Il rumore ritmico delle macchine rimpiva quella stanza, da quando era tornato a Torino Gian aveva ripreso servizio in Croce Rossa, era appena stato con i bambini della pediatria e stava tornando verso la stanza dove avrebbe passato la notte di sorveglianza con gli altri volontari della squadra quando si sentì chiamare e vide un uomo anziano, indossava dei pantaloni neri, camicia di simil pelle marrone e camicia blu:
"Ragazzo, sei di qui?"
"Dipende, che cosa deve fare?"
"Devo tornare da mia moglie."
"Si ricorda in che reparto si trova? O il numero della camera?"
L'uomo gli disse nome e cognome della moglie, decise di accompagnarlo per le vie dell'ospedale fino al banco informazioni.
"Sai per molto tempo sono stato un medico, ero cardiologo, ho lavorato in ospedale per 40 anni."
"Wow ammirevole signore."
"Da quanto tempo sei in Croce Rossa?"
"2017 signore."
"Sei sempre così formale?"
"Dipende Signore."
Camminarono in silenzio
"Sei fidanzato?"
"Ho una persona speciale anch'io."
"Sei felice?"
"Quando sono con lei si."
"Da quanto tempo non la vedi?"
"Domani sarranno 4 mesi."
"Perché?"
"Sta in un'altra regione."
"Siete a distanza?"
"Si."
"E ti trovi bene?"
"Mi manca tanto."
Diego sorrise comprensivo mentre camminavano per i corridoi della struttura, l'odore del disinfettante cullava Gian nei ricordi, giunsero finalmente alla stanza della moglie, Gian fece per congedarsi ma l'uomo lo fermò
"Vorrei che entrassi anche tu."
"Come vuole Signore."
"Ettore, mi chiamo Ettore Boeris."
"Va bene Dottor Boeris."
Entrati nella stanza buia Gian osservò la paziente illuminata dalla lattiginosa luce del neon posto sopra il letto. Era sdraiata nel letto immobile, il suono dell'elettrocardiogramma e il leggero soffio che usciva dalla mascherina dell'ossigeno erano l'unica cosa che faceva capire che la paziente fosse ancora viva.
"Come sta?"
"L'ultima volta che l'ho controllata, aveva lo stesso livello di saturazione della notte."
"Lei è una donna forte, ma ormai è stanca."
"Da quanto tempo siete sposati, se posso chiedere."
Il dottor Boeris sorrise:
"Sessant'anni, e vuoi sapere il segreto?"
"Ma certo."
"Non c'è nessun segreto, solo restare con lei, la mia vita non sarebbe stata la stessa senza di lei, quando trovi la persona giusta, bhe, non devi più preoccupare di altro, perché con lei la vita sarà sempre piena."
"Ettore, non smetti mai di dire cose dolci."
Esclamò con voce stanca la moglie.
"Oh, Clara."
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Random - L'ordinario in mini racconti
Short StoryNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...