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Questo è uno specialissimo regalo di compleanno per sterek293

le ho detto che avrei esaudito un suo desiderio, ed eccolo qui.
Tanti auguri e grazie sempre per le chiacchiere.

Buona lettura. 



Derek entra nel bar, gli occhiali da soli a coprire uno sguardo sicuramente stanco e un finto sorriso sul volto. Non sa perché abbia accettato di incontrarla, o forse non vuole ammetterlo a se stesso, ma lei se ne sta lì, seduta come se non avesse nessun problema al mondo, e forse è proprio così. 

"Non pensavo saresti venuto." 

Così Derek viene accolto, mentre lei si alza, sorridendo, spostandosi i capelli lunghi da una spalla all'altra, e avvicinandosi per baciargli le guance. 

"In Europa sono abituati a salutare così" dice, facendogli cenno di sedersi. "Ho preso un caffè, tu cosa prendi?" chiede. 

"Un caffè anche per me, nero" risponde come un automa, mentre ancora si chiede cosa diavolo faccia lì con lei, mentre lei dà indicazioni al cameriere e poi, quando finisce, gli rivolge l'ennesimo sorriso. 

"Sono qui per quindici giorni, per le vacanze di primavera e il college va alla grande. Tu come stai?" 

Derek non la sopporta. Non sopporta quella finzione, non sa perché abbia chiamato lui lì, quella mattina e deve saperlo. 

"Perché sono qui, Lydia?" chiede, diretto come sempre. 

"Va bene, niente convenevoli" sorride ancora lei. "So che Stiles è il tuo compagno, so che sai che anche lui ricambia, seppur da umano e so che l'ultima volta che vi siete visti prima che Stiles partisse per il college l'hai trattato malissimo solo per allontanarlo da te."

Fin troppo diritta al punto, vorrebbe dirle, ma non ne ha la forza. Sa che Lydia è sempre stata un'ottima osservatrice e sa che è la migliore amica di Stiles, ma ancora non capisce perché sia lì a dirlgi quelle cose che, appunto, lui sa già benissimo. 

"Sono qui" continua lei, "perché ho letto molto sull'argomento e ho letto che per un mannaro stare lontano dal proprio compagno è un dolore sia fisico sia psichico, e" dice, sfilandogli gli occhiali, "Stiles è lontano solo da due mesi ed ecco come ti sei ridotto. Occhiaie, barba incolta e ancora più scontroso del solito." 

Derek le sfila gli occhiali dalle mani con un ringhio, rimettendoseli e sbattendo i palmi sul tavolo. 

"Mi stai solo dicendo l'ovvio. Lo sai, io lo so e non capisco cosa diavolo tu voglia da me, Lydia. Vuoi infierire? Vuoi dirmi che tu sei lì, che lo vivi tutti i giorni e io invece l'ho allontanato perché altriemnti non sarebbe mai partito? Non riesco a capire." 

"Nulla di tutto ciò" risponde piccata e Derek avverte anche un leggero sentore di irritazione. "Sono qui perché sei il mio Alpha, nonostante tutto e nonostante te e" dice, mentre prende la borsa e tira fuori un pezzo di stoffa, "questa è sua. So che può aiutarti." 

Derek prende quel pezzo di stoffa, rendendosi conto che è una delle orribili camicie a quadri di Stiles. La tocca, ne sente la consistenza tra le mani, ma il suo cervello è totalmente concentrato ed inebriato da altro. Quella camicia non è un semplice pezzo di stoffa, porta con sé l'odore della persona a cui appartiene. Derek sente il suo lupo scalpitare, sente il bisogno di affondarci il viso dentro e lasciarsi inondare da quel meraviglioso profumo. Stiles doveva essere molto felice quando la indossava, pensa. 

"Prego" lo distoglie dai suoi pensieri Lydia. "Derek" dice, con tono serio, "posso e voglio essere il tuo legame con lui. Non so perché tu abbia deciso di stargli lontano, non so perché tu abbia queste tendenze da martire masochista, ma voglio comunque aiutarti, se vorrai permettermelo. In un branco ci si aiuta." 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora