Prima domenica insieme 26

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Alice
Mi sveglio rilassata, ma stanca, intorpidita, come se fossi andata a zappare, poi penso a quello che ho fatto col mio CC quasi tutta la notte... si il mio CC... ora lo è... ha detto che mi ama, non l'avrebbe detto se non lo pensasse davvero, l'ho guardato negli occhi ed è sincero... sento una mano che mi sfiora il fianco... sotto il lenzuolo... sento il suo respiro dietro di me, prima della sua voce... arrochita di prima mattina.... Quant'è sexy...

"sacrofano sei sveglia lo so.. dobbiamo alzarci.."

"ancora cinque minuti.."

Gli rispondo afferrando la sua mano e stringendola a me... il palmo va a finire sul mio seno... e già accende un fuocherello...

"tu sei quella dei cinque minuti..."

Esclama stringendosi a me... sento tutto il suo calore... come me non si è vestito... siamo crollati ed addormentati.... Mi ricordo quando lui mi svegliava bruscamente ed io ripetevo sempre...
.....ancora cinque minuti..... Che diventavano di più e arrivavo sempre in ritardo...

"è domenica.."

Mi lagno... mentre prendo anche l'altra sua mano sotto il fianco con lui che sospira... e mi abbraccia stretto appoggiando la testa sulla mia spalla...

"sacrofano ti ricordo che di là c'è una bimbetta, molto mattiniera, abituata a correre da me o dal padre."

"ops... non me l'avevi detto questo!"

"certo che tel'ho detto, ma certe volte non mi ascolti.."

"ehhh.... chissà perché, quando le tue mani mi distraggono..."

"allora non devo toccarti quando ti parlo?"

"no... se devi dirmi qualcosa d'importante."

"me ne ricorderò... ora smettila tu di tenermi le mani, altrimenti non risponderò di me... e la peste ci troverà a fare le cosacce e rimarrà traumatizzata."

"mmm... non ne ho voglia."

"neanch'io..."

" non potevi chiudere a chiave?"

"non ci ho pensato, non sono abituato."

"puoi farlo ora... ho bisogno di coccole."

"mmm chiamale coccole.... io le chiamerei..."

"Claudioooo..."

"vado..."

Ma è tardi sento la voce di Chiaretta...

"zio, Alice.... siete svegli?"

"si... tesoro, ci stiamo vestendo."

Risponde Claudio per non farla entrare...

"vi aspetto in cucina per la colazione, ho fameeeeeeee..."

"si, ma non toccare niente."

Anch'io avevo fame, ma di altro... dico guardando quell'adone che si veste davanti a me.

"sacrofano muoviti, invece di contemplarmi, dovrai aspettare stasera."

Mi siedo sul letto tenendomi il lenzuolo addosso pensando... che indosso?

"sacrofano ti vergogni? Conosco ogni centimetro del tuo corpo."

Che c'entra? Ora con la luce è diverso... lui scuote la testa richiamandomi...

"e ti vorresti alzare? O vuoi aspettare che esco?"

Mi viene un'idea...

"mi metto una tua camicia?"

Un' allieva specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora