Non so quante ore siano passate, però mi sono finalmente calmata e adesso sono stesa sul divano di Sam con una tazza di camomilla tra le mani. Mi riscuoto dai miei pensieri solo quando sento il cellulare ma sono restia a guardare chi sia. Nonostante tutto mi faccio coraggio e tiro un sospiro di sollievo che viene poi sostituito da uno di frustrazione.
Messaggio da Lily:
"Tra quanto arrivi? E dov'è la foto?"
Cavolo, mi ero completamente dimenticata della festa e se prima ero insicura sull'andarci ora è deciso che non voglio.
Messaggio a Lily:
"Non sono stata molto bene, non me la sento di venire"
La mia amica ovviamente risponde subito e non demorde. A volte la odio profondamente.
Messaggio da Lily:
"Non ti credo. Se non sei da me entro mezz'ora considerati una mia conoscente"
So che sta scherzando e potrei benissimo rimanere dell'idea di non andare però mi consolo pensando ai fiumi di alcol che ci saranno.
Ecco come dimenticare.
Non è la soluzione giusta.
Sparisci.
Sei arrabbiata con me?
No, perché mai dovrei? Non sai neanche fare il tuo lavoro.
Il mio lavoro è proprio questo, cerco di convincerti che ubriacarti non è la scelta migliore. Non devo certo fare la guardia della cella remota nella quale tieni i ricordi indesiderati.
Ho detto che non mi importa, sparisci!
"Sam, io dovrei andare a quella festa, penso di potermi distrarre. Però ho bisogno di passare di casa per prendere il vestito"
Mi guarda con disapprovazione ma non essendo mio padre si rassegna e annuisce.
Scuote la testa. "Ti accompagno da Lily, non a casa. Vai nella prima stanza che trovi di fronte al corridoio. Ci dovrebbe essere una scatola con su scritto -ballo-. Dentro ci sono dei vestiti, non sono nuovi ma dovrebbero starti"
Mi sforzo di sorridergli per poi avviarmi, dopo averlo ringraziato anche se non so cosa aspettarmi.
Entro nella stanza e mi scappa un colpo di tosse, l'aria sa di chiuso. Non ci metto molto a trovare la scatola di cui parlava Sam, la apro e ci trovo dei bellissimi vestiti. Alcuni sono eleganti e altri casual ma sono tutti davvero molto belli.
Ne scelgo uno che dovrebbe entrarmi e vado a prendere il mio beauty di scorta da dentro lo zaino. Con tutta la mia roba vado in bagno e guardandomi allo specchio mi spavento.
Questa è la stessa ragazza di due anni fa.
La stessa ragazza che è stata distrutta da una scelta sbagliata del padre.
La stessa ragazza che ha appena saputo di dover subire tutto di nuovo.
Distolgo lo sguardo dallo specchio e inizio a togliermi i vestiti per mettermi quello che ho scelto dallo scatolone.
Dopo averlo indossato mi guardo allo specchio e annuisco quando vedo che non mi sta poi così male. Il vestito mi arriva a metà coscia, ha una scollatura a cuore abbastanza marcata ed è senza spalline. Il corpetto è striato da una fantasia particolare mentre la gonna è resa pomposa da un meraviglioso tulle nero.
Avendo indossando il vestito, devo sistemarmi la faccia così applico quasi tutta la boccetta di correttore per coprire il rossore e il gonfiore degli occhi. Dopo metto un ombretto grigio scuro che sfumo e all'interno dell'occhio metto la mia fidata matita nera. Finisco gli occhi con uno strato di mascara che li fa sembrare più grandi. Per finire mi metto un rossetto rosso e un po' di blush per darmi del colore al viso dato che sembro un cadavere. Avendo la pelle pallida dalla nascita e i capelli neri, l'effetto morto vivente su di me è quasi naturale e per contrastarlo serve un miracolo ma faccio del mio meglio con ciò che ho a mia disposizione.
Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco, ho fatto un bel lavoro ma devo decidere come tenere i capelli. Nelle ultime ore li ho tenuti legati in una crocchia disordinata, ma dato che tenerli legati mostrerebbe troppo il mio collo e le spalle nude dedico di slegarli e cerco di ravvivarli, per tenerli mossi. Penso di aver finito ma quando esco dal bagno sento freddo ai piedi e mi ricordo di essere scalza ma con questo abito non posso rimettermi le Vans che avevo prima quindi torno nella stanza dove ho trovato il vestito e cerco delle scarpe. Inizio a controllare la scritta di ogni scatolone finché non trovo quello con scritto - scarpe eleganti- e inizio a liberarlo dagli scatoloni che ha sopra. Non appena riesco a d aprirlo, mi si parano davanti un paio di stivaletti neri con il tacco a spillo di minimo otto centimetri e non posso far altro che innamorarmi di loro, sono davvero meravigliosi. Non so ancora come farò a camminarci però mi coprono la caviglia quindi non rischio di cadere. Guardo sotto la suola mentre incrocio le dita e leggo che Nancy portava mezzo numero in più di me. Decido comunque di provarle dato che non si sa mai e per fortuna mi calzano a pennello.
Frugo nello zaino alla ricerca di qualcosa che possa aiutarmi a coprire il polso che nonostante i giorni è ancora leggermente giallo. Nella tasca più piccola trovo un mio vecchio bracciale in cuoio nero che è abbastanza spesso da coprire la maggior parte del polso.
Esco dalla stanza e torno in salotto per dire a Sam che sono pronta e che possiamo andare.
Stasera mi sento bella e non sono abituata a questa sensazione. I vestiti larghi e le tute servono proprio a distogliere l'attenzione da me, eppure stasera non voglio stare in disparte. Se dovesse succedere qualcosa non sarà mai peggio di ciò che mi prospetta il futuro.
Sam sorride radioso ma vedo nei suoi occhi un velo di preoccupazione. "Dolcezza sei...semplicemente splendida. Come ti senti?"
Ricambio il sorriso sentendomi davvero bella. "Sto bene, grazie per il vestito. Ti restituisco tutto domani"
È tanto che qualcuno non fa qualcosa per me.
Sam prende la sua classica giacca beige la indossa. "Tranquilla, puoi anche tenerlo. A me non serve e a te sta molto bene" Quando mi avvicino alla porta per uscire sento qualcosa di caldo e morbido poggiarmisi sulle spalle e girandomi vedo che Sam mi ci ha appoggiato sopra un lungo cappotto nero. " È marzo ma fa ancora fresco la sera"
Saliamo sulla vecchia Ford di Sam e gli indico la strada per portarmi dalla mia migliore amica che non dista troppo.
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Seconda Chance - Amore oltre ogni confine
RomanceLe seconde occasioni vengono date quando si commette un errore. Che sia in ambito amoroso, lavorativo o routine di tutti i giorni. Si fanno delle scelte che non sempre sono quelle giuste e una volta che ci rendiamo conto dell'errore, ci pentiamo. N...