Il resto di un sabato veneziano 90

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Alice

Uscita dall'hotel vado dietro cannaregio... lato laguna, dove si prende il vaporetto... si vede il cimitero... cerco su internet, è l'isola di San Michele.... Dovrebbe essere tragico, invece è un bel panorama... io cammino lentamente ed arrivo ad un monumento che scopro essere l'ospedale e devo rientrare... all'entrata scopro che si può visitare, già appena entri c'è da mettersi col naso all'insù per ammirare gli splendidi soffitti lignei della Sala Consiliare e della Sala dell'Albergo che la ospitano. Sono tra i massimi esempi dell'antica arte dell'"indorador" (indoratore), un'arte nata a Venezia grazie alla preziosa tecnica dei "battioro" (artigiani che riducevano i lingotti d'oro in una sottilissima lamina da "spalmare" con un pennello). Un'unica precauzione: se si è un po' suggestionabili non si deve guardare la collezione di arnesi chirurgici che fa bella mostra al centro della biblioteca... Collocata anch'essa negli spazi dell'antica Scuola di Santa Maria della Pace, l'antica Farmacia dell'Ospedale Civile, dove ricreano le atmosfere ottocentesche, quando, tra bilancini e erbe officinali, nicotina, china, stricnina e caffè, si muovevano i primi passi verso una farmacologia moderna. Continuo a camminare inoltrandomi nelle calli, ma sono un pochino stanca perciò mi fermo ad un bar enoteca e bevo un caffè, per fortuna non mi dà fastidio, manco a farlo apposta mi squilla il telefono ed è il mio CC che ha terminato e vuole raggiungermi, gli mando la posizione e vedo che non facendo la deviazione per l'ospedale ci impiegherà poco per arrivare. Io l'aspetto seduta dentro, così quando arriva prende un caffè anche lui. Mi osserva e mi chiede subito...

Stanca?

No.. mi sono riposata... continuiamo?

Sono curiosa di vedere altro, ho visto dalle indicazioni che da qui si arriva a piazza San Marco o si va verso l'arsenale... camminiamo ma una cosa ci colpisce... in uno spiazzo di una calle c'è la libreria dell'acqua alta.. da cui si intravede una porta aperta con il canale dietro... Claudio adora i libri e l'antichità... e si butta... io lo seguo colpita da questo scenario bellissimo, due stanze colme di libri... purtroppo l'umidità la fa da padrone ed alcuni sono bagnati... c'è anche una carriola piena di libri.. questi sono infatti stipati in arredi alternativi, quali vasche da bagno e imbarcazioni dal fascino tipicamente veneziano, questo per salvaguardare i moltissimi volumi dall'acqua che entra via via nel negozio, non ci sono mensole o scaffali, bensì gondole, canoe, barchette e vasche. Non esiste neppure un catalogo digitale per scovare più facilmente il libro desiderato, ma le persone si possono comunque affidare al gentilissimo Luigi che probabilmente conosce a memoria la collocazione di molte opere. Oltre ad essere un eclettico libraio casanova, il signor Frizzo è infatti una guida preziosa per coloro che si avventurano nel suo negozio. È sempre ben disposto a rispondere alle curiosità che uno ha da porre e con un bel sorriso e un po' di fierezza, indica a turisti e clienti quelle che lui definisce le chicche della libreria: una scala di libri, l'uscita di emergenza e la gondola. La scala di libri è in realtà un originale marchingegno per permettere ai clienti di godersi la vista sui canali veneziani e sul palazzo in cui Hugo Pratt ambientò una delle storie di Corto Maltese. Ma come mi rivela Luigi, ciò che colpisce è la scala in sé piuttosto che il panorama. Vi assicuro che rimarrete a bocca aperta. Non preoccupatevi però perché per realizzarla non è stato maltrattato alcun libro. Si tratta solo di riciclo creativo visto che è composta da libri rovinati destinati al macero. Anche l'uscita di emergenza è uno scorcio da dieci e lode: una finestra sui canali con sedie e divanetto per poter osservare lo spettacolo della marea che sale o salutare le gondolette che passano. Naturalmente Claudio compra un libro... e si limita... solo perché non vuole portare un peso in mano... io compro un romanzo per svagarmi in futuro.. quando avrò il pancione e non potrò fare altro che leggere, anche se preferisco il tablet che è più comodo.

Un' allieva specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora