"Dio, voglio montarci sopra tipo ora!"
Erica esplode in una fragorosa risata, mentre esce da scuola, di fianco a Stiles, che quasi ringhia con tono lamentoso.
"Ma se sulla mia moto non vuoi mai salirci, perché hai paura!" si intromette Scott. Stiles non risponde, ma gli dà una spallata, avvicinandosi poi alla propria auto.
Erica gli si avvicina prima che si sieda al volante.
"Considerato che appena l'hai visto hai cominciato a sbavare, suppongo tu intendessi che vuoi montare su Derek e non sulla sua moto. Giusto?"
Stiles arrossisce, ma ringhia ancora frustrato. "Ovvio che si. L'hai visto? E poi cosa diavolo ci fa fuori scuola? Isaac oggi non c'è e comunque non è mai venuto a prenderlo!"
Erica gli scompiglia i capelli, irritandolo ancora di più, sta per rispondere, ma un rombo attira la loro attenzione. Derek è appena entrato nel parcheggio e si è fermato proprio di fianco alla Jeep azzurra.
"E' venuto a prendere te, quindi?" chiede Stiles alla bionda, ma lei nega.
"Sono venuto a prendere te."
Stiles si volta verso Derek che si è sfilato il casco e gli fa cenno col capo di montare in sella.
"Me? Ma ho l'aut-" Stiles non termina la frase, perché quasi cade con la faccia contro l'asfalto quando Erica lo spinge verso la moto.
"La tua auto la lasci qui, vai in moto con Derek."
"Vado?" chiede Stiles stralunato.
"Sì, vai!" lo spinge ancora lei, ridendo.
"Tieni" Derek gli allunga il secondo casco, che Stiles si infila in testa, poi cerca di salire in sella senza cadere.
"Mantieniti forte, mi raccomando!" ordina Derek, per poi mettere in moto. Stiles sente l'adrenalina salire, mista ad un po' di paura.
"Mi porti a casa?" chiede, con voce tremante.
""No" dice l'altro, cercando di farsi sentire oltre il rombo del motore. "Mi è parso di capire che anche tu volessi svolgere ben altre attività!"
Stiles ringrazia il cielo di non poter essere guardato in viso, sa di essere diventato porpora. Ed è anche agitato. Davvero Derek vuole... così, senza parlare...
"Stiles, ti porto solo a pranzo, stai tranquillo!"
Stiles si rilassa di colpo, rilasciando un sospiro. Non che non voglia, ma non così. Si concede di stringere un po' di più le braccia intorno ai fianchi dell'altro, appoggiando la testa contro la sua schiena. Non sente il battito di Derek, a causa del casco, ma lo sente tranquillo e si tranquillizza a sua volta, socchiudendo anche gli occhi.
Si concede di pensare solo a quanto sia ssurdo tutto quello, che mezz'ora prima era ad un'interrogazione di chimica. Ma pensa anche a quanto sembri tutto terribilmente giusto.
La parola era "MOTO".
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365 Sterek (2021) vol.1
Fanfiction365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno.