#68

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(Ore 08:10)

"Ciao!" 

Stiles si volta nella direzione da cui ha sentito il saluto, poi torna a guardare avanti. 

"Stiles, ti ho salutato!" 

Stiles si rigira e, come aveva visto, lì, sul muretto all'entrata della scuola c'è solo una persona seduta. Che ora lo sta guardando. 

"Dici a me?" chiede. 

"Beh, credo che nel mondo tu sia l'unico ad avere questo nome. Anzi, soprannome, giusto?" 

Stiles aggrotta le sopracciglia. Perché mai gli sta rivolgendo la parola? 

"Che cosa vuoi? I tuoi amici mi hanno già rubato i soldi per il pranzo" dice stizzito, per poi riprendere a camminare. Solo che viene bloccato per un polso. 

"Jackson ti ha rubato i soldi anche oggi?" 

"Lo fa da tre anni, ti stupisci?" 

Stiles tenta ancora di allontanarsi, ma l'altro continua a parlare. 

"Beh, non avrebbe dovuto. Da oggi ha l'ordine di non toccarti, non parlarti, non guardarti nemmeno." 

Stiles inarca un sopracciglio. "Oh, e dovrei ringraziarti perché hai ordinato al tuo scagnozzo di lasciarmi stare, dopo tre anni, Hale?" 

"N-no, certo che no."

Derek Hale che balbetta? Forse si è fumato qualcosa già alle otto del mattino. Stiles non ne sarebbe sorpreso. 

"Ora posso andare a seguire la lezione o devi ancora trattenermi?" chiede, guardando la mano di Derek ancora attorno al suo polso. Lui la sposta subito, guardandolo poi negli occhi. 

"Sì, certo, vai. Ci vediamo dopo."

"Ma non credo proprio" borbotta Stiles, mentre si avvia verso l'aula. 

(Ore 13:32) 

Stiles sta chiacchierando con Scott, afferrando le patatine dal suo vassoio, quando vede qualcosa entrare nel suo campo visivo. 

Fissa il vassoio pieno di cibo che ha davanti, poi alza lentamente lo sguardo, incontrando gli occhi verdi del mattino. Ancora. 

"Hale, mi spieghi cosa diavolo vuoi?" chiede, sentendo Scott dargli un calcio sotto il tavolo. Lo rimprovera sempre perché si rivolge male ai bulli, rischiando sempre di prendere botte. Più volte gli ha conisgliato di andare dal preside, ma Stiles preferisce di gran lunga sfogare tutto il suo sarcasmo su di loro. 

"Non hai il pranzo, te l'ho preso io."

Stiles spalanca gli occhi. "Oh, che gentile" risponde, appunto, con sarcasmo. "Ma, come puoi vedere, il mio amico sta condividendo il suo con me" dice, indicando Scott. 

"Prendi questo" insiste Derek. "Così mangerete entrambi abbastanza."

"Non mi serve la tua pietà, Hale" risponde duro. 

"Non è pietà, sto cercando di scusarmi!" 

Derek risponde alzando la voce, innervosito. Stiles non ne rimane minimamente scalfito. 

"Vuoi picchiarmi anche perché non mangio?" 

Derek incrocia le braccia sul petto. "Ricordami quante volte sono stato io a picchiarti, Stiles." 

Stiles sostiene il suo sguardo, per nulla intimorito. "Non tu direttamente, ma considerando che sei il capo di quella banda di delinquenti, direi che sei abbastanza complice." 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora