Capitolo 45 - terza parte

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Ansiosa, guardo Charlie nella gabbia che non appena si gira verso il suo avversario e lo riconosce si irrigidisce. Lo guarda con talmente tanto odio da spaventare perfino me. Successivamente ricambia il mio sguardo cercando di infondermi fiducia ma non sa ciò che so io.

Matthew segue lo sguardo di Charlie e io sussulto quando incontra i miei occhi e faccio un passo indietro cadendo addosso a Elliot. Mi sorride ma è un sorriso malato, pieno di promesse dolorose e punizioni. I suoi occhi esprimono una rabbia pura e invalicabile. L'idea che io abbia un ragazzo nella mia vita lo ha mandato fuori di testa.

Preoccupata, Julie mi chiede: "Mia che c'è?"

Tutti mi guardano mentre sono paralizzata sul posto e cerco di ricordarmi come si fa a respirare.

Prima di lasciare la stanza, sussurro: "Non possono combattere"

Corro in mezzo alla gente che ha già iniziato a urlare per tifare il proprio vincitore. Arrivo davanti alla porta della gabbia e ordino a Derek di riaprire.

"Xena non posso"


Glielo devo dire? Lo faccio? Lo sto per fare davvero? Ok ok lo faccio.


"Derek tu non capisci, non sai cosa sta per succedere lì dentro. Quello è Matthew Hilton, il figlio di Edward Hilton ex socio del padre di Charlie. Matthew ha studiato arti marziali per dieci anni, Charlie non riuscirà mai a vincere! In più Charlie lo odia a morte perché ha da poco scoperto che Edward...ha orchestrato l'omicidio dei genitori e sa anche...che Matthew ha...abusato di me. Tu. Devi. Fermarli"

Derek mi guarda sbarrando gli occhi. So che sono molte cose da assimilare e probabilmente non mi crederà ma non abbiamo tempo. La situazione è troppo complicata per essere spiegata così, su due piedi.

Alle mie spalle, un gruppo di voci urlano: "Cosa?!"


Dio, mi hanno seguito fin qua! Dovevano rimanere nella stanzetta!


"Ragazzi non ho il tempo di spiegarvi niente" Derek cerca le chiavi in tasca mentre ripeto: "APRI!"

Mi guarda spaventato. "Io...non trovo le chiavi"

Scuote la testa mentre guarda per terra nel caso gli siano cadute.

Matthew da dentro la gabbia ci fa vedere il mazzo di cavi che gli penzola sul dito. "Parli di queste?" Sorride spaventoso. "Ti avevo detto che non sarebbe passato troppo tempo prima del mio ritorno, amore"

Un brivido di terrore mi scorre lungo la spina dorsale mentre le mie viscere si rivoltano. Provo a rispondere aprendo la bocca per parlare ma la richiudo subito dopo incapace di formulare una frase di senso compiuto. Sento la paura scorrermi dentro e congelarmi sul posto, come se un veleno mi stesse scorrendo nelle vene, lo sento ovunque. I suoi occhi mi ispezionano con attenzione e l'unica cosa che vorrei fare è coprirmi, sparire dalla sua vista.

Un uomo alle nostre spalle, alquanto impaziente, chiede: "Ehi ma che succede? Perché non combattono?"

Nel sentirlo, tutti gli altri spettatori si mettono a urlare con lui in segno di protesta.

Charlie si fa avanti. "Vi accontento subito"

Riesce ad assestare un colpo sul viso di Matthew.

Afferro le sbarre della gabbai per tenermi in piedi. Credo che sverrò da un momento all'altro. "Charlie, ha fatto anni di arti marziali ma soprattutto è un sadico e un masochista. Ama procurare dolore ma gli piace anche riceverlo"

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora