#180

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Derek rivede Lydia dopo altri sei mesi, per caso. Lei è a Beacon Hills perché sua madre deve essere operata. Una sciocchezza, dice, ma voleva essere presente. Lydia porta con sé l'odore di Stiles, ne è impregnata più del solito e Derek si ritrova ad avere mal di testa per la prima volta in vita sua.

"Hai altri libri da farmi vedere?" chiede la ragazza, ferma all'angolo tra la lavanderia e il bar centrale. Derek le spiega che Peter ne ha portati diversi il mese prima, lei si autoinvita a casa sua. Se la ritrova lì il pomeriggio stesso e anche quello dopo. Lydia semplicemente si siede sul divano, un paio di libri sul grembo e le gambe accovacciate. Derek ha notato che è sua abitudine sfilarsi le scarpe appena mette piede in casa e camminare a piedi nudi.

Quel pomeriggio anche Derek è impegnato con una lettura, un bestiario di cui nessuno conosceva l'esistenza prima di quel momento. E' seduto di fianco a Lydia, mezza distesa sul divano e concentrata a sua volta su un volume enorme sulle banshee. Derek non sa cosa succede, ma c'è un momento in cui lei si raccoglie i capelli con le mani, lasciandoli poi ricadere sulle spalle e lui si ritrova con i pugli stretti e gli occhi chiusi. Ha il cuore a mille, non riesce a calmarsi e sente il lupo troppo agitato.

"Derek, stai bene?" chiede lei, che ha evidentemente notato qualcosa, mettendosi in ginocchio sul divano, ancora più vicina.

"Lydia, stai...stai lontana, per piacere" ringhia Derek tra i denti. Il profumo di Stiles sempre più presente, sempre più vicino.

"Cosa succede?" insiste la ragazza, prendendo un bicipite di Derek che, però, la scansa in malo modo.

"Il tuo profumo" spiega, come può e come riesce, controllando che lei stia bene. La aiuta a rimettersi seduta e si siede dal lato opposto del divano, le mani tra i capelli. "Perché è così forte?"

"Perché vivo con lui da due anni, credo. Ma ho fatto la doccia prima di venire qui."

"Siete parte dello stesso branco, vivete insieme...è sempre più forte man mano che il vostro legame cresce..." si dà una spiegazione Derek, continuando a respirare a fatica. Il respiro gli si blocca totalmente quando Lydia azzera le distanze tra loro, sedendoglisi di fianco e appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Cosa diavolo stai facendo?" urla Derek, cercando di alzarsi, ma lei gli afferra un braccio e lo tiene fermo.

"Stai respirando meglio, stupido. Se ti sono vicina ti calmi, il suo odore ti calma, non ti fa solo perdere il controllo" dice, afferrando il suo libro. "Io ora ricomincio a leggere questo capitolo e tu te ne stai fermo qui e leggi il tuo. In silenzio, per piacere."

Derek non sa cosa ribattere. Sa che potrebbe alzarsi e andare via, ma sa anche che Lydia ha ragione. Abbassa la testa, annusando i suoi capelli e sentendola sbuffare una risata, poi riapre il libri e ricomincia a leggere.

Lydia va via sei giorni dopo e non torna per tutto l'anno successivo. Si sono salutati con un abbraccio, stranamente voluto da Derek e che ha fatto decisamente ridere la ragazza. L'anno che Derek passa senza vederla è il peggiore fino a quel momento. Aver avuto il profumo di Stiles così vicino di nuovo è stato bello, ma l'ha anche portato al punto di partenza, se non peggio. Derek sa che giorno dopo giorno sta perdendo il controllo sul lupo, lo sente scalpitare, lo sente ferito e il dolore del lupo amplifica quello della sua parte umana. Peter, addirittura Peter, gli dice ogni giorno che così si sta facendo del male, che sta perdendo la testa, che non deve far prevalere la sua parte animale e che, soprattutto, dovrebbe smetterla di autoinfliggersi punizioni che non merita. Gli dice ogni giorno che deve andare da Stiles, che sono due deficienti e che non porterà distruzione nella vita dell'umano.

Solo che Derek non gli dà ascolto e un anno dopo la situazione è alla deriva. Derek se ne rende conto a Natale, quando, inaspettatamente, qualcuno suona alla porta e Derek si trascina ad aprire.

Vede Stiles, lì, che gli sorride, con una sua solita felpa e il suo solito inebriante profumo. Stiles è lì e Derek smette di ragionare. Lo afferra per un polso, lo fa entrare e subito lo sbatte contro la porta. Le labbra sulle sue, le mani che cercano la sua pelle, il suo profumo che gli invade narici e pensieri. La sua lingua risponde docile, il suo corpo premuto contro il proprio, i respiri che si rincorrono e si confondono.

"NO!" grida una voce che rimbomba nelle orecchie di Derek che arretra, si schiaccia contro la parete opposta e poi si accovaccia, come ferito.

"Torna in te!" urla ancora quella voce e Derek vorrebbe morire.

Lì, davanti a lui, Lydia ha il respiro corto, le labbra rosse, la maglietta alzata e l'espressione addolorata. La ragazza fa un passo, poi un altro e un altro ancora, fino ad accovacciarsi davanti a Derek e a prendergli il viso tra le mani.

"Stammi lontana!" grida Derek, ritraendosi. Si sente disperato e schifato da se stesso. Era convinto di aver visto il suo compagno, ha avvertito così forte il suo profumo come se lui fosse lì.

"No, stammi a sentire!" grida di rimando Lydia. "Non hai fatto nulla di male, Derek! Stai male, stai molto peggio di prima e io sono piombata qui all'improvviso e so che il suo odore su di me è più forte del solito. Non è colpa tua, è colpa mia."

Derek ha ancora gli occhi serrati. Sente la voce di Lydia, sente le sue mail sul volto, ma il suo lupo è convinto sia Stiles, non riesce più a trattenerlo. E' una frazione di secondo e Derek sente di nuovo le labbra calde contro le sue. Solo uno sfiorarsi.

"Se ti aiuta, tieni gli occhi chiusi e baciami. Se pensi possa calmarti, puoi farlo" sussurra lei e Derek è troppo fuori di testa per rifiutarsi. Il bacio è più lento di prima, Derek non la tocca, tiene le mani premute sul pavimento, l'unico contatto sono le loro labbra. Ed è di nuovo lì con Stiles, le sue labbra che non ha mai assaporato, il profumo che lo avvolge, i ricordi del suo sorriso che gli invadono i pensieri.

Il cuore decelera, il respiro si calma e il bacio finisce così come è iniziato. Derek sente la ragazza allontanarsi e apre gli occhi solo quando è certo sia tornata alla porta di ingresso.

"Non sentirti in colpa anche per questo, Derek. Ero venuta a dirti che...che stiamo insieme. E io so che lui mi ama solo come una sorella, che lo fa solo perché in qualche modo riesce sempre ad estorcermi informazioni su te e questo posto credendo io non me ne accorga, peròstiamo insieme e tu dovevi saperlo. Quindi devo sentirmi in colpa io, non tu."

La porta si richiude e altri sei mesi corrono veloci come il vento. Inaspettatamente chi gli parla di Stiles dopo quei mesi non è più Lydia, ma Scott.

Derek se lo ritrova davanti nella riserva, mentre sta cercando di allenarsi come faceva prima e Scott lo afferra per il collo, sbattendolo contro una quercia. Senza la minima difficoltà.

"Lydia mi ha detto tutto! Tutto, Derek! Ti rendi conto che sei un deficiente? Io lì per tre anni a chiedermi perché mio fratello fosse cambiato così, perché fosse triste. In tre anni l'ho visto solo sei volte perché non è mai voluto tornare qui, per colpa tua! E ogni volta che sono stato lì ho dovuto fare i conti con la sua tristezza e la mia impotenza e ora scopro che è tutta colpa tua e che potevi evitarlo!"

Derek si sente investito da quelle parole, da quella furia, da tutto quel rancore e dolore. Si sente a sua volta impotente perché è debole, perché il suo lupo ha ormai preso il sopravvento e contro la rabbia di Scott invece di reagire si accuccia dentro di lui, spegnendo ogni suo istinto da alpha.

"Parla!" grida Scott. "Dammi una ragione, dimmi che non l'hai fatto di proposito, dimmi che lui sta soffrendo per un motivo valido!"

"Non sta soffrendo, sta con Lydia" sussurra Derek.

Scott lo lascia andare e scoppia in una risata dura.

"Con Lydia? Ma lo conosci? Si sta solo accontentando, è solo convinto debba andare così e anche lei ne è consapevole. State entrambi facendo del male a voi stessi e a lei che vi vuole solo aiutare solo dio sa perché!"

Derek si lascia scivolare lungo il tronco, senza forze.

"Derek, ascoltami. Sei un fratello per me e voglio il tuo bene, ma Stiles è Stiles. E non puoi fargli questo. O lo lasci andare o vai a prendertelo. E devi dirgli tutto e sperare che non sia lui poi a mandarti via. Altrimenti lo faccio io."

Continua...

Ah, prendetevela sempre con sterek293 🤣🤣

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora