Derek non voleva andare in quel posto e, ora che è lì, non vorrebbe esserci. Non ha minimamente cambiato idea.
I casinò non gli sono mai piaciuti, non prova nessun piacere a giocare d'azzardo e non ha nemmeno bisogno di buttare i propri soldi per sperare di guadagnarne di più. E, per di più, ha sempre odiato i luoghi affollati e quello lo è oltre ogni limite della decenza. Al suo fianco, due ragazze sono sedute sullo stesso sgabello, mentre cercano di attirare l'attenzione del barista che, troppo preso dalla folla, non sa nemmeno da che parte voltarsi.
"Ti stai divertendo, nipote?"
Peter, il motivo per cui derek è lì, glielo urla in un orecchio, cercando di sovrastare il baccano e Derek, se ne fosse capace, gli risponderebbe con un ringhio e gli darebbe un morso in faccia. Lo odia.
"Ti odio" dice, infatti.
"Sei qui per il mio addio al nubilato e si presuppone tu faccia tutto quello che voglio" ribatte suo zio, ghignando.
"Già il fatto che io sia qui compensa per ogni cosa tu abbia intenzione di chiedermi di fare. Torna da Isaac e Boyd, che sono già abbastanza ubriachi."
"Dovresti ubriacarti anche tu, dovresti scioglierti, te lo dico da quando avevi sedici anni."
"Peter" ribatte Derek, "a sedici anni mi hai regalato preservativi e manette, un po' troppo sciolto per un ragazzino."
Peter ride sonoramente.
"Ci ho sempre saputo fare con i regali!" esclama. "Allora? vieni o ti devo trascinare?"
"Dove devo venire?" chiede, esasperato.
"Vogliamo solo giocare con la roulette, nulla di sconveniente."
Derek alza gli occhi al cielo, ma lo segue. In fondo, si tratta solo di qualche ora e suo zio sta seriamente per sposarsi, anche se chiunque l'avrebbe creduto impossibile fino a pochi mesi prima. Può farlo uno sforzo.
Quando prende posto al tavolo da gioco, di fianco a suo zio e ad Isaac, Derek sistema le sue fishes davanti e aspetta che il croupier arrivi. PEr fortuna, quel gioco si trova in una stanza riservata, con decisamente meno gente. Ci sono solo altre tre ragazze al tavolo con loro. Fa un po' troppo caldo, ma è decisamente meglio dell'altro ambiente.
Quando il croupier arriva, Derek si sistema sulla sedia, sperando che quella tortura finisca presto e, nello stesso momento, anche qualcun altro entra in stanza.
"Scusate, so che dovevo arrivare tipo un'ora fa, ma ero a lavoro e c'è stata un'emergenza con la caffettiera, si è sporcato tutto, ho dovuto pulir-"
"Stiles, cavolo, hai già detto più parole tu in dieci secondi che noi in tutta la serata. Siediti, nessun problema" lo interrompe Peter, facendolo sorridere.
Derek, nello stesso momento, dà un colpo al ginocchio di Isaac che si gira a guardarlo interrogativo.
"Cosa diavolo ci fa lui qua?" sussurra derek, ma Isaac fa spallucce.
"Stiles, conosci tutti, ovviamente. I tuoi amici Isaac e Boyd, me e tuo fratello Derek."
"Noi non siamo fratelli!" esclamano proprio il ragazzo e Derek, all'unisono, ma con toni differenti. Stiles sorride, scherzoso, mentre Derek è decisamente arrabbiato con suo zio.
"Sì, sì, lo so, fratellastri, ma avete vissuto insieme fino a due anni fa, è come lo foste. Cominciamo?"
Il gioco procede bene, Derek vince qualche mano e, un po' si sta anche divertendo. Era da un po' che non usciva con i suoi amici e, per fortuna, sia Isaac che Boyd riescono a fare in modo che non ci siano contatti tra lui e Stiles.
Sì, sono fratellastri da quando Claudia, la mamma di Stiles, aveva sposato il padre di Derek. Derke aveva dodici anni, Stiles due, ed erano cresciuti insieme. Derek era andato via a ventisette anni, quando Stiles ne aveva da poco compiuto diciassette. Andato via per il lavoro e per la propria indipendenza, è la bugia che continua a raccontarsi da due anni.
Quando PEter vince l'ennesimo giro, è proprio lui a dichiarare finiti i giochi.
"Ho quasi quarant'anni, non ho più il fisico di una volta e il mio futuro marito mi aspetta a casa" dice, afferrando l'ultimo flute di champagne.
"Magari ha approfittato della tua assenza per scappare dalla cazzata che sta per fare!" lo prende in giro Isaac, facendo ridere tutti.
"Chris mi ama e, biondino, non trattarmi così, che chiudo le porte della mia villa al mare!"
Isaac gli fa un gestaccio col dito medio, ma lo segue fuori dal locale.
"Grazie ragazzi, davvero. Mi sono divertito e spero sia stato lo stesso per voi" dice il futuro sposo, mettendo in moto l'auto, in cui sono già seduti Isaac e Boyd. Derek si maledice per non aver accettato di andare insieme a loro, perché si ritrova nel parcheggio, di fianco a Stiles, che si dondola sui talloni, guardandolo.
"Buonanotte" taglia corto Derek, sena nemmeno guardarlo e dirigendosi verso la sua moto. Solo che uno strattone del polso lo fa fermare e voltare. Stiles è al suo fianco, occhi grandi e sinceri.
"Sbaglio o sono due anni che mi devi una scopata? Ora sono maggiorenne" dice.
Derek è così sconvolto, che non sa cosa dire.
La parola era "ROULETTE".
Ehilà! Non ve l'aspettavate, eh? E invece sono ancora viva!
E lo sono così tanto, che ho cominciato a scrivere una storia tutta nuova (non una fanfiction, ma una originale) ed è anche "interattiva". Mi piace l'idea che le scelte importanti vengano fatte dalla maggioranza delle persone che leggeranno. Se vi va, la trovate sul mio profilo, il titolo è "CONTUTTOLOSTOMACO".
Come state?
Blu.
STAI LEGGENDO
365 Sterek (2021) vol.1
Fanfiction365 parole. 365 Sterek. Una Sterek al giorno. Per 365 giorni. Per il secondo anno.