Continuo...
Stiles si stiracchia, ancora avvolto dalle lenzuola, mentre la persona al suo fianco ancora russa rumorosamente. Non riesce mai a dormire bene, quando è lì. Non solo per il russare, ma anche perché non ha il suo cuscino, non ha il profumo del suo appartamento e tutte quelle vetrate gli mettono un po' di ansia. Si mette a sedere al centro del letto, guardandosi intorno e afferrando i boxer finiti la sera prima sul bordo. Li indossa, poi si avvia verso il bagno, per darsi una rinfrescata.
Quando si chiude la porta alle spalle, appoggia le mani al lavandino, fissando il proprio riflesso nello specchio. Ha gli occhi stanchi, i capelli sembrano impazziti e ha un succhiotto viola sul lato destro del collo. Ogni volta gli dice di non volere segni e, puntualmente, si ritrova con qualche regalino del genere. Per di più in bella vista.
"Stiles, dove sei?" si sente chiamare, oltre la porta.
"Bagno!" risponde. "Mi hai fatto un succhiotto enorme! Ti avevo detto di stare attento! A lavoro mi faranno storie!" borbotta, sentendo in risposta solo un verso non ben identificato. Fa una doccia veloce, poi raggiunge l'altro in cucina.
"Ciao, splendore" si sente salutare, poi afferrare un polso. Robbie, seduto allo agabello, lo intrappola tra le sue gambe, per poi baciargli le labbra a stampo.
"Ciao, stronzo. Guarda qui!" dice, inclinando il collo.
L'altro, in risposta, gli sfiora il segno violaceo con la punta del naso. "Ti dona, però, piccolo."
Stiles si scosta, afferrando la sua tazza e versandosi del caffè.
"Caffè?" gli chiede Robbie. "Hai intenzione di farti venire un infarto?"
"Oggi sarà dura" risponde. "In centrale abbiamo tre interrogatori e poi ho un processo a cui testimoniare."
Robbie annuisce, bevendo dalla sua tazza e afferrando il giornale. "Io houno shooting tra due ore, non so a che ora finisco. Torni qui a dormire?"
Stiles gli passa di fianco, baciandogli una spalla nuda. "Penso di no, ho da fare le pulizie a casa, dato che mi hai sequestrato per tre giorni."
"Sì, dimmi quanto ti è dispiaciuto, Stilinski! Magari mentre urli come stanotte!"
Stiles alza gli occhi al cielo e non risponde, mentre torna in camera per rivestirsi.
Alle due del pomeriggio, Stiles ha finito solo il primo interrogatorio, ha ancora da fare il secondo e tarderà per il processo. si sta avviando verso la stanza dove lo aspetta la persona da interrogare, quando blocca la sua collega Ketty.
"Katty, scusami, mi hai lasciato il fascicolo nella stanza?" le chiede. "Non so nulla di questo tizio."
Lei annuisce. "Sì. Praticamente è un pentito. Ha raccontato centinaia di reati suoi e di altri, la polizia lo sta interrogando già da tre giorni e non ha ancora finito. Trovi tutto nel fascicolo, ma sappi che è qui perché litiga con chiunque lo interroghi e che gli è stata promessa l'assoluzione totale dalla procura, se ci dice chi ha ammazzato tutta la sua famiglia."
Stiles la guarda interrogativo. "Ci ha detto dei suoi reati e non ci dice chi gli ha fatto un torto? E perché?"
"Questo non lo sappiamo. Non ne vuole assolutamente parlare e non gli interessa l'assoluzione e la scorta. Preferisce tutti gli ergastoli che potrebbero dargli. Quando hai finito, richiudilo in cella."
STAI LEGGENDO
365 Sterek (2021) vol.1
Fanfiction365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno.