Quella mattina è una mattina totalmente normale, per Stiles. Eccetto per il fatto che nella cucina di casa sua sono seduti un lupo mannaro e una banshee.
E, forse, sarebbe normale anche quello, dato che li conosce da quindici anni, ma è strano che siano entrambi arrabbiati. Di solito lo è solo Lydia.
"Ragazzi, inutile che continuate a fissarmi con quello sguardo omicida e giudicante. Ormai è fatta" dice ad entrambi, mentre è di spalle e cerca di preparare il pranzo.
"Ormai è fatta? E non dovrebbe essere fatta!" SbottaLydia.
"Lyds, erano quasi le due di notte, lo sai che di notte ragioni meno. E nessuno di voi era sveglio per dirmi di non farlo" li accusa, pur sapendo che non hanno colpe.
"Fratello, hai quasi ventinove anni, non dovremmo essere noi a dirti quando stai per fare una cazzata. E scrivere un messaggio a Derek è stata una colossale cazzata!"
Stiles inforna le verdure, poi si gira a guardarli.
"Nemmeno mi ha risposto, quindi il problema non sussiste. Non ci ricasco, okay?"
Lydia si alza, fa qualche passo, con braccia incrociate e pensierosa. "Mettiamo il caso che sia vero che non ti abbia risposto-"
Stiles la interrompe. "È vero che non ha risposto!"
Scotr si alza, sbattendo le mani sul tavolo. "Credi siamo cretini? Oltre al fatto che hai l'espressione serena di quando lui ti dà di nuovo corda, hai anche il suo odore addosso! Non solo ha risposto, ma vi siete anche visti!"
Stiles si arrende. Hanno ragione.
"Ha risposto, è vero, ma non gli ho chiesto di venire qui. Gli avevo solo chiesto come stesse, perchè...beh, se muore e io non lo so? Vivrei in un mondo in cui Derek non c'è più, ma senza aver avuto la possibilità di vederlo ancora una volta?" Dice, triste.
"Stiles" dice Lydia e lui la guarda, "quante persone sono passate nella tua vita, che però potrebbero morire o essere morte e tu non lo sapresti mai? Succede."
"Certo" risponde duro. "Ma io Derek lo amo, Lyds. E non sapere come sta mi uccide ogni singolo giorno. Non mi interessa cosa faccia, con chi sta, dove sta. Vorrei solo non svegliarmi una mattina e trovare un messaggio di, boh, Cora, in cui mi scrive che suo fratello è morto. E io non l'ho sentito più, non l'ho visto più dal nostro litigio. E forse dovrei considerarlo già morto, ma non ci riesco, va bene? Sono un povero debole umano che lo ama. E, che voi ci crediate o meno, io so che lui la pensa allo stesso modo. Me lo sento nella pancia. Non credo non gli interessi più di me..."
Scott gli si avvicina, avvolgendogli le spalle. "Allison mi è morta tra le braccia. E capisco cosa vuoi dire. Se ami qualcuno, vuoi sapere se quel qualcuno è al sicuro. È amore. Ma Derek, l'ultima volta che vi siete sentiti, ti ha detto addio. Lo ricordi?"
Stiles si asciugare una lacrima. "Certo che si... ma ieri..."
"Dopo il messaggio cosa è successo?" Cjiede Lydia.
"Mi ha chiamato, per dirmi che era vivo e che era contento lo fossi andhe io. E mentre lo salutato per staccare, mi ha chiesto se potesse venire qui. Nemmeno sapevo fosse in città. È venuto e abbiamo parlato un sacco e... e ci siamo baciati. Il nostro primo vero bacio. È stato così bello, Lysd. Pur non avendolo mai baciato sul serio, è stato come sentire esplodere qualcosa dentro. Mi mancava baciarlo, pur non sapendo cosa significasse. E ci siamo guardati negli occhi un sacco, è...è stato... un attimo di pace."
Scott stringe un po' l'abbraccio. "Poi?"
"Non siamo andati a letto insieme."
"Non intendevo quello. Chiedevo se avesse parlato."
Stiles abbassa lo sguardo. "Ha detto che mi ama."
Lydia si blocca. "Lo ha detto a voce alta? Era evidente ricambiasse, ma non te lo aveva mai detto."
"Beh, se è per questo, nemmeno io."
"Poi?" Chiede ancora Scott.
"Poi mi ha chiesto di provarci davvero. Di uscire, di essere una vera coppia. Di affrontare le cose insieme e di non avere paura dei giudizi o dei nostri litigi. E soprattutto di parlarci, perché nonostante parlassimo spesso, non lo abbiamo mai fatto senza mezze misure."
Lydia fa qualche passo, fino ad essergli di fronte. "Bene. Se tu ti fidi di quello che ti ha detto, se vuoi vivere questa cosa e sei consapevole di tutto quello che avete passato, io sono sempre dalla tua parte. Ma, se solo ti vedo piangere di nuovo a causa sua, giuro che gli urlo nelle orecchie."
"E io cerco di ammazzarlo" si accoda Scott.
Stiles si ritrova stretto nell'abbraccio dei due suoi migliori amici che lo sostengono e gli fanno le ramanzine da quindici anni. Col pensiero a Derek, ai suoi occhi e alla promessa che si sono fatti quella notte.
"Cercherò di non ferirti, Stiles, perchè so che non lo meriti. Cercherò di parlarti, di farlo davvero. Voglio che tu sia parte della mia vita e sta a me permettertelo. E te lo dimostrerò con i fatti."
"E io cercherò di non ferire te. Di non essere troppo impulsivo nei litigi e nemmeno disfattista o tragico. Voglio farcela. Voglio che noi due ce la facciamo."
La parola era "CUCINA".
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365 Sterek (2021) vol.1
Fanfiction365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno.