Derek è seduto al parco, mentre il sole splende ed è una piacevolissima giornata primaverile di inizio maggio.
Non c'è tanta gente e le uniche voci che si sentono sono quelle dei bambini che corrono e saltano sulle giostre proprio davanti a lui.
Sta pensando che per fortuna quel giorno nessuna mamma si è ancora avvicinata a lui per attaccare bottone, quando proprio una donna gli si siede di fianco, alla sua sinistra sulla panchina.
"Salve" dice lei. Derek sente che profuma di vaniglia, un profumo fortissimo e anche fastidioso.
Risponde un laconico "salve" senza nemmeno girarsi a guardarla. Non è nemmeno la prima volta che la vede lì nel fine settimana.
LEi si inclina un po' nella sua direzione, Derek quasi alza gli occhi al cielo.
"Mia figlia è quella lì, con le treccine. il suo o la sua?" chiede.
Derek si gira impercettibilmente verso di lei, poi torna a guardare diritto, verso il girotondo.
"Quei due lì, sul girotondo" dice, accennando un sorriso, guardando la scena davanti ai suoi occhi.
La donna segue la sua indicazione.
"Oh, qu- OH!" esclama, poi realizzando. "Beh, le auguro una buona giornata, mia figlia mi chiama!" e se ne va, veloce com'era arrivata.
Derek sventola una mano, facendo cenno ai due di raggiungerlo e prendendo dell'acqua dallo zaino al suo fianco.
"Bevete, che siete tutti sudati" dice.
"Cosa voleva quella?"
Derek alza gli occhi al cielo.
"Voleva sapere quale fosse mio figlio e io ho indicato voi due" risponde, beandosi dell'espressione indignata e sconvolta.
"Derek! Io sono tuo marito!" esclama Stiles, ma con un accenno di sorriso.
"Ma sembravi proprio un bambino mentre giravate veloci sul girotondo. Non è vero, tesoro?" chiede a Jamie, che gli si sta praticamente arrampicando addosso. Lo solleva, facendolo sedere sulle proprie ginocchia, Stiles al suo fianco.
"Papi gi'ava fotte fotte! Io mi tono divettito un sacco!"
Derek gli dà un bacio tra i capelli, stringendoselo contro.
"E che ne dici se andiamo a prendere un gigantesco gelato al cioccolato?" chiede, e il bambino comincia a saltellare, battendo le manine.
"Gelato! Gelato! Sì!" esclama, stringendogli le braccia intorno al collo. Derke si alza, reggendolo, poi guarda Stiles.
"Dai, dammi la mano o ti perdi" dice, allungando il braccio.
Stiles in risposta gli fa una linguaccia, scacciandogli la mano con un buffetto.
"Hale, sto già sorvolando sul fatto che una donna ci abbia spudoratamente provato con te, non stuzzicarmi!"
"Ah, si?" chiede Derek. "Altrimenti?"
"Altrimenti nulla" risponde Stiles, camminando al suo fianco, "ma solo perché le hai indicato me, tuo meraviglioso marito, e lei si è alzata ed è andata via. Tu sei solo mio."
Derke gli sorride, con sguardo dolce.
"Possessivo, ragazzino."
"Sono parte di un branco di lupi, sono territoriale" risponde Stiles, facendogli un occhiolino. "Facciamo a chi arriva prima in gelateria?" esclama, poi, prendendo Jamie dalle braccia di Derek e mettendolo con i piedi per terra al suo fianco, mentre lui ride.
"Sei pronto?" chiede e il bimbo si mette in posizione di partenza.
Derek li guarda correre davanti a lui, sul vialetto del parco, mentre Stiles fa finta di non saper corre e poi di inciampare, per far vincere il piccolo che si ferma un attimo prima di varcare la soglia della gelateria.
"PApi, corri, cotì binciamo tutti e due e papà pende il gelato gande gande anche a te!"
Stiles gli corre in contro, sollevandolo e facendolo roteare. Jamie ride, stringendo poi Stiles e Derek, a qualche passo di distanza da loro, non può far altro che pensare di essere fortunato, di essere felice, di sentirsi completo lì, con suo marito e suo figlio che lo guardano e gli sorridono.
La parola era "GIROTONDO".
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365 Sterek (2021) vol.1
Fanfiction365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno.