Come ogni adolescente in cerca di un minimo di indipendenza che si rispetti, Stiles, con i suoi diciotto anni appena compiuti, ha appena messo piede nella zona piscina di un villaggio vacanze per il suo primo giorno di lavoro come animatore per i bambini.
Suo padre ci ha anche provato a portarselo dietro in centrale, per tenerlo impegnato, ma Stiles aveva voglia di uscire da quella città, di guadagnare qualcosa e di fare nuove esperienze. E, soprattutto, di farle da solo, senza paparino dietro l'angolo. E anche senza Scott, con il quale ha appena concluso una telefonata piena zeppa di raccomandazioni e consigli insensati. Chi diavolo consiglia ad un animatore in un villaggio turistico di non muoversi troppo per non cadere?
La piscina è quasi vuota, c'è solo qualche mamma con bambini molto piccoli, forse per non stare fuori nelle ore più calde. Sono solo le otto del mattino e i quindici bambini che sono stati assegnati a Stiles stanno sicuramente ancora dormendo.
"Ciao, Ciao!" saluta con la mano una bambina seduta su un lettino, con la sua bandana gialla in testa e il costumino azzurro. Lei fa qualche versetto, contenta e sua mamma saluta Stiles con un sorriso.
"Lei è troppo piccina, ma a breve arriverà l'altro mio figlio, che ti farà sicuramente dannare" dice, sorridendo.
"Sono prontissimo, signora! Immagino che a quest'ora stiano ancora tutti dormendo" le risponde cordiale, guardandosi intorno.
"Sì, risponde lei. "A quest'ora del mattino trovi solo noi qui e gli atleti lassù" dice, indicando un punto alle spalle di Stiles, che si volta seguendo la direzione.
Oltre la piscina, su una specie di palchetto rialzato, Stiles scorge una serie di attrezzi da palestra. Panche, pesi, cyclette e tutto il resto. Molti attrezzi sono anche occupati, per lo più da ragazzi in tuta. Ovviamente anche loro prediligono le ore più fresche epr potersi allenare all'aperto. Stiles sta per riportare lo sguardo davanti a sé,sulla donna, quando qualcosa cattura la sua attenzione.
O meglio, qualcuno. Alto, abbronzato, capelli scuri, senza maglietta e con un fisico che fa seccare la gola di Stiles in un attimo. Sta aiutando un uomo a sollevare dei pesi, flettendo i bicipiti e sorridendo, ma con sguardo concentrato. Stiles sa di essersi incantato, ma vorrebbe correre lì per guardarlo da vicino, per vedere i suoi occhi, per toccarlo. Vorrebbe soprattutto toccarlo. Forse anche leccarlo.
"Eh, l'allenatore cattura l'attenzione di tutti!" rompe il silenzio la donna. Stiles finalmente riesce a voltarsi, ma sa di avere un'espressione da pesce lesso.
"Lui è l'allenatore del villaggio?" chiede.
"Sì, è Derek. Allenatore e barman, per la precisione. Palestra dalle sei alle undici. Bar dalla mezzanotte in poi" spiega. "Gran bel pezzo di ragazzo, eh?" aggiunge, dandogli una leggera gomitata nel fianco.
Stiles si volta a guardarlo di nuovo. Ora Derek si è allontanato dall'uomo che stava aiutando e sta bevendo da una borraccia. Stiles vede il suo collo allungato, mentre beve, riesce ad immaginare delle goccioline d'acqua scendergli lungo il pomo d'adamo, tra la barba, fino al petto nudo, per poi perdersi tra quei pochi riccioli neri. In mezzo ai quali anche Stiles si perderebbe volentieri, senza dubbio.
"Dai, animatore, stanno arrivando i primi bambini!" lo prend ein giro ancora la donna. "Come ti chiami?" chiede poi.
"Stiles, signora!" risponde sorridendo, cercando di non avvampare più del necessario.
"Tesoro, okay che sono più grande di te, ma chiamami di nuovo signora e ti faccio casualmente cadere in piscina. Sono Erica. E quello laggiù è il mio diavoletto della Tasmania, William, insieme a mio marito Vernon. Questa principessa è Madison."
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365 Sterek (2021) vol.1
Fanfiction365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno.