#62

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Derek si richiude i jeans, si infila le scarpe, poi si guarda in giro in cerca della propria camicia. 

"Tieni."

Stiles gliela lancia, dall'altra parte del letto, mentre indossa la sua t-shirt, poi si avvicina. HA ancora le guance rosse, i capelli spettinati e le labbra gonfie di baci. Derek non resiste e se lo stringe contro di nuovo e, dopo averlo baciato ancora, appoggia la fronte contro la sua. Stiles gli ha stretto le braccia intorno al collo e si tiene sulle punte, mentre sorride e tira fuori la lingua, facendogli una smorfia. 

Derek non potrebbe esserne più innamorato di così ed è sinceramente terrorizzato dalla cosa. 

Stiles ha vent'anni, lui ne ha trentasei. Stiles va al college, studia medicina, mentre lui è un avvocato e ha un proprio studio già avviato da anni. Derek, quando ha voglia di stare tra amici, esce con Erica, Boyd e Isaac. Stiles, se vuole stare in compagnia, esce con Scott, Lydia, Liam e con Lauren. E Lauren è la figlia di Derek. 

"Sei un po' perso tra i pensieri, amore?" chiede Stiles e Derek nega con la testa, per poi baciargli la fronte e sciogliere l'abbraccio. 

Si sono conosciuti un anno prima, quando Lauren ha cominciato il college e si sono trasferiti a NEw York. Lì Derek aveva incontrato Stiles in un locale e si erano piaciuti subito, nonostante la differenza di età. Aveva saputo solo due settimane dopo che quello si trattava del compagno di studi di sua figlia, di cui lei parlava praticamente sempre e che considerava il suo migliore amico. 

Derek aveva provato ad allontanarlo, a non rispondere ai messaggi e, dopo un po', Stiles aveva ammesso che il più grande avesse ragione: andava bene interrompere quella cosa, qualsiasi cosa fosse, prima che potesse essere definita da un nome. Solo che LAuren, non abitando nel dormitorio, era a casa con Derek. E a casa ci passava anche le intense sessioni di studio in compagnia dei suoi amici. Ovviamente anche di Stiles. 

Era successo un pomeriggio. Derek cercava sempre di non essere in casa, quando sua figlia invitava qualcuno. ma quel giorno aveva avuto un contrattempo ed era dovuto per forza di cose passare per casa dopo un'udienza. Si era versato il caffè addosso e la macchia marrone sulla camicia bianca non era un granché da portare in giro per la città. 

Era appena uscito dal bagno, senza camicia, e Stiles era nel corridoio, fuori la porta, che forsse aspettava di entrare. Si erano solo guardati, Stiles si era leccato le labbra e Derek aveva agito di istinto: gli aveva afferrato un polso e se l'era tirato dentro in bagno, per baciarlo famelico. Era stato quel bacio a fargli rendere conto che quel ragazzo non era stato solo una scopata (o più di una), e lo stesso era stato per Stiles. 

Avevano parlato molto, due sere dopo e, in maniera del tutto incosciente, avevano deciso di continuare a vedersi di nascosto. 

Ed ecco che, come ogni giovedì, sono in quell'hotel insieme, solo per qualche ora. 

"Der, LAuren ci va con gli altri al mare, il prossimo weekend?" chiede Stiles, allacciandosi le scarpe. 

"Sì" gli risponde. "Mi ha detto che ci vai anche tu, no?" 

"Mh mh."

"E perché non ne sembri per niente convinto?"           

Stiles si siede sul letto sfatto, guardandosi i piedi penzolare.

"E se... io non andassi e quindi potessi stare qui con te per tre giorni?" 

Derek gli si avvicina, prendendogli il viso tra le mani. "Non devi privarti delle tue esperienze, per poter stare con me." 

"Lo so e non lo faccio, ma anche stare solo con te è un'esperienza, no? Non è mai successo che Lau non ci fosse e...mi manchi, Der." 

Derek lo fa alzare, per poterlo abbracciare stretto. Si sente come se avesse un masso sullo stomaco composto da ciò che prova per Stiles, mischiato ai sensi di colpa per il fatto che sta tenendo tutto nascosto a sua figlia. MA è tutto così difficile. Si specchia in quei meravigliosi occhi d'ambra e poi sorride. 

"Va bene, se è quello che vuoi, posso prendere anche io dei giorni e andiamo insieme da qualche parte." 

"Davvero? Ma a me va benissimo anche stare a casa!"

"Sono io che voglio uscire tranquillo con te in un posto in cui non siamo conosciuti. Ci stai?" 

Stiles non risponde, ma lo abbraccia stretto. 

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"Derek, è una cazzata." 

Peter, dall'altro capo del telefono, glielo ripete per la terza volta in pochi minuti. Solo lui sa di Stiles e di tutta la storia. Non disapprova loro due, ma è convinto che Derek debba parlare con Lauren il prima possibile. 

"Peter..."

"No, Derek. Ascolta, cosa succede se per caso lo scopre e non da te? Tua figlia è testarda quanto te, non ti rivolgerebbe la parola per secoli. E non perché sia un errore, ma perché non glielo hai detto."

"Ci penso, okay?" 

PEter sospira, poi saluta e chiudono la telefonata. 







LA parola era "JEANS". 

La continuerò, appena capirò come! 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora