Capitolo 42 - terza parte

27 2 0
                                    

Provo un'ultima volta a farlo ragionare. "Riguardo alla vendita non devi pensare di bloccare tutto per me. È una delle persone più orribili del mondo ma purtroppo è anche un ottimo uomo d'affari e potrebbe mandare avanti l'impresa di tuo padre come voleva lui"

Charlie parla con tono duro. "Mio padre era un'ottima persona e un grandissimo uomo d'affari. Voglio qualcuno che dimostri di sapere essere umano prima ancora di fare il CEO"

Titubante, chiedo: "N-non...non ci sarà Matthew, vero?" Non credo di poterlo fare, non posso riuscirci. So che Charlie non gli permetterebbe mai di avvicinarsi ma anche solo le sue parole mi fanno male. Il volto di una persona a cui tenevo, trasformato in quello della persona che mi ha rovinato. So di non essere in grado di stare con lui in una stanza anche se non siamo soli e in ogni caso non voglio che Charlie lo incontri. Matthew è la cosa più sbagliata della mia vita e ha un'anima nera e piena di oscurità mentre Charlie è l'unica luce della mia vita. Farò tutto ciò che è in mio potere per tenerli il più lontano possibile. Se Matthew non mi trova sono al sicuro e manca poco alla fine dell'anno. Superato quello mi manca solo il trasferimento e poi sarò libera e felice con il ragazzo che amo. Devo solo aspettare e stare attenta.

Charlie mi afferra il viso. "Tranquilla, se ci sarà non ti farò entrare nella stanza. Non dovrai vederlo mai più"

Guardo o suoi occhi rassicuranti e non posso evitar di fidarmi, anche se una piccola parte di me ha paura. Penso che non morirà mai. È una delle conseguenze di quello che mi è stato fatto. Posso migliorare e fare dei passi avanti ma dentro di me non credo che ritroverò la stessa sicurezza che avevo prima che accadesse. La sera del mio compleanno, la mia vita sembrava normale eppure è stata stravolta. Non potrò mai sentirmi completamente sicura, ogni situazione o momento della mia vita potrebbe essere rovinato un istante dopo dall'apparizione di Matthew o mio padre. Non so se esisterà mai la normalità nel mio futuro.

Appoggio le mani sulle spalle nude di Charlie e mi avvicino per assorbire il suo calore corporeo. Inalo il suo profumo e noto che gli ho provocato la pelle d'oca. Alzo lo sguardo e vedo che da sotto le sue ciglia castane, i suoi occhi mi osservano le labbra. Passo la lingua su quello inferiore notando lo sguardo carico di desiderio che mi rivolge così allaccio le gambe ai suoi fianchi e lo attiro a me.

Un secondo!

È servito un maledettissimo secondo per riaccendere la passione che mi è rimasta addosso per tutta la giornata. So che deve andare a vincere l'incontro ma questo pensiero rende solo i miei gesti più frenetici. Lo bacio famelica, succhiandogli la lingua e mordendogli le labbra. Le mie iniziative non sempre sono accettate con così tanta passione ma a Charlie non sembra dispiacere quindi continuo. Lascio una mano sulla sua spalla destra mentre l'altra scende ad accarezzargli il petto liscio e duro. Quando inizio a sfiorare delle dolci collinette sulla punta delle dita sento i brividi che attraversano Charlie.


Sono proprio come i miei. È bello sapere che prova lo stesso.


Le sue mani si insinuano sotto la mia maglietta facendomi inarcare la schiena e lasciar andare la testa indietro. Gli lascio libero accesso al collo e alla spalla scoperta per una scia di baci umidi e bollenti. Il contatto ruvido tra la mia pelle e le bende mi fa rabbrividire all'inverosimile. Quando Charlie mi morde il collo, un gemito non troppo silenzioso mi esce dalle labbra ma non riesco a provare imbarazzo. Il suo desiderio accende un fuoco dentro di me e io sono sempre in attesa di vedere come andrà a finire. La sua lingua assaggia la mia pelle e io involontariamente, ma non troppo, gli graffio la schiena per sentire i suoi versi così sexy.

La voce maliziosa di Derek spezza la bolla. "Dunque adesso non riuscite più a trattenervi, eh?"

Sobbalzo per lo spavento e ansimante impreco: "Cristo santo!"

Derek ci fa l'occhiolino. "Tranquilla Xena, l'avversario di stasera è uno scricciolo. Dieci minuti e potete scappare, a meno che non vogliate battezzare il bagno"

Dopo queste perle di saggezza, il nostro amico impertinente ci lascia soli con la stessa velocità con cui è apparso. Nonostante tutto ho ancora il cuore che mi martella nel petto e non so se per il desiderio o per lo spavento.

Charlie mi ruba un ultimo bacio. "Augurami buona fortuna"

Sorrido. "Non me hai bisogno, vai a vincere campione"

Julie mi raggiunge e incita il suo amico. "Forza Romeo"

Charlie esce e noi ci giriamo, lasciamo penzolare le gambe fuori dalla finestrella per goderci al meglio lo spettacolo.

"Ti rendi conto di chiamarti Julie e di aver dato del Romeo al mio ragazzo, vero?"

Entrambe scoppiamo a ridere per questa banale coincidenza ma veniamo interrotte dalla voce possente di Derek.

"Signori e signore placate gli animi perché sto per chiamare nella gabbia i nostri sfidanti" Si alza un forte boato che racchiude le urla di persone in attesa di vedere due energumeni che si picchiano. Sostengo Charlie e quello che fa ma non penso che diventerò mai una fan di tutta questa violenza. Sono una persona aggressiva quindi non posso essere contro la totale violenza, ma non questo tipo. "Che dire, volete una vera presentazione o preferite vedere quante se ne daranno?"

Senza perdersi in chiacchiere, Derek apre la porta e lascia entrare Ivan, l'avversario di Charlie. Penso che abbia esagerato nel definirlo uno scricciolo, non sarà proporzionato ma ha delle braccia che incutono timore. Subito dopo di lui c'è Charlie che dopo essere entrato mi guarda e mi fa l'occhiolino mentre mima con la bocca: "Questa vittoria è tutta tua"

Un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra mentre Julie, accanto a me, inizia a fare battutine a sfondo sessuale. Non la credevo così volgare ma ammetto che mi piace questo suo lato, è molto...libertino. Ciò che dice è degno del più malato dei film porno ma confesso che alcune sue idee non sono male. Arrossisco ma la assecondo perché non ho intenzione di fingermi una santa. Certo, avrei preferito che non venisse sbandierato ma so che Julie e Derek sono le persone più vicine ad una famiglia per Charlie. Ormai è successo e non essendo Lily una ragazza senza peli sulla lingua, forse posso parlare di questo aspetto della mia vita con Julie. Insomma, ha sicuramente più esperienza ed ha molto tatto quando sa di trattare argomenti delicati.

Riprendendomi dai miei pensieri, riporto l'attenzione alla gabbia. Come purtroppo avevo previsto, i colpi di Ivan hanno lasciato il segno. Charlie prova a negare il dolore ma non può nasconderlo, non a me. Mi sento un po' speciale nell'essere l'unica che nota dei piccoli particolari nel suo modo di muoversi. Ad esempio il suo fianco sinistro, cerca di lasciarlo scoperto come se la ginocchiata che ha ricevuto prima non gli avesse fatto nulla ma vedo come si irrigidisce ogni volta che vede un colpo arrivare. Agli spettatori, probabilmente, sembra invincibile ma sarò io quella che dovrà rattopparlo e prendersi cura dei lividi che appariranno in seguito. Non so proprio come riesce a trovare la forza di alzarsi e colpirlo ma vince anche questa volta con mio grande sollievo.

Confesso che non ho mai dubitato della sua vittoria. Infondo sto un campione, non dovrei aspettarmi nulla di diverso. Insieme a Julie abbiamo fatto il tifo durante tutto l'incontro e ogni tanto qualche spettatore ci veniva dietro con insulti per l'avversario, incapace di schivare. Ivan ha provato ad assestare a Charlie qualche colpo che tecnicamente sarebbe stato irregolare, se la gabbia avesse un regolamento. In ogni caso, l'ha sempre passata liscia ma ha comunque perso! Ivan esce dalla gabbia con tutta fretta, probabilmente per la vergogna di essersi dato tante arie quando non è durato neanche venti minuti. Charlie, invece, si avvicina zoppicando alla porta della gabbia dove Derek lascia che si appoggi a lui.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora