Capitolo 32 - seconda parte

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Dopo quella che credo sia un'ora e mezza, sto ansimando in cerca d'aria, sento la gola e i polmoni che bruciano e la pancia mi fa male per lo sforzo.

Sto meglio. Sto molto meglio.

Raccolgo le mie cose e apro la porta della stanza per tornare alla normalità. Vedo una figura seduta a terra contro il muro di fronte che mi guarda dal basso.

"Charlie"

Mi guarda con freddezza. "Ti sei sfogata?"

Rispondo titubante. "Ehm...sì"

Rimanendo seduto, mi fulmina con lo sguardo e inizia ad urlare. "Bene, ora tocca a me. Cosa cazzo è successo?"

Ancora irritata, ribatto: "Voi mi avete -contenuta- e non so in quale altro modo sfogarmi"

Incrocia le braccia al petto come per proteggersi dalle mie parole. "Io so solo che ti abbiamo impedito di mangiare Bethany"

Scivolo lungo il muro di fronte a lui e lo guardo in faccia. Mi sento estremamente in colpa perché non volevo farlo stare male ma non è mai successo che mi bloccassero. I miei amici mi hanno sempre lasciata fare.

"Ascolta...ti ricordi i momenti di cui parlava Adam, quando diceva che ho delle esplosioni?"

Mi guarda incuriosito. "Non stava scherzando?"

"Be' diciamo di no...insomma mi è capitato un paio di volte in tre anni di esplodere con gente che parlava male di persone a me care che in quel momento non potevano difendersi da quelle parole o non avevano il controllo della situazione"

"E queste...esplosioni in cosa consistono?"

Distolgo lo sguardo. "Non lo so, mi ricordo poco delle volte in cui esplodo, la rabbia prende il sopravvento sul mio corpo e mi comanda. È difficile da spiegare, divento come ceca, vedo solo rosso"

"E come bisogna comportarsi quando esplodi?"

Non amo parlare di questo mio lato così aggressivo. "Be' diciamo che bloccarmi è la cosa più sbagliata possibile. L'adrenalina che mi scorre nelle vene rimane dentro di me e liberarsene in altri modi è davvero difficile e stressante. Comunque sia, di solito Adam e Lily chiudono qualsiasi stanza in cui ci troviamo e mi lasciano esplodere mentre controllano che non arrivi nessuno"

Preoccupato chiede: "Non hai paura che qualcuno ti riprenda mentre esplodi e lo mostri al preside o alla polizia?"

"No, quando mi arrabbio ho un certo magnetismo. Come un film horror che anche nel momento in cui sai che sta per succedere qualcosa di terribile e che stai per fartela nei pantaloni continui a guardare. Chi assiste non ha neanche il coraggio di respirare, quindi tirare fuori il telefono richiederebbe troppe palle"

Vedo come la gente mi fissa ogni volta che esplodo. Alcuni non vogliono neanche incrociare lo sguardo con il mio. Come fossi Medusa, sempre pronta a trasformarli tutti in pietra.

Mentre ripenso a ciò che ho fatto l'ultima volta a quel ragazzo che ha insultato mia madre, sento Charlie sbuffare. Lo vedo passarsi nervosamente una mano tra i capelli, spettinandoli più del normale ma nonostante tutto rimane perfetto.

Mi inchioda con lo sguardo. "Parlami delle tue esplosioni passate"

Sorrido al ricordo. "Il primo anno una ragazza stava prendendo in giro Lily perché i suoi genitori pensavano di divorziare. Quella ragazza le dava della debole e diceva che conoscendola non avrebbe mai superato il divorzio e si sarebbe suicidata. Quel giorno Lily era rimasta a casa perché era malata e non poteva sapere ciò che le stavano dicendo, così sono esplosa ed è stato allora che ho conosciuto Adam. Non sapeva neanche chi fossi eppure quando ha visto che mi stavo cacciando nei guai, ha chiuso le porte del corridoio per proteggermi"

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora