NDA: Ogni riferimento a persone, luoghi ed eventi realmente esistiti è rielaborato dall'immaginazione. Gli altri nomi, personaggi,luoghi ed eventi sono prodotto della creatività dell'autore e ogni rassomiglianza con eventi, termini tecnici, luoghi o persone reali, viventi o defunte, è puramente casuale.
Il peggior nemico dell'assistenza agli eventi è la noia, specialmente se sei fermo nella stessa postazione dalle 17 e lo spettacolo inizia alle 23.
Gian si tolse la giacca e si guardò attorno, la piazza si stava lentamente riempiendo, dalle casse una musica elettronica leggera si spandeva nell'aria.
Teneva il defibrillatore a tracolla messo in modo tale che non la cinghia non gli desse fastidio, era in squadra con Nadia e Riccardo, due colleghi di Trofarello, Nadia teneva la radio e Riccardo lo zaino sanitario, la radio taceva e il tempo pareva sospeso all'inizio si erano seduti sul bordo del marciapiede ma dalle radio era arrivato l'ordine di restare in piedi e attendere, Gian si era ormai abituato a restare in piedi nella stessa posizione, guardò il telefono 19.38 segnava l'orologio sullo schermo, si frugò nelle tasche cercando qualcosa con cui passare il tempo, rimase un momento perplesso quando la punta delle sue dita incontrarono un bigliettino di carta, lo tirò fuori aggrottando le sopracciglia, era un bigliettino di quelli che si trovavano all'interno dei biscotti della fortuna "La pazienza è la virtù dei forti" c'era scritto sopra "Che cosa ironica" mormorò , lo strinse e lo buttò dentro un cestino.
Il suono della radio lo fece sobbalzare "Da Cooridamento a SAP Echo." si volse mentre l'adrenalina iniziava a scorrergli nel corpo "Ci siamo." si disse mentre la mano sinistra correva verso la tasca dove conteneva i guanti in nitrile e la destra verso la tasca con la mascherina blu all'interno "Avanti Coordimento." fece Noemi manifestando la stessa eccitazione sua, il suo lato volontario apparve e tutti i pensieri nella sua testa sparirono "La sicurezza ci segnala ragazzina a terra nel settore G di vostra competenza, all'altezza del negozio di elettrodomestici, una volta arrivati sul target fate rapporto sulla situazione." A quelle parole Noemi gli porse la radio "La tieni tu? Sai comunicare meglio con il Coordinamento." Gian annuì "Ricevuto." si mossero come un corpo unico fino a raggiungere il target.
Trovarono una ragazzina di 8 anni, in compagnia dei genitori e dei nonni e forse della zia, mentre Noemi e Riccardo facevano l'Anamnesi, lui si occupò di allontanare i parenti che si erano stretti a testuggine attorno alla piccola paziente e i curiosi "Mi sa dire che com'è successo?" domandò al padre "Stava correndo sul monopatino, non ha visto la fessura del marciapiede ed è caduta scivolando sui sanpietrini e battendo la testa." rispose l'uomo, lui annuì "Da SAP Echo a Coordinamento, siamo sul target, la ragazzina è minorenne, è cosciente, traumatico possibile Blu." disse "Ricevuto Echo, Mezzo in Stand-by." Noemi s'avvicinò "Comunica possibile blu per trauma cranico, ha una sbucciatura sulle ginocchia e una su un gomito, iniziamo la medicazione." lui annuì continuando a far stare a distanza i curiosi ed attirando l'attenzione di due steward che s'avvicinarono e lo aiutarono ad avere spazio "Attenzione Coordinamento, qui Echo, chiedo mezzo, ci troviamo nel Settore G, Codice Blu, le stiamo mettendo del ghiaccio e medicando le sbucciature." disse guardando la bambina che, stretta alla madre non voleva far avvicinicinare i due colleghi "Ricevuto Echo, stand-by, mezzo in arrivo in 5 primi." comunicò la radio.
"No, non voglio." disse la bambina facedolo voltare, la piccola non voleva che i colleghi applicassero il disinfettante sulle ferite "Hey piccola, come ti chiami?" disse avvicinandosi e inginocchiandosi vicino a lei "Alice." rispose la bambina, lui annuì guardandole le gambe, il sangue si era attaccanto ai leggins e quando i colleghi provavano a rimuovere il tessuto la bambina si lamentava, Gian sorrise sotto la mascherina "So che ti fa male, ma è meglio un piccolo male che uno più grande dopo." "Mi resterà la cicatrice?" chiese speranzosa, lui le guardò dubbioso le ginocchia "Non dovrebbe rimanerti. Per fortuna è una ferita superficiale perché?" la ragazzina alzò le spalle "Le cicatrici non sono una cosa brutta, mio fratello ne ha una grossa sulla gamba." lui annuì "Anch'io ho molte cicatrici, ma per averle prima ti devi disinfettare, ora, lascia che Noemi ti disinfetti e poi io ti darò una cosa molto bella." la bambina sorrise "Va bene."
Dopo averle medicato le ferite e messo due cerotti lui trasse fuori dalla tasca un adesivo con la grande croce rossa sopra "Ecco a te, per ricordati di noi." disse porgendole l'adesivo mentre il mezzo arrivava "Grazie per l'aiuto." disse la madre mentre i colleghi facevano salire la piccola sull'ambulanza "Abbiamo fatto il nostro dovere." disse lui "Siamo qui per voi." era la risposta standard che dava a tutti quelli che li ringraziavano, poi si volse verso i Noemi e Riccardo"Posso comunicare al coordinamento che rientriamo in postazione?" i due compagni annuirono "Perfetto, si torna allo stato di quiete." commentò Noemi con un sorriso.
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Random - L'ordinario in mini racconti
Short StoryNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...