"Attenzione siamo in arrivo a Alessandria. Next Stop Alessandria." esclamò la voce automatica del treno.
Gian si sistemò meglio nel sedile del treno cercando una posizione più comoda per continuare a leggere "Ricordati di guardare la Luna" di Nicholas Sparks, uno dei pochi romanzi rosa che veramente gli piaceva, Ambra seduta vicino a lui sonnecchiava mentre dall'altro lato Dario, Damian e Oscar giocavano a uno o facevano scherzi stupidi con Zorba, si sistemò le cuffiette mentre osservava il paesaggio che scorreva di fronte a i suoi occhi, gli piacevano i treni, più in generale gli piaceva viaggare.
Un pomeriggio per passare il tempo era andato in stazione con Zorba, si erano seduti su una panchina a guardare i diversi passeggeri che percorrevano le affollate banchine della stazione, sarebbero presto saliti su un convoglio che li avrebbe portati in un'altra città, ognuno di loro con un diverso bagaglio fisico ed emotivo, magari partivano per una nuova vita, magari tornavano alla vecchia, poteva essere un viaggio di lavoro, di piacere, una fuga d'amore. Tutti a bordo di un treno.Quella mattina erano saliti sul treno per andare al mare, sarebbero andati fino a Genova e poi da Genova avrebbero preso un'altro treno per Borghetto dove avrebbero dormito in un B&B.
Una volta ad Alessandria Gian sorrise pensando a quel nome che rievocava alcuni ricordi, poi scosse il capo e si sistemò la felpa, l'aria condizionata gli aveva intirizzito le dita per non parlare del micidiale formicolio alle gambe, Ambra si aggiustò meglio sul sedile appoggiandosi con la testa a lui e Gian sobbalzò per un momento mentre sentiva le guance imporporarsi. Poi scosse il capo "Datti un contegno." pensò cambiando il libro "Quinto Comandamento" di Valerio Massimo Manfredi. Poi lo posò e prese gli Scooby Dooh "Non riesci proprio a star fermo per un solo momento vero?" esclamò Ambra "No." esclamò mentre iniziava ad intrecciare i fili "Che colori hai scelto?" "Blu e Rosso." "Carino." Gian annuì "Posso farne uno anch'io?" "Il sacchetto è nel mio zaino." Ambra sorrise e lo aprì "Come mai lei può prendere il tuo zaino e io no?" esclamò Elisa apprendo assieme a Giulia mentre Ginny rideva, Ambra sorrise "Ogni scout ed ex scout sa che lo zaino è sacro e nessuno può toccarlo senza esplicito permesso." Gian sorrise "Inoltre io lo lascio toccare a persone a cui voglio veramente bene." Giulia lo fissò "Ma tu una volta mi hai permesso di toccarlo, Gian la fissò "Chissà perché." Giulia annuì "Si non serve una risposta." Gian annuì "Saggia scelta.".
"UNO HO VINTO." esclamò Zorba calando la carta sulla cima del mazzo "Hai barato, ammettilo, hai barato." Disse Dario sbattendo le carte sul tavolo "Io sono una persona onesta..." ribatté Zorba sorridendo "Mi devi la rivincita." sibilò Damian mentre rimescolavano le carte.
Una famiglia si sedette di fronte a Gian e Ambra e la bimba osservò incuriosita le petch della Croce rossa sui due zaini "Hai visto sono di Croce Rossa?" Gian sorrise continuando a leggere "Ma quindi andate in ambulanza?" esclamò la sorellina, il sorriso di Gian sparì, fece per rispondere ma Ambra lo anticipò "Sai, Croce Rossa non è solo ambulanza." poi iniziò a spiegare cosa fosse Croce Rossa e Gian ogni tanto interveniva. Si separarono nella stazione di Genova e una volta seduti sul nuovo treno Ambra lo guardò "Sai ogni volta che sono in aeroporto o in stazione mi viene in mente la frase di Love actually: "Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all'area degli arrivi dell'aeroporto di Heathrow. È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità, ma io non sono d'accordo. Per me l'amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di note, ma comunque c'è: padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so nessuna delle persone che stavano per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta, erano tutti messaggi d'amore. Io ho la strana sensazione che – se lo cerchi – l'amore davvero è dappertutto."
Gian le sorrise porgendole una cuffietta mentre di nuovo il treno partiva verso la loro meta "Hey, mi piace questa canzone." esclamò Ambra selezionando "Anywhere" di "Passenger" e Gian sorrise mentre fissava il paesaggio fuori dal treno che avanzava lentamente sui binari che tagliavano la Liguria costeggiando il mare ed illumianando la superificie dell'acqua che pareva brillare come se fosse rivestito d'argento "Tieni, voglio che lo tenga tu." esclamò Gian porgendole lo scooby-dooh "Allora tu puoi prendere il mio." esclamò legandolo al suo zaino "Così, anche se saremo lontani, i nostri fili saranno comunque intrecciati." mormorò mentre il treno si fermava per la loro stazione.
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Random - L'ordinario in mini racconti
ContoNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...