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"Buongiorno, signor Hale!"

Stiles saluta il suo vicino, mentre prende il giornale dal portico.

"Ciao Stiles. Finita la scuola?"

"SÌ!" Esulta. "Oggi è il mio primo giorno di vacanza! Mi godrò questa settimana e poi cercherò un lavoretto estivo perché non sono minimamente in grado di stare fermo! Poi comincia il college!"

Il vicino sorride.

"Ti capisco, anche io ero così e lo sono ancora. Quindi che lavoro cerchi?"

"Qualsiasi cosa che non mi tenga sotto il sole cocente o che sia troppo faticoso."

Il signor Hale sorride ancora. 

"Non vuoi stare fermo, ma vuoi stare comodo, allora."

Stiles sghignazza, avvicinandosi alla recinzione. "Esattamente. Il sole mi brucia e la fatica...mi affatica?" 

"Il mio assistente è in ferie, ma io devo continuare a lavorare per due settimane. Ti va?" 

Stiles resta a bocca aperta. "Cosa fa il suo assistente?" chiede. Il signor Hale è il capo di una importante multinazionale che si occupa di energie rinnovabili.

"Nulla di particolare. Tiene nota di quello che devo fare, perché perdo agende di continuo. E ogni tanto mi porta il caffé, ma considerando che sarò qui a casa, posso anche farlo da me." 

Stiles finge di pensarci, poi allunga una mano verso l'uomo. "Affare fatto! Quando comincio?" 

"Se vuoi questa settimana di relax, allora la prossima?" 

"Beh, se è a casa e non è faticoso, posso cominciare anche domani."

"Perfetto allora. Ti aspetto da me alle nove?" 

"Alle nove, perfetto!" 



Il giorno dopo, Stiles suona il campanello di casa Hale alle nove in punto. Non sapeva come vestirsi, quindi ha optato per dei jeans e una classica maglietta bianca. Nonostante dovesse solo attraversare il proprio giardino, si è svegliato presto, per passare in caffetteria. 

"Buongiorno, Stiles."

Derek Hale apre la porta di casa e Stiles lo fissa sbigottito. Ha addosso un bellissimo completo blu scuro, cravatta porpora e occhiali da vista. 

"Buongiorno a lei."

"Vieni, entra. Ho una videocall con i soci del Giappone, per questo sono combinato in questo modo" dice, indicando se stesso. 

"Beh, sta molto bene" si lascia scappare Stiles, arrossendo. "Non so come lo prende, ma questo è il miglior caffè della città!" si affretta a cambiare discorso, porgendogli il bicchiere. 

Lui sorride e ne prende subito un sordo. "Dio, mi ci voleva proprio! E hai ragione, è davvero buono. Vieni, ti faccio vedere il mio studio." 

Mentre arrivano nella stanza, Stiles non può fare a meno di guardarsi intorno. Quella villa è meravigliosa, gli spazi sono ampi ed è arredata con uno stile industriale che Stiles ama. E poi ci sono tanti dettagli in verde, così come è verde una delle pareti dello studio, l'unica non ricoperta da scaffali pieni di libri. Lì c'è una foto di quello che dev'essere stato il matrimonio dei signori Hale, sono entrambi bellissimi. 

"Qui passo tutto il mio tempo" spiega. "E quella è per te" dice, indicando una scrivania alla sua destra. 

"Oh, bene, bellissimo." 

Prima di cominciare la call, il signor Hale ha chiesto a Stiles di riordinargli l'agenda e di controllare se, nella confusione, avesse accavallato degli impegni e, nel caso, fissargliene in altri momenti. 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora