#WritoberYugen: una consapevolezza così profonda che provoca un'emozione impossibile da esprimere a parole
Derek si è reso conto di amare Stiles un tardo pomeriggio di luglio. In piedi, davanti alla vetrata del loft, con gli occhi chiusi e le palpebre colorate di un accesissimo arancione dovuto a un tramonto limpido, acceso di colori e un sole infuocato più che mai.
Se n'è reso conto all'improvviso, senza nessun preavviso e non perché Stiles lo abbia tenuto a galla in una piscina per due ore, non perché gli avrebbe tagliato un braccio per salvarlgi la vita. No, niente di tutto questo.
Derek se ne è reso conto di colpo, come se gli fosse arrivato un pugno diritto alla bocca dello stomaco e gli avesse mozzato il respiro.
Se n'è reso conto appena Stiles si è chiuso la porta del loft alle spalle, dopo avergli strizzato l'occhio in saluto.
Derek è rimasto cinque minuti buoni lì, fermo, immobile, cercando di regolarizzare il respiro.
Una stretta allo stomaco così forte che l'ha inchiodato lì, ma allo stesso tempo gli ha fatto venire una irrefrenabile voglia di correre da Stiles e stringerlo finalmente tra le braccia.Non sa cosa sia successo, non riesce nemmeno a farsi domande a riguardo. Sa solo che lo ama. Che ama i suoi occhi, il suo modo di fare, di parlare. Il suo modo di vivere. Sa che ama ogni sfaccettatura del suo carattere e sfumatura dello sguardo. Il suo modo di gestionale.
Non sa cosa sia successo, ma sa, d'improvviso, che è successo. Ed è meraviglioso.Derek riapre gli occhi quando sente la serratura scattare e il profumo conosciuto entrare nel loft.
"Perchè te ne stai lì immobile?"
Derek sorride, poi si gira. Vorrebbe parlare, vorrebbe dire come si sente, ma non sa descriverlo.
Esistono davvero parole per descrivere quella totalizzante sensazione di benessere? Derek vorrebbe piangere e ridere allo stesso tempo. Vorrebbe urlare e stare in silenzio a fissare il vuoto. È un mix così destabilizzante che le parole non gli vengono fuori."Stai bene, almeno?"
Derek annuisce, poi si passa le mani sul volto, fissando il soffitto. Poi torna a guardare la persona davanti a sé.
"Sto benissimo" risponde.
Isaac avanza, gli dà una pacca sulla spalla.
"Bene, quando riesci ad esprimerti a parole, mi trovi in camera mia. Ma questo posto è intossicato da odore di felicità, quindi sto tranquillo."
Derek lo lascia passare, non riuscendo ancora a parlare. Torna a guardare il tramonto, il sole quasi sparito dietro l'orizzonte. Prende un respiro, butta l'aria fuori e fissa il proprio riflesso.
Sempre uguale, ma con una nuova, bellissima consapevolezza.
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365 Sterek (2021) vol.1
Fanfiction365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno.