#20

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Stiles si appoggia sconsolato alla parete, davanti a lui la pista da ballo affollata, illuminata dai fari intermittenti e la musica alta che lo circonda.

Non sa nemmeno perchè è lì, nemmeno gli piacciono le discoteche. Tutta colpa di Scott che l'ha convinto con un "dai, ci sono tutti, ti divertirai!". Solo che con TUTTI intendeva la squadra di lacrosse, le ragazze ponpon e chiunque altro fosse popolare e amasse quell'ambiente.

Aveva cominciato a sentirsi un pesce fuori d'acqua già all'ingresso e ora è al limite. Ha anche provato a ballare, ma si sentiva così stupido che ha smesso subito dopo, dicendoche andava a prendere da bere. E invece ora è appoggiato lì, in disparte, cercando di findersi con la tappezzeria.

È inevitabile che un suo piede, che tiene portato in avanti, segua comunque l'assordante ritmo orribile che gli sta trapanando le orecchie, ma proprio non si rende conto dello sgambetto che ha messo al tizio che gli è appena caduto addosso.

"CAZZO SE PESI!" urla a quell'ammasso di muscoli, cercando di spostarlo.

"SE STAI FERMO CON LE GAMBE, POSSO ALZARMI DA SOLO!!" Urla il tipo, rimettendosi in piedi.

"SCUSASCUSASCUSA!" Urla anfora Stiles, testando ovunque per accertarsi che stia bene.

"LA SMETTI DI TOCCARMI? STO BENE!"

Il tipo sembra veramente infuriato, così Siles arretra, fino a schiacciarsi di nuovo contro la parete alle sue spalle. "Stai bene?" Chiede solo.

"Sì, sto bene, ma tu impara a guardare dove metti i piedi, se avessi avuto dei bicchieri in mano, mi sarei trafitto."

"Come sei tragico!" Dice ridendo, ma smettere subito, dato lo sguardo assassino dello sconosciuto. Che, per inciso, è davvero un bellissimo sconosciuto. "Scusa ancora, comunque. Farò attenzione" ripete.

"Bravo, bimbo" risponde il tipo, passandoci una mano tra i capelli, scompigliandoglieli.

Stiles, senza riuscirsi a controllare, avvampa a quell'appellativo e fissa il ragazzo.

"Oh" fa quello, con espressione curiosa. "Mi dici il tuo nome, bimbo?" Chiede, usando di nuovo quel nome.

"So-sono Stiles."

"Io sono Derek, Stiles. Siamo nella stessa scuola, sai?" Dice, indicando il bracciale della scuola che Stiles porta al polso. "Sono all'ultimo anno."

Stiles non lo conosce. In fondo, ha cambiato scuola da poco, pur essendo al terzo anno. È successo quando hanno cambiato casa e quella nuova era più vicina.

"Tu mi hai visto?" Chiede.

"Certo. Sei il nuovo arrivato e poi" dice avvicinandosi al suo orecchio, "sei anche molto carino".

Stiles sente un improvviso calore sulla porzione di pelle sfiorata dal fiato e dalle parole di Derek. Brividi dal collo fino a... fino a più giù.

"Non è che mi sei caduto addosso apposta?" Chiede, cercando di essere sfacciato.

Derek sghignazza. "Vuoi dirmi che avrei avuto bisogno di un giochetto simile, per parlarti?"

"Probabile!"

Derek ride ancora. "Mi piaci, bimbo. Da lunedì ti porterò la colazione a scuola e un pomeriggio uscirai con me, okay?"

"Molto sicuro di te, Derek."

"No, per niente. Ma voglio uscire con te. Allora?"

"Ci sto."




La parola era "BRACCIALE".

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora