Capitolo 33 - prima parte

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Quando io e Charlie arriviamo dal veterinario i nostri amici sono già dentro e chiedono aggiornamenti.

Adam sembra nel panico più totale. "...e mi hanno detto che dopo essersi svegliato hanno provato a farlo camminare per vedere se c'erano difficoltà motorie ma lui non si alza...lui non cammina"

Mi avvicino per confortarlo. "Oh Adam" All'ultimo faccio un passo indietro nonostante questo gesto mi stringa il cuore tanto forte da farlo sanguinare e guardo la mia migliore amica. "È il tuo turno"


Lei gli si avvicina e lo abbraccia forte mentre gli diventano gli occhi lucidi. Lei lo capisce come me.

Questo non significa che ti rimpiazzerà.

Cosa? Ma certo! Lo so. Lei è la sua ragazza e io la sua migliore amica, è diverso.

Quindi non devi essere gelosa.

Non lo sono.

Menti pure quanto vuoi ma io so ciò che pensi.

Non è gelosia. È solo strano, non siamo più io e Adam. Non sono più io a consolarlo e non è più lui a consolare me. Non c'è più lo stesso noi e l'ho capito solo adesso. È...strano.

Ti capisco ma tu sei stata la prima ad allontanarsi.

Non è vero!

Quando hai scelto di aprirti con Charlie, in quel momento hai scelto lui al posto di Adam.

Quindi è colpa mia!

Non è colpa di nessuno.

La vita funziona così.


Adam mi guarda preoccupato. "Mia"

Sorrido tristemente. "Dimmi"

"Sei esplosa?"

Mi irrigidisco. Ad Adam non piace quando esplodo. Ci scherza molto sopra ma non gli piace quando perdo il controllo. Mi ha sempre detto di respirare e pensare ad altro ma non sono una persona Zen, per cui respirare non aiuta.

Cerco disperatamente altro di cui parlare. "Ehm...sai che Eddie e Elliot mi hanno fatto la verifica di spagnolo?"

Mi guarda confuso. "Perché?"

Non posso dire di essermi addormentata perché si sentirebbe in colpa per non avermi fatta dormire. "Colpa di Charlie, non mi ha fatto ripassare ieri e non mi ricordavo nulla"

Stringo la mano del mio ragazzo per farmi tenere il gioco. "Ehm...sì sì, è vero"


Ok, è vero che l'ho preso alla sprovvista, ma poteva mentire meglio.


Adam mi guarda come fossi una bambina di cinque anni. "Mia"

Sbuffo lasciandomi cadere al suo fianco. "Ok, si, sono esplosa"

"Raccontami, chi è la vittima?"

Tengo lo sguardo basso. "Non ci sono state vittime. Sono stata contenuta"

Sbarra gli occhi, incredulo. "COSA?"

Drake sottolinea la fatica. "Be' si, però eravamo in cinque a tenerla"

JJ aggiunge: "E ha provato a mordermi"

Delusa, dico: "Allora eri tu che mi tappavi la bocca"

Non so perché ma pensavo che fossero stati gli altri a fermarmi e non JJ, pensavo che lui capisse il mio bisogno e che mi avrebbe aiutato ma probabilmente non mi conosce abbastanza. Anche se è stato sincero con me e sento un certo legame con lui non posso certo aspettarmi chissà quale comportamento nei miei confronti.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora