"Come mai non bevi caffé?" gli chiese Ambra mentre si sedevano ai tavolini di Starbucks "Non mi piace...." "Gian, chi tra noi due studia psicologia?" esclamò con un sorriso Ambra fissandolo negli occhi "Bhe, io so mentire molto bene." "Non a me." replicò Ambra bevendo dal suo contenitore.
"La versione corta è che non mi serve, sono abbastanza attivo di mio." esclamò rispondendo in maniera elusiva "E la versione lunga?" Gian le sorrise "La versione lunga è una storia triste." Ambra sorrise "Bhe, ormai sono qui. Ti ascolto."
Gian le sorrise "Sul serio?" Ambra annuì "Sul serio."
Il caffé "Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiacee, un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13 500 specie." dice Wikipedia, ma cos'è il caffé oltre ad una bevanda spesso associata alla colazione? Si prende una tazza di caffè quando si ha un ospite a sorpresa e non sai cosa proporgli e quindi lo inviti a prendere un caffé, è la proposta che fai a una ragazza o ad un amico per incontrarsi a volte si usa la frase "Ci vediamo magari per un caffé?" O "Ti va di prenderci un caffé una volta?" e il caffé alla fine fa da scusa per conversazioni più importanti.
E poi ci sono volte in cui bhe, prendere il caffé in realtà è modo per dirsi addio, perché non puoi mai sapere quando passerai oltre lasciando questo mondo per quello ultraterreno.
Quante volte aveva rimandato quel caffé? Quante volte alla frase "Ci vediamo per una merenda, un caffè a casa mia come quando eri piccolo?" aveva risposto "Si, va bene, allora ci mettiamo d'accordo e passo." quante volte si era nascosto dietro impegni fasulli e di poco conto per non andare a trovare una persona che si era presa cura di lui? In fondo la casa di quel suo zio acquisito era sulla stessa strada per la parrocchia, ma quante volte l'aveva ignorata? Quante volte non si era fermato? Sarebbe bastato premere il pulsante e dire "Sono Gianni, posso salire?" per sapere che l'avrebbe accolto a braccia aperte, e l'avrebbe stretto a se e lui avrebbe respirato l'odore del tabacco della pipa e dell'olio dei trenini elettrici che facevano correre per correre per tutta la casa sui binari di metallo.
Un giorno l'aveva incrociato mentre era con una sua animata, all'inizio non l'aveva nemmeno riconosciuto.
Di nuovo aveva detto la frase "Ci vediamo quando vuoi." Falso, era stato falso. Un venditore di tappeti. E poi era arrivata la notizia, anche lui era andato avanti, aveva sicuramente rincontrato la moglie che l'avrebbe riabbracciato con gioia, il suo migliore amico gli aveva detto "Come dice mia nonna "Ora hai un nuovo tifoso in Cielo." ma quella frase non lo faceva stare meglio anzi. Aveva mentito a una persona che gli voleva bene e che forse l'aveva anche perdonato ma era un peso che sentiva dentro di se. Aveva deciso di smettere di bere caffé con lo zucchero, lo voleva amaro. Poi aveva deciso di rimuoverlo dalla sua vita perché era un ricordo troppo doloroso e aveva iniziato a bere the anch'esso senza zucchero.
E poi un mattino sua madre aveva ricevuto una chiamata da Valeria, una vecchia amica di famiglia che le aveva detto una semplice frase "Ti va di vederci per un caffé? Per 10 minuti, non sono tanti."."
Ambra fissò il contenitore di plastica ormai vuoto e gli mise una mano sulla spalla "Gian...Mi dispiace." Gian alzò le spalle "Sto bene." poi fece un sospiro profondo "Grazie per avermelo detto." "Figurati." poi lo fissò "Dove abita quest'amica di famiglia?" Gian le sorrise "A due isolati da qui." Ambra s'alzò "Allora andiamo." Gian la fissò stranito "Sul serio?" Ambra annuì "Gian, 10 minuti per un caffé e quattro chiacchere, non sono tanti." Gian si mise sulle spalle il suo zaino e e lei fece lo stesso "Sicura?" le chiese stringendole la mano "Sicura." replicò Ambra stringendogliela di rimando e incamminandosi con Gian verso una nuova tazza di caffé che però, Gian sapeva sarebbe stata dolce.
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Random - L'ordinario in mini racconti
Short StoryNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...