Capitolo 23 - prima parte

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Anche il pomeriggio è finito ed è ora di tornare a casa.

Dopo aver salutato i ragazzi, abbiamo preso tutti strade diverse. Charlie voleva accompagnarmi a casa ma ho rifiutato dicendogli che non vedevo Sam da troppo quindi prendevo l'autobus. Devo anche scusarmi per non averlo avvertito. Deve essersi preoccupato non vedendomi stamattina.

Il mio ragazzo non demorde così decide che vuole accompagnarmi alla fermata e restare con me fino a quando non arriva Sam. Non posso certo tirarmi indietro se vuole fare una cosa tanto dolce.

Adesso siamo alla fermata da almeno dieci minuti e stiamo ridendo nel ricordare Drake che oggi pomeriggio, mentre giocavano, voleva fare il figo con una ragazza che passava così si è distratto dalla partita. Per farlo riprendere, Ryan gli ha tirato la palla in testa.

Charlie intreccia le nostre dita e le guarda senza più sorridere. "Sei sicura di voler tornare a casa?"

Sbuffo cercando di buttarla sul ridere. "Certo che no. Però non posso vivere da te"

Si avvicina titubante. "Sarebbe così orribile?"

"No, per niente. Però stiamo insieme da un giorno..."

"E sai già praticamente tutto ciò che c'è da sapere su di me"

Anche se mi fido non posso rovinare i suoi affari confessandogli la parte più oscura del mio passato, insomma ci sono in ballo tantissimi soldi e il futuro di Charlie. Ha preso questa decisione senza influenze esterne quindi deve andare così. Se ha preso in considerazione Edward per la vendita, c'è un motivo. È un ottimo uomo d'affari quindi la scelta spetta a Charlie.

Cerco di sorridere, invano. "Si, ma andiamoci piano, ok? Magari già domani ti sarai stancato di me"

"Non potrei mai. Stai diventando la mia ossessione. I tuoi occhi, il tuo corpo, il tuo profumo..." Si abbassa sul mio collo e inspira provocandomi dei dolci brividi su tutto il corpo. Torna a guardarmi e continua: "le tue labbra"

Lo interrompo azzerando la distanza tra noi. Per quasi tutta la giornata, siamo stati lontani. In mezzo ai nostri amici non ci sono state effusioni amorose. Dopo aver iniziato l'allenamento mi sono goduta lo spettacolo di lui a torso nudo ma non ho potuto allungare le mani. È stato frustrante ma anche stranamente piacevole. Provavo uno particolare senso di frustrazione misto ad appartenenza. Alcune ragazze passando hanno guardato i nostri amici che non hanno minimamente provato a passare inosservati. Sono tutti dei bei ragazzi, è innegabile. In alcuni momenti avrei voluto raggiungere Charlie e baciarlo davanti a tutti per dimostrare che è mio. Ora che posso approfittare di lui, non me lo lascio scappare.

Lascio che le nostre lingue si intreccino l'un l'altra, gustandomi il suo sapore mischiato al suo profumo. Charlie mi poggia le mani sui fianchi e mi alza facendomi così sedere sulla sbarra di metallo che tiene le sedie della fermata. Adoro sentire il suo corpo caldo e duro contro le mie curve. Mi elettrizzano le reazioni del suo corpo. Mi aggrappo forte alle sue spalle larghe per poterlo tenere contro di me. Nel momento in cui il bisogno di toccarlo si trasforma in prurito alle mani, inizio la mia esplorazione. Gli accarezzo i pettorali e scendo seguendo le profonde linee dell'addome che sento contrarsi nello stesso momento in cui il nostro bacio, spezza il gemito di Charlie.

Sorrido complicata mentre le nostre bocche si parlano in una lingua a noi sconosciuta. Non so cosa sia o come facciano ma è travolgente. È così strano sentirmi a casa tra le braccia di Charlie, perché lui è come me. Lui è spezzato ma ancora vivo. Lui ha lottato e sta lottando ancora dopo anni ma non c'è la fa più. Noi sappiamo di poter contare l'una sull'altro dopo tutto quello che ci siamo detti ma forse proprio grazie a quelle confessioni ci siamo anche detti di non essere abbastanza forti.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora