Capitolo 10 - prima parte

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È finalmente venerdì. Non so se essere felice o triste a proposito della settimana. Non ho fatto altro che studiare e ignorare Charlie, non che quest'ultimo si sia fatto vedere molto spesso o che comunque abbia mai provato parlarmi. Ci siamo evitati a vicenda e questo nostro comportamento non è sfuggito agli occhi dei miei amici ma non ho voluto dare spiegazioni.

Come se non bastasse stasera c'è la festa a casa di Bethany, la quale ha deciso di perdonare Adam per averlo visto uscire dal teatro con me. Al mio amico non interessava essere perdonato infatti è stata stupenda la faccia della ragazza quando è venuta al nostro tavolo durante il pranzo due giorni fa e ha iniziato a chiedere scusa e a parlare a vanvera di cose inutili. Adam l'ha guardata senza capire di cosa parlasse. Il mio amico si era già dimenticato della loro -litigata- perché non era mai stata nessuno di importante nella sua vita e il fatto che anche Bethany lo abbia capito mi ha fatto provare un po' di pena per lei che però è passata non appena lei ha accettato di non essere niente per Adam ma gli ha comunque chiesto di tornare insieme a lei.

Tutto eccitato, Adam mi chiede: "Pronta per la festa di stasera?"

Siamo seduti al nostro solito tavolo. Io ho di fronte Adam e a destra Lily che a sua volta si trova davanti Charlie che è stato costretto dal mio amico a sedersi con noi e quindi fa finta di non ascoltare le nostre conversazioni.


Davvero simpatico!


Piagnucolo e metto il broncio al solo pensiero di dover rinunciare al mio letto. "Devo venirci per forza?"

La settimana è stata incredibilmente piena, mi sono ritrovata diverse notti a studiare fino alla mattina successiva per qualche eventuale verifica o interrogazione e non ho fatto altro che immaginare di passare il weekend a letto, mentre ora Adam mi dice che anche stasera devo fare tardi.

"Certo che devi venire, altrimenti come fai a battere le persone a Shazam"

Mi ha quasi convinta.

Dando a tutti la dimostrazione che in realtà ci sta ascoltando, Charlie si intromette. "Scusate, io sono un povero plebeo e di Shazam conosco solo l'app. Di che gioco si tratta?"

"Oh ma allora sei sano" Adam si gira verso il diretto interessato che alza gli occhi al cielo come se le parole del mio amico fossero esagerate. "Vieni qui amico, ti spiego io. Devi sapere che quando si tratta di musica, la nostra cara Mia è peggio di una radio e si dà il caso che al sottoscritto piaccia vederla battere le persone in un gioco di mia invenzione chiamato come l'app. Se ti stai chiedendo perché il nome, la risposta è semplice e cioè che i partecipanti dovranno fare Shazam. Faccio partire una canzone e loro ascoltano i primi cinque secondi poi devono sapermi dire il titolo e il cantante. Naturalmente per rendere le cose più difficili alla nostra campionessa" Mi indica con un sorriso fiero. "Ho deciso che quando si risponde correttamente, il partecipante che ha risposto deve bere uno shottino di tequila" spiega Adam con un sorriso sulle labbra.

È vero, lui si diverte da morire a vedere come straccio le persone. Soprattutto quando rispondo correttamente nonostante l'alcol. In ambito musicale non mi può battere nessuno, che sia brilla o meno non importa. Sono la migliore e questo è un dato di fatto. Di solito si formano le file di gente che vuole sfidarmi ma non sempre posso giocare contro tutti a meno che non voglia finire in coma etilico e sinceramente la cosa non mi alletta minimamente.

Eccitata quasi quanto Adam, Lily chiede: "Allora, come ci organizziamo?"

È una tipo molto timida ma non rifiuta amai l'invito ad una festa e ammetto che sa come divertirsi. Non è mai stata una che si mette in un angolo in disparte, spaventata dal mondo. È una presenza molto attiva alle feste, più di una volta Adam l'ha dovuta tirare giù da qualche tavolo sul quale stava ballando rischiando di cadere e rompersi qualcosa.

"Mia viene da te e voi vi preparate, per le otto io e Charlie vi passiamo a prendere ok?"

Come immaginavo, Adam si era già organizzato tutto il giro per i passaggi come suo solito.

Lily batte le mani felice. "Perfetto"

Raccolgo il mio zaino e sbuffo un: "Va bene"

"Ehm...in realtà io devo passare a prendere Stacy quindi ci vediamo là"

Loro continuano a parlare mentre io mi avvio verso l'uscita a passo spedito per dirigermi verso la fermata.

Purtroppo è ancora presto e Sam passerà solo tra quarantacinque minuti quindi mi metto comoda e inizio ad ascoltare -Decore- dei Paramore. Appena sento partire la chitarra inizio a muovere le dita e quando arriva la batteria tengo il ritmo anche con il piede destro. Subito dopo la voce di Hayley Williams mi esplode negli auricolari e prima di iniziare a cantare con lei, mi guardo intorno.

Quando constato che non c'è nessuno nei dintorni, intono la canzone che nel frattempo era già arrivata al primo ritornello.

Quando finisce, ho la gola affaticata e sento il diaframma che implora pietà quindi posso dire che la mia performance non è stata niente male. Nonostante ci sia una brutta giornata, inizio a sentire caldo così mi tolgo la felpa e rimango solo con una vecchia maglietta di Ethan. È blu, un po' scolorita e non ha nulla sopra, né disegni né scritte. Ma nonostante questo è una delle mie magliette preferite ed è una delle poche che non mi stanno larghe. Ogni tanto mi capita di pensare e di non capacitarmi del fatto che sono più grande di mio fratello maggiore. Cioè, questa frase ha qualcosa di sbagliato alla base perché non dovrebbe essere possibile e invece il mio diciottesimo compleanno si sta avvicinando e all'ora avrò due anni e quattro mesi in più di Ethan. Questa cosa è ancora inconcepibile per me, ma credo di doverci fare l'abitudine.

Come se fosse stato fatto a posta la mia playlist fa partire -Who are you- di Jessie J e anche se mi piacerebbe molto saltarla e passare avanti non lo faccio. Anzi, faccio il contrario, mi preparo a cantare anche questa, faccio un respiro profondo e mi guardo ancora intorno. Sono da sola alla fermata.


It's okay not to be; okay...

Sometimes it's hard, to follow your heart.

Tears don't mean you're losing, everybody's bruising,

Just be true to who you are


Anche questa canzone finisce e devo dire di essere soddisfatta di me stessa dato che quando è passata una vecchia signora volevo sotterrarmi per la vergogna provata all'idea di ciò che potrebbe aver pensato di me, non l'ho fatto e lei mi ha fatto i complimenti per la mia voce. Ammetto che mi fa piacere sentire dei commenti esterni da persone che non mi conoscono, che non sanno la mia storia e quindi possono solo criticare ciò che vedono. Un'anonima ragazza che ama la musica tanto da cantare a squarcia gola alla fermata di un autobus.

Nonostante abbia provato a trattenermi, non ci sono riuscita ed insieme alle parole della canzone mi sono uscite anche diverse lacrime. Inizialmente la signora si è preoccupata per me ma le ho detto che era tutto a posto e lei sorridendomi è andata via. Mi sto asciugando le lacrime con la felpa mentre cerco un fazzoletto dentro lo zaino. Ho messo in pausa la musica perché non voglio perdermi nessuna canzone, ci tengo troppo. Non gli la mia totale attenzione sarebbe come tradirle. Non so come mi siano venute queste paranoie ma ce le ho da anni e anche se sono strambe sono le mie ossessioni e me le tengo.

"Ehi, tutto bene?" 

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora