Paris\ 'pa-rəs\ n 1: a sentimental yearning for a reality that isn't genuine 2: an irrecoverable condition for fantasy that evokes nostalgia or day dreams.
La pioggia cadeva su di lui quella sera, amava la pioggia specialmente in quel momento, poteva piangere senza che nessuno se ne accorgersse.
Perché siamo fatti così quando siamo feriti e stiamo male ci nascondiamo, non vogliamo mostrarci fragili in un mondo dove se mostri una ferita vieni immediatamente colpito e distrutto.
Gian quella sera aveva deciso stupidamente di aprire la porta del suo passato, iniziando a fare una lenta analisi su ciò che gli era successo, le emozioni avevano preso il sopravvento ma dopotutto, come poteva gestire quel grande senso di inadeguatezza che sentiva sulle spalle?
Non poteva.
Era bastata la lama di un coltello sul palmo della mano, ma quando stava per far scorrere l'oggetto sulla cute gli apparvero una serie di visi nella mente e quel tornando di pensieri sparì.
Posò il coltello e fece un respiro profondo, non avrebbe gettato due mesi a cercare di tirarsi su perché per una sera aveva lasciato perdere tutto.
Si mise la felpa e raggiunse l'ottavo piano, aveva ancora la chiave del terrazzo condominiale.
Salì in cima e fece un respiro profondo venendo accolto dallo scrosciare della pioggia, la pioggia era vita. alzò lo sguardo al cielo lasciando che le gocce di pioggia gli annebbiassero le lenti, non avrebbe chiamato aiuto, ognugno ha i propri problemi, i propri dubbi, le proprie ricadute. Si conosceva, sarebbe bastata una notte e si sarebbe rialzato come nuovo, non era il tipo da cadere per una persona, per quanto speciale lei potesse essere.
Si appoggiò alla balaustra e per un momento pensò di scavalcare e andare vicino al bordo, conteplare l'abisso dall'alto prima di tornare indietro.
Le mani si strinsero attorno alla balaustra facendo diventare le nocche bianche, quando le staccò contemplò le gocce che erano rimaste sul suo palmo e per un istante le vide rosse.
Quando ricontrollò notò che erano semplici gocce d'acqua che scorrevano sulla sua pelle intatta.
Era stato un momento di debolezza, lo sapeva bene, perché l'essere umano non è perfetto e può crollare per una semplice canzone, specialmente se hai dovuto dire che stai bene, ma in realtà puoi affermare che stai meglio, se hai partecipato ad un evento sociale che ti ha fisicaente e mentalmente logorato. Era bastata una semplice foglia d'alloro per metterlo in crisi, una semplice rivelazione per abbaterlo, gli avevano aggiunto carichi e non aveva detto nulla, era fatto così, cercava sempre di correre ad aiutare il prossimo. Si era irritato per una stupida serie tv in cui il protagonista non sa prendere una decisione sul suo futuro amoroso senza rendersi conto che mentre lui aspetta e formula dubbi, lei probabilmnete è già andata avanti e non lo aspetterà, detestava i film romantici perché niente è reale in quei film, nessuno affronta le vere problematiche in quei film.
Ma non voleva fare colpe ad altri, erano tutte state sue scelte e ora ne stava pagando le conseguenze. Poi scattò e tirò un pugno al muro di fronte al muro. Quante volte colpì? Si fermò quando vide le nocche rosse.
La pioggia lo colpì di nuovo e stavolta lasciò che il rumore lo cullasse, mentre lentamente la tensione prendeva forma in disperazione liquida.
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Random - L'ordinario in mini racconti
Short StoryNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...