Stanchezza 58

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Alice

Sono letteralmente distrutta, dormo pochissimo... questo divoratore di latte mangia in continuazione e piange di continuo, quando non dorme... mi fa impazzire... come il padre... con quei capelli ritti in testa e da dieci giorni non vivo più... appena mi si chiudono gli occhi Giulio comincia a strillare, menomale che nonna è rimasta ad aiutarmi... dopo dieci giorni Claudio è dovuto ritornare al lavoro...è iniziato un progetto importante, fondamentale per la sua carriera... e quando mai! ed io qua come fornitrice di latte e dondolamento... per farlo addormentare... però ci sono momenti quando è tranquillo e mi sorride, che lo riempio di coccole... e mi ripaga di tutta la stanchezza... anche i miei genitori volevano restare, ma le ferie erano quelle, mi hanno promesso che ritorneranno presto, ma poco ci credo, quando c'è la lontananza... ci si dimentica di tutto... per ora gli mando le foto... quando mi ricordo... Giacomo fa un'infinità di foto... quelle che dovrebbe fare il padre, ma CC è un caso a parte... Chiara viene tutti i momenti curiosa del cuginetto... lo chiama e lui si gira... è fenomenale... dieci giorni di chiccolino... come lo chiamo io... davvero precoce...
Comunque il tempo passa ed io sono sempre più stressata, nonna mi fa quintali di camomilla... ogni tanto vengono gli amici, ma finiscono che mi esauriscono invece di rilassarmi... mi dicono forse devi fare cosi, no devi fare coli... ed io non vedo l'ora che se ne vadano, compreso Teo... quello perfettino e tanto per benino.... Come mia madre, non la sopportavo più... mi diceva sempre cosa dovevo fare... vabbè che lei è mamma, ma ora lo sono anch'io, ma ci sono i modi e modi per dire le cose, menomale che nonna  mi capisce e sa come prendermi.....
Per quando ritorna la sera Claudio ho i nervi a fior di pelle... oppure sono buttata sul divano stanca morta....come stasera... lui ha fatto più tardi del solito, mi spiega che l'hanno chiamato all'ultimo per un sopralluogo... e non si può rifiutare... certo che non può rifiutare, mica gli chiedo questo? Ma un aiuto... ? anche se non so spiegare bene quale aiuto... dopo una carezza fuggevole in testa... anche perché secondo me sono una zombie... con l'aria pallida, gli occhi a palla che non riesco a riposare e la vestaglia addosso come se fossi in ospedale...ma io devo allattare ogni tre ore, io.....
Lui che ne sa come ci si sente... prende in braccio il piccoletto che gorgoglia... ha riconosciuto il padre il poppante... e non mi pensa più.. pensa solo al figlio... neanche della cena gli interessa.. solo a coccolare e parlare con Giulietto. Poi parla con nonna sottovoce, chiedendo di me, lo so, come se fossi una malata...

io non sono malata hai capito? Dimmelo in faccia quello che pensi...

Gli dico urlandoglielo addosso...

Ma io non ho detto questo... volevo solo sapere...

Tu non sai proprio niente, tu non ci sei...

Talmente che urlo che il bambino piange... o forse ha fame... anzi si che ha fame... è scaduto il tempo...

Ecco.. vedi... non fa altro che piangere... ed io... ad allattare... sono stanca... e tu pensi che sia pazza...

Ma io non lo penso affatto...

Mi dice cercando di far smettere di piangere Giulio, ma il suo pianto non accenna a diminuire... cosi me lo faccio dare e sedendomi me lo appoggio al seno e lui avidamente ciuccia... lo sapevo...

Vedi... aveva fame...

Gli dico con l'espressione di chi ha ragione... ma lui con le mani sui fianchi ritorna a confabulare con nonna, non lo sopporto più, con quella sua aria di superiorità... di so tutto io.. e tu sei esaurita... lo so da me che sono esaurita... ma lui certo non mi aiuta col suo atteggiamento... Giulio sembra non finirla mai... mi sembra di essere da ore seduta qui quando si stacca sazio... gli faccio fare il ruttino... prima che Claudio allunghi le braccia...
Faccio io... non ti preoccupare.... so capace gli dico con lo sguardo... poi  guardo Giulio chiudere gli occhietti... non vorrei farlo dormire già... perché dopo si sveglia di notte... ma come devo fare? lo tengo in braccio ancora un po'... poi visto che è caduto in un sonno profondo lo sistemo nella culletta....

Vuoi mangiare?

Mi chiede un CC mosso dalla pietà...

No... non ho fame... vado a buttarmi sul letto, approfitto che dorme...

E davvero mi infilo a letto.... sistemandomi bene  sotto le lenzuola... cercando di addormentarmi... di riposare, prima che si svegli di nuovo reclamando altro latte... mi sento una mucca.... Ma niente da fare... poi sento dei passi... li riconosco è CC... ma che vuole? Si siede accanto a me sul letto... sento la sua mano appoggiata sulla schiena...

Tesoro, come stai?

Lasciami riposare...

Gli rispondo brusca...

Ti vorrei aiutare... dimmi...

Mi aiuta la nonna, tu sei al lavoro, che vuoi fare?

Ma io devo...

Lo so che devi andare... intanto io devo stare chiusa qui, non riesco a fare niente, sono stanca... perciò che vuoi?

Mi accarezza i capelli esclamando un...

Passerà...

Che novità.... Lo so che passerà prima o poi...

Lo sento sospirare, gli do' le spalle, vorrei che se ne andasse e la smettesse di compatirmi... cosi glielo dico chiaro e tondo...

Te ne vuoi andare?

Sento la sua mano che si ferma all'improvviso fra i miei capelli... ci è rimasto male? Ed io che ci posso fare? Dovrebbe capire che per me è difficile... poteva anche prendere altri giorni e starmi vicino.. qualche mattina o qualche pomeriggio, invece no, la sua carriera è più importante di me... lo so che c'è la nonna... ma non mi sarebbe spiaciuto che ci fosse anche lui, invece lui si è adagiato sul fatto che nonna è con me... e poi mi tratta come un'appestata... con l'aria di dirmi sempre poverina.... Lo sento alzarsi dal letto ed andarsene, vedete non ha parole... preferisce andarsene... avrebbe potuto continuare a stare qua...  abbracciarmi, dire chissà che cosa, invece sceglie la via più facile, scappa... lo so...  non sono coerente... ma mi sento fragile... a pezzi...

Claudio

Non so più che fare con Alice, poi mi ha cacciato via, cosa dovevo dirle? Si arrabbia per qualsiasi cosa e per qualsiasi parola che dico, sbaglio sempre... mi ha rinfacciato di essere tornato al lavoro, ma purtroppo dovevo ritornare, voglio conservare gli altri giorni in caso il bambino non stia bene... o lei... ma lei secondo me ha i soliti malesseri di una puerpera... me l'ha detto anche Amalia... pensavo stesse bene Alice con lei vicino, invece è sempre scorbutica.. oltre ad essere stanca, nervosa e a tratti depressa... non è una classica depressione post partum, non si arrabbia col bambino, né lo abbandona, ma potrebbe diventarla, Amalia è sempre attenta, le sta sempre vicino e la consiglia, senza pesare, sa come fare. Alice si fida di lei, ascolta solo lei, non chiama neanche più la madre ed altri amici, non sopporta i loro consigli e le loro chiacchiere inutili, così le chiama adesso. Io sono contento che non sente neanche quel Teo, ha allargato i rapporti finalmente... ma mi spiace vederla sempre cosi... Amalia mi dice che è normale, ma passerà... speriamo presto...
Intanto in serata mi butta fuori dal letto, vuole stare da sola... le altre volte si è solo allontanata, ora ha avuto il coraggio di dirlo, non è mai successo da quando stiamo insieme... io insisto, ma lei mi tira i cuscini dietro...

Voglio dormire da sola...vattene...

Me ne vado sola per non farla urlare di più e svegliare Giulio che si è addormentato da poco... vado nella camera degli ospiti, ma non riesco a dormire...mi rigiro in continuazione nel letto, infine mi alzo e vado in cucina a bere, cerco di non far rumore per non svegliare Amalia... tanto vale la pena che sto cosi... che mi metto a scrivere... prendo il pc e lavorare sul progetto.... Non mi rendo conto del tempo che passa... ad un certo punto sento frignare... si è svegliato Giulio... e lei? Evidentemente no.. dal pianto del bambino che sta aumentando... mi avvio in camera da letto, ma nel corridoio... il pianto smette... mi affaccio alla camera e vedo Alice allattare il birbante... sono bellissimi... vorrei immortalare questo momento, ma io non sono patito delle foto.. e poi lei sentirebbe lo scatto e mi vedrebbe... invece io voglio guardarli indisturbato... serberò questa immagine e questo ricordo nel mio cuore... poi ne parleremo quando starà bene...  Lei col buio non mi vede... ed io sono silenzioso... li guardo in silenzio finchè non posa di nuovo il bambino nella culletta e vado via... volevo sistemarmi vicino a lei, ma ho paura che si arrabbi di nuovo, ci proverò domani... ritorno in cucina a leggere la mia relazione poi chiudo tutto, proverò ad addormentarmi... domani sarà una lunga giornata...

Un' allieva specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora