Armor

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Il suono del campanello gli fecero aprire gli occhi, si alzò e andò ad aprire "Puntuale come sempre amico mio." la figura sul pianerottolo gli sorrise "Mi hai chiamato tu, cosa posso fare per te?" Si guardò attorno "Entra." commentò chiudendo la porta alle sue spalle, quando accese la luce la figura lo fissò "Cielo Gian, sei un disastro." Gian le sorrise "Per questo ti ho chiamato, Giorgia, sei la migliore in questo campo." 

Si mise sdraiato sul letto mentre Giorgia prendeva la sua attrezzatura "L'ultima volta è stata sei anni fa, dico bene?" chiese tirando fuori dei fogli "Si è esatto." "Cos'avevo usato?" "Rancore, Tristezza, Ricordi dolorosi, Rimorso, Ironia e un pizzico di odio." Giorgia annuì "Ma certo." poi dalla borsa estrasse delle fiale "Stavolta cosa vuoi?" Gian alzò le spalle "Qualcosa di più forte, devo essere più forte." Giorgia aggrottò le sopracciglia "Posso ricordati che sei umano?" "Puoi ricordarmelo, ma la cosa non cambia.".

"Gian, è una cosa pericolosa, quanto tempo ci hai messo per liberarti di quella cosa?" "Appunto, è molto semplice, creane una che nessuno potrà togliermi." Rispose Gian mettendosi seduto "Hai tagliato i ponti?" Gian scosse il capo "No, non con lei, io ho bisogno ancora di lei e forse lei vuole ancora il mio supporto, ma ho bisogno di un'armatura." Giorgia lo fissò "Mi sembrava che non voleste dei filtri." Gian strinse le labbra "Per ora voglio dei filtri, magari non per sempre, ma per ora, ho bisogno di una maschera." Giorgia scosse il capo mentre afferrava delle fiale "Quanto tempo ci vorrà?" Esclamò Gian "L'alchimia delle emozioni è una scienza che necessità di tempo Gian." A quelle parole scattò in piedi "Tempo, tutti che mi dicono che ho solo bisogno di tempo." mormorò mettendosi i guanti rinforzati "Credevo non li usassi più." "Solo perché sono all'interno del mio cassetto, non vuol dire che non li uso più."   esclamò tirando un pugno contro il muro.

"Gian, non sarebbe meglio affrontare il problema?" Gian la fissò "Il mio motto è "Ingnora e dimentica." passi sopra tutto e tutti, come un carro armato." Giorgia si aggiustò i capelli "Bhe, magari AFFRONTA e IMPARA può essere il tuo nuovo protocollo." replicò Giorgia "Hai parlato con Giulia?" Giorgia scosse il capo "No, non ho parlato con la tua animata, dovrei?" esclamò versando due fiale in un becher "Forse, ma non è detto, so stare in piedi, anche se mi hanno colpito duro, è questo il mio segreto, mi rialzo sempre. Perché non importa quanti colpi prendo, trovo sempre il modo di rialzarmi. " "Quindi, vuoi essere più il Gian volontario?" esclamò Giorgia "Si." rispose Gian "Cosa sei pronto a sacrificare?" Gian alzò le spalle "Fai tu, a me basta poter essere ancora operativo." "Gian, è una cosa pericolosa questa." esclamò Giorgia "Devi anche permetterti di respirare." Gian le sorrise "Il respiro avviene dopo, prima, lo si trattiene." Giorgia alzò le spalle "Okay." poi trasse fuori una nuova fiala dalla borsa e ne versò il contenuto nel becher, il liquido parve ribollire, poi divenne di colore blu "Perfetto, è pronto." Gian le sorrise "Posso berlo?" "Prego, è tutto tuo." Gian sollevò il becher "Alla salute." esclamò inghiottendo il liquido "Che strano sapore è amaro, cos'è?" Giorgia sorrise "Pazienza, Ironia, Riflessione, Calma, un pizzico di anaffettività, ma giusto un pizzico, due belle dita di mutuo soccorso e in fine, l'essenza di Gian." commengò mostrandogli la fiala "Te la ricordi vero? L'avevi creata tu." "Mi hai ingannato." "Ti ho aiutato, era il tuo desiderio." poi gli tolse il becher dalle mani "Ascoltami, come ho detto, ci vorrà del tempo, ora respira, concentrati sulle tue cose più importanti e poi quando sarai pronto, scrivile di nuovo come prima." Gian la fissò " E intanto?" Giorgia alzò le spalle "Magari datti 10/20 messaggi di bonus al giorno, così non stai male se non le scrivi e allo stesso tempo le dai i suoi spazi."Commentò con un sorriso mentre metteva via tutto "Ma come Come saprò che sono pronto?" le chiese Gian aprendole la porta "Non lo saprai, è un atto di fede. Soltanto questo, un atto di fede. Buona notte Gian, ci vediamo presto." Gian le sorrise "Buona notte Gio." 


Random - L'ordinario in mini raccontiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora