You Can Be..

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Gian era seduto ad uno dei tavoli del campo base con la squadra a fissare con interesse il cibo nel suo piatto, non si lamentava mai per quello che i cuochi preparavano, dopo anni di scoutismo, mensa scolastica e campi parrocchiali era abituato a mangiare qualsiasi cosa senza lamentarsi, anzi, quella sera avevano fatto pasta al "ragù", polpette o frittata, patate e carote. 

Stava leggendo con interesse un documento sul suo telefono quando, con un tonfo poco aggraziato, Anna si sedette di fronte a lui, era una volontaria suo paricorso, stessa età, più alta di lui di almeno una spanna, si sistemò l'uniforme "Allora, come va?" chiese "Sto mangiando." rispose Gian "Si, lo vedo." rispose con un sorriso, era sempre solare e gentile con tutti ed era l'unica abbastanza incosciente da andare a togliere le cuffie a Gian quando guardava un nuovo episodio di un anime o ascoltava la musica durante i pasti. 

Era una ragazza con gli Allegati ed ogni giorno usciva con uno degli automezzi per andare a dare una mano, mentre Gian invece restava al campo con i TLC, faceva logistica, dava una mano in cucina, giocava con i bambini e dava una mano agli ospiti.

"Mi piace sentire la tua voce." esclamò con un sorriso, prima che Gian potesse rispondere fu urtato da un volontario "Oh, scusami, non ti avevo visto." esclamò sorridendo "Non noto mai chi non è con Allegato." Gian sorrise "Tranquillo, senza occhiali non ti vedo nemmeno io." "Anna, perché mangi con lui?" chiese il volontario rivolto alla collega " Scusami, ma lui è il tuo ragazzo?" domandò un altro del gruppetto. "Se anche fosse avresti da ridire?" domandò Anna, mentre Giulia e Irene inziavano a sorridere e Jason diede una moneta a Matteo "No, è solo che, perché lui? Perché  tra tutti quelli che ci sono in questo campo tu mangi sempre con uno come lui?" "Uno come lui? Cosa intendi?" Gian intercettò una serie di sguardi da parte della squadra mentre gli interlocutori si fissarono a disagio: "Ma si, uno come lui, voglio dire, fanno parte dei senza allegato, di certo puoi trovare qualcosa di meglio." lo sguardo di Anna faceva paura "Dimmi, perché pensi che Gian sia penalizzato dal fatto di essere senza allegato?" quella domanda fece calare il silenzio, con la coda dell'occhio Giulia notò Matteo il loro responsabile fissarli dal suo tavolo "Ehm, insomma...Dai è ovvio..." "Se è così ovvio, vorresti spiegarmelo?" "Bhe, non fanno attività di emergenza... o inoltre dai è più basso rispetto a te e..." Gian sorrise sapeva bene che cosa stava per accadere.

 "Oh, quindi sei uno che giudica solo dall'aspetto?" esclamò Anna fissandolo negli occhi, la domanda fu devastante come una granata "Sei interessato solo a coloro che hanno un bell'aspetto? Sceglieresti una persona con cui stare in squadra o con cui mangiare soltanto in base al suo aspetto?" "Ecco..." esclamò il volontario "Ma la mia domanda è un'altra." tutti tacquero "Come mai una persona che io non ho mai visto e con cui non ricordo di aver mai interagito vuole venire a sindacare sulle mie scelte personali, ha per caso voce in capitolo la tua opinione?" domandò candida Anna, l'interlocutore rimase in silenzio "Come immaginavo. Forse sono stato troppo dura, mi dispiace, però vorrei confutare la tua affermazione, Gian con la sua squadra, che poi non è nemmeno sua, in quanto rispondono direttamente a Matteo, sono amici e fanno tutto assieme, da sempre, non avranno allegati per i mezzi d'emergenza, ma si occupano di logistica, danno una mano come possono, aiutano gli ospiti, si danno sempre da fare e sono pronti ad aiutare chiunque, senza mai chiedere o domandare. Inoltre la loro dedizione va oltre ogni limite, se c'è un problema sono capaci di cercare otto soluzioni diverse e provarle tutte prima di inventare altre per aiutare il prossimo e sopratutto, non perdono mai il sorriso." commentò Anna "Inoltre Gian a modo suo è divertente, cerca sempre una battuta per far sorridere gli altri anche nei momenti più bui, è educato, genitile e rispettoso, ascolta quelli che hanno bisogno e a volte pensa fin troppo agli altri ma lo fa perché ha buon cuore, non giudica mai nessuno, commenta magari ma non condanna, offre soluzioni e consigli. Ha tante persone che gli vogliono bene anche se a volte è davvero irritante. E non importa quando la giornata sia stata pesante per lui, riuscirà sempre a sorridere." Gian sentì un po' di calore sulle guance "Salvare qualcuno in pratica vuol dire soccorrerlo quando è spaventato; ma i veri eroi non salvano solo vite ma anche i cuori delle persone... O almeno così la vedo io. Non importa quanto Gian e i colleghi abbiano paura, sorridono sempre come se tutto fosse apposto. A questo mondo coloro che sorridono sono i più forti!" terminò Anna "C'è altro che vuoi dirmi?" chiese rivolta al suo interlocutore "Senza contare il fatto che Gian è dentro da sette anni, voi da due e la voce che spesso sentite nel TLC è la sua." a quelle parole nessuno parlò, poi fissarono Gian "Buona cena." Gian sorrise loro "Ci si sente in cuffia." Poi riprese mangiare come se niente fosse accaduto.

 "Potevi fare rapporto." esclamò Giulia dopo aver bevuto "Matteo li ha visti, basta che glielo dici e li sbatte fuori." riplicò Jason "Servirebbe? Non credo.". Matteo s'avvicinò "Avete mangiato?" I cinque sorrisero "Si capo." Mario annuì "Allora tornate in postazione, c'è ancora bisogno di voi." la squadra si mise le giacche e posarono i vassoi, poi Anna fissò Gian "Ci vediamo stasera." e, prima che potesse rendersene conto Gian sentì qualcosa di morbido toccare sulla sua guancia "Ci sentiamo in cuffia TLC19." commentò allontanandosi, Gian si volse e vide i colleghi sorridere "Gian... cosa cavolo..." Gian li fissò "Mi ha dato un bacio per salutarmi, niente di che." muoviamoci, Irene lo fissò "Come mai sei rosso TLC19?" Gian alzò il bavero della giacca "Lo sapevo... Gian è innamorato." replicò Giulia "Cresci così in fretta." "Tra rose e fior...nasce l'amor..." iniziò cantare Jason "Filante in postazione "Senza Allegato" esclamò Matteo fissandoli sorridendo "Agli ordini capo." Matteo annuì "E come sempre, servire, proteggere e ..." "NON FARE CASINI." risposero in coro prima di dirigersi sorridendo al container che faceva da SOL pronti per un nuovo turno. 

Random - L'ordinario in mini raccontiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora