"Abbiamo girato insieme
E ascoltato le voci dei matti
Incontrato la gente più strana
E imbarcato compagni di viaggio
Qualcuno è rimasto
Qualcuno è andato e non s'è più sentito
Un giorno anche tu hai deciso
Un abbraccio e poi sei partito.
Buon viaggio hermano querido
E buon cammino ovunque tu vada
Forse un giorno potremo incontrarci
Di nuovo lungo la strada."
Ti osservo, sei appeso li sul pomolo del mio termosifone, ancora accuratamente conservato, in una delle punte è presente una macchia nera, provocata probabilmente della cenere che però non è più lavabile, sei tu, sei il mio fazzolettone scout, quanto tempo è passato dall'ultima volta che l'ho indossato? Sei anni, sono passati 6 anni da quando ho deciso di posarti su quel termosifone.
Osservo sulla mia scrivania due foto, la prima è di quando ho 11 anni, sono l'unico in camicia azzurra e pantaloncini, sorrido convinto che tutti quelli nella foto sarebbero stati miei amici per sempre, il tempo li portò via, alcuni lasciarono prima di entrare nel Reparto (Gruppo scout dai 11/12 e i 16 anni) io restai fino all'ultimo anno, in prima liceo passai nel Noviziato, ma quell'estate una ragazza mi parlò della Croce Rossa, fu una scelta difficile, parecchio difficile, gli scout per 8 anni erano stati la mia vita, ma forse la mia idea di aiutare il prossimo doveva evolversi.
Mi confrontai spesso con i miei capi scout, per sentire le loro opinioni, ma poi capii che era una scelta che potevo fare solo io, certo, gli altri mi potevano dare la loro opinione ma alla fine ero io quello che avrebbe dovuto scegliere.
Ci pensai a lungo, che cosa avrei fatto se non fossi stato accettato nella Croce Rossa? Dove sarei andato?
Certo, avrei avuto il mio gruppo parrocchiale, ma con loro avevo interagito meno rispetto a chi per quasi ogni weekend mi aveva visto e condiviso con me esperienze.
Quando venni accettato nella Croce Rossa e iniziai il corso a Torino capì che gli ideali scout con cui ero cresciuto sarebbero stati comunque presenti in me, sarei stato io a portarli avanti nella mia vita quotidiana, non conta il come, non importa se avessi indossato una camicia azzurra o una polo rossa, non sarebbe importato se sul cuore avessi avuto un giglio sovrapposto a un trifoglio o una croce rossa su sfondo bianco, importava il perché lo facevo, importava che quegli insegnamenti sarebbero stati miei.
"Sono state lezioni di vita
Che ho imparato e ancora conservo.
Buon viaggio"
Da allora sono passati 5 anni, in 5 anni ho vissuto molte esperienze, sono diventato un animatore parrocchiale con un mio gruppo di ragazzi già cresimati, sono diventato un volontario della Croce Rossa Italiana, ho fatto un corso di teatro ma ho perso quasi del tutto i contatti con quelli degli scout, posso dire che me l'aspettavo in fondo, ma comunque ha fatto male, ha fatto male perché credevo che le cose durassero per sempre ma poi non sempre è così.
I primi tempi furono difficili per me, guardavo quel fazzolettone e mi chiedevo se avessi fatto la scelta giusta, ma un giorno parlando con un'amica a cui dissi tutti i miei dubbi lei mi sorrise poi mi mise le mani sulle spalle e mi disse "Tu credi ancora nella Promessa Scout." io annuì "Allora non c'è problema. Scout una volta, scout per sempre." mi disse sorridendomi.
"Non sto piangendo sui tempi andati
O sul passato e le solite storiePerché è stupido fare casinoSu un ricordo o su qualche canzone"
Un giorno in estate tornando a casa dopo un servizio me li trovai davanti, erano tutti li, stavano rimondando delle bici dopo esser stati in treno, uno dei miei vecchi amici mi guardò "Sei cambiato." non so se facesse riferimento alla divisa rossa che indossavo o ad altro, ci scambiammo dei convenevoli, ma poi ci separammo di nuovo con un semplice "Ci vediamo, ci sentiamo, magari poi usciamo." frase che vuol dire tutto e vuol dire niente, io avevo scelto la mia strada quel giorno in cui avevo appeso il mio fazzolettone e indossato una polo rossa.
"Non voltarti ti prego
Nessun rimpianto per quello che è statoChe le stelle ti guidino sempreE la strada ti porti lontano.
Buon viaggio"
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Random - L'ordinario in mini racconti
Short StoryNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...