Capitolo 21 - ultima parte

35 2 0
                                    

In un gesto fulmineo, mi trovo stesa sul divano con Charlie sopra di me e le mie gambe attorcigliate ai suoi fianchi. Devo ammettere che mi mancano le sue mani sul mio corpo ma le sta usando per mantenere il suo peso e non schiacciarmi. Sposta le labbra dalle mie mentre a me sfugge un gemito di disapprovazione che viene poi sostituito da uno di piacere quando le sento scendere sul mio collo. Si soffermano su un punto particolarmente sensibile che mi fa stringere le gambe.

"Scusa Radiolina ma dovevo farlo" Continua a scendere finché non arriva alla clavicola e ci lascia dei baci dolcissimi. "Sei troppo bella"

So di essere arrossita ma credo non si noti perché il mio viso sta andando a fuoco. Tutto questo calore che il mio corpo sta producendo, credo che mi farà implodere.

In un momento di lucidità, analizzo le parole di Charlie e capisco che domani mi sveglierò con qualche segno sul collo. Nulla di cui potrei mai lamentarmi.


Almeno sarà il primo livido fatto tramite il piacere e non il dolore.


Charlie decide di fermarsi e di non scendere più giù. Si ferma su un altro punto del mio collo dove sento una leggera pressione che mi fa morire dalla voglia di strappargli i vestiti.

"Charlie" Gemo il suo nome perché non ho mai provato niente di così intenso e gli metto le mani tra i capelli per tirarglieli in modo che torni di nuovo con le labbra sulle mie. Ho voglia di divorarlo e ammetto che questo sentimento mi spaventa. Non ho mai desiderato qualcosa così tanto.

Devo ammettere che la pomata fa schifo ma quando la lingua di Charlie passa sul mio labbro superiore, dimentico tutto tranne i brividi che mi scuotono. È così dolce e intenso che non riesco più neanche a pensare.

Controvoglia ci separiamo e ci appoggiamo fronte contro fronte mentre ci guardiamo negli occhi, entrambi con il fiatone. Per tutto il tempo sono riuscita a non irrigidirmi e penso sia stato un passo avanti.

Inizio a sentire una certa pressione sulla pancia e capisco che Charlie è evidentemente eccitato. So quanto sforzi gli richiede fermarsi e amo il fatto che comprenda la situazione. Lo voglio ma so che è troppo presto.

Credo si sia accorto che sento la sua presenza lì in basso. "Quando credi di non essere sexy, ricordati dell'effetto che mi fai. Sto impazzendo" Gli scappa un gemito disperato mentre io cerco di stare immobile per non strusciarmi maggiormente su di lui.

Qualche minuto dopo ci troviamo in una posizione completamente diversa. Sono nell'angolo del divano messo in orizzontale con le gambe stese su quello verticale, mentre Charlie ha la testa sulle mie gambe ed è steso sul divano orizzontale. Gli passo una mano tra i capelli biondo cenere che ormai si sono asciugati.

Sovrappensiero, chiedo: "Perché sei così affezionato alla tua moto?"

"Era la preferita di mio padre, ne parlava di continuo. L'amava come se fosse la figlia femmina che non ha mai avuto. L'ha sempre trattata con i guanti bianchi e man mano che crescevo mi ha insegnato a prendermi cura di lei"

Sorrido. "Ora capisco. Sembravi un maniaco"

Alza il viso per guardarmi dal basso. "Sono anni che cerco di poter provare quella libertà di cui mi parlava spesso. Mi raccontava che quando, da giovane, andava in moto con mia madre, provava una sensazione di libertà tale da farlo sentire un dio"

Ho notato che quando mi parla di cose serie ha bisogno del contato visivo. Non so se gli serva per capire cosa sta provando l'altra persona o per mostrare che non sta mentendo.

Ripenso a JJ. "Mi piacerebbe poter essere così tanto in pace con me stessa da provare quella sensazione" Ognuno trova quella libertà a modo suo. Io sto cercando il mio anche se penso che, in qualche modo, il mio riscatto con la vita sia sdraiato sulle mie gambe.

Charlie si sistema. "Mi canti una canzone?"

Sorpresa da questa proposta, chiedo: "Perché?"

Chiude gli occhi sotto le mie carezze. "Voglio sentire la tua voce"

Leggermente in imbarazzo, annuisco. "Va bene.

Hai richieste?"

"Cantami -The scientist- dei Coldplay. È una delle mie preferite"

Nonostante la voce impastata dal sonno, riconosco la canzone e lo accontento. Senza base è più complicato e sono certa che qualsiasi errore sarà centuplicato ma lui non è qui per giudicarmi. Mi rilasso mentre gli accarezzo il viso rilassato. Le parole mi escono di bocca con naturalezza. Il testo è piuttosto triste ma rimane una canzone stupenda.

Credo che a metà, Charlie si sia addormentato e io mi concedo qualche minuto per osservarlo. Gli occhi chiusi e le ciglia lunghe, le labbra schiuse e gonfie, la mascella nera e ben pronunciata. Non posso far altro che notare l'enorme contrasto che c'è tra le nostre carnagioni. Lui è abbronzato e io sono così pallida. Continuo a passare la mano nei suoi capelli morbidi. Penso di averlo svegliato quando lo sento muoversi e vedo che si gira. Adesso ha il viso rivolto verso la mia pancia e lo trovo dolcissimo. Gli lascio un delicatissimo bacio sulla guancia e poi mi appoggio allo schienale per dormire. Non ci metto molto prima di cadere nel mondo dei sogni per sognare finalmente qualcosa di bello. 



Nota autrice:

Ma buongiorno o buonasera a tutti voi. Siamo arrivati alla fine e sono uscite moltissime cose.

Prendiamoci un minuti per metabolizzare tutto...

Bene, ora fatemi sapere cosa ne pensate di tutto ciò che si sono detti.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora