e ha i capelli neri come la pece e gli occhi azzurro ghiaccio. Questo contrasto chiaro-scuro fa uno strano effetto ma è affascinante. Purtroppo però è anche un po' rintronato. Ogni volta che apre bocca escono scemenze ma va bene così. 

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora