Ci sono posti in cui sei andato con una certa persona, posti in cui hai passato davvero dei bei momenti e poi quando i ponti con quella persona si tagliano bhe, anche quei luoghi diventano una cosa negativa.
Ed ora eccolo lì, seduto di nuovo sulle poltroncine del cinema, l'ultima volta c'era stato per vedere "Top Gun: Maverick", era stato con una persona importante, mentre adesso era con degli amici a guardare "Spiderman: Across the Spider Verse".
Con lui c'erano Viviana e Ettore, osservò il film con grande entusiasmo anche se alcuni discorsi lo fecero riflettere parecchio, perché in fondo i film hanno un effetto catartico.
Una volta uscito dalla sala si aggiornarono su ciò che era successo e lo spettro dell'amicizia passata apparve, ma stavolta ignorò i sentimenti e per la prima volta dopo tanto tempo decise di mettere a nudo la verità, raccontò tutto in poche semplici frasi che però lasciavano dire tutto.
"Questa tua esperienza potrebbe essere la tua storia da Villain." aveva esclamato Ettore "Si, bhe, diciamo che in un mondo dove tutti vogliono essere Spiderman, io preferisco Prowler." esclamò in risposta "Come mai un cattivo?" "Non è un cattivo, è solo una persona che ha compiuto delle scelte cattive, ma se necessario, può seguire il bene.".
Si lasciarono con la promessa di ritrovarsi, sapeva che l'avrebbero fatto. Presero tre strade diverse e mentre camminava, si rese conto di una cosa, parlare di lei, non gli dava più fastidio o altro, il male era passato, la cicatrice era rimasta, ma ormai era diventata insensibile, sorrise, c'era riuscito.
Era caduto in basso, talmente tanto in basso da accettare che mondo fosse senza emozioni, dove il menefreghismo la fa da padrone e dove, mostrare le proprie emozioni è sintomo di debolezza ed ora era cambiato, si rese conto che i luoghi a volte non devono essere legati a una sola persona o a un solo ricordo, in fondo, siamo noi esseri umani che diamo importanza alle cose, altrimenti le cose, come i simboli, sono privi di significato.
Si chiuse la felpa e tirò su le maniche, prese il telefono e compose un numero "Sono io, dai il via al REBOOT." La voce dell'amica si fece tesa "Ne sei sicuro?" "Sono passati 3 mesi quasi quattro, ne sono sicuro.".
Mise giù il telefono e sorrise mentre pensava al video che gli aveva inviato Giulia la settimana prima:
#Rule 19: "Never fall in love with the same person twice. The second time youll be falling in love with the memories not the person"
"Posso cheiderti cos'hai intenzione di fare?" chiese l'amica "Ho intenzione di creare nuove memorie in quei posti, per cancellare o sostiutire quelli che avevo con lei." "Mi sembra un piano interessante, ci sta, sai già dove andare?" Scosse il capo "No, lascerò che sia il caso a decidere per me. Però, puoi togliere un posto." L'amica sorrise "Quale?" "Il cinema." rispose "Qui è 19, ci sentiamo presto, amica mia." "Quando vuoi, mi troverai, a presto." Si mise le cuffie e attraversò la strada tornando a mischiarsi tra la folla di persone che riempiva la stazione dei treni.
STAI LEGGENDO
Random - L'ordinario in mini racconti
Short StoryNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...