Head Above the Water

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Il giorno libero era quel magico giorno in cui tutti i membri dello staff si riposavano, di solito cadeva di sabato, anche se alcuni restavano nei settori gli altri erano liberi di fare quello che volevano. 

Quel giorno Gian si era diretto di prima mattina verso la spiaggia, sotto la divisa di quel giorno, composta da polo arancione e pantaloni blu indossava una muta da sub, il suo zaino tattico custodiva all'interno tutto il necessario per lo snorkeling.

Una volta raggiunta la spiaggia salutò gli ospiti presenti mentre si dirigeva verso lo scoglio di Peppino una piccola lingua di roccia che si ergeva a frangiflutti naturale della spiaggia. 

Fin da piccolo aveva amato arrampicarsi sugli scogli lo faceva perché adorava sentire il rumore delle onde che s'infrangevano sulle rocce. 

Si tolse la divisa e restò in muta, legò il coltello al fianco e scese in spiaggia. 

Lasciò lo zaino in un anfratto roccioso dello scoglio, mise la maschera e il boccaglio e si lanciò a piedi uniti in acqua, quando aprì gli occhi si guardò attorno e sentì l'endorfina iniziare ad andare in giro per il corpo, quanto amava quell'effetto. 

I gotta keep the calm before the storm

I don't want less, I don't want moreMust bar the windows and the doorsTo keep me safe, to keep me warm

Iniziò a nuotare a grandi bracciate in acqua divertendosi a creare una grande scia di bolle attorno a se, fino a quando non decise d'immergersi fino a toccare il fondale con le mani, una volta lì fissò la superficie sopra di lui e sorrise felice, era felice, Gian era felice.

Yeah, my life is what I'm fighting for

Can't part the sea, can't reach the shoreAnd my voice becomes the driving force

I won't let this pull me overboard

Certo, cercava ancora problemi e sapeva di avere dei pesi con se, ma era felice, perché in quel momento, nonostante fosse a corto d'aria e avesse paura delle profondità aveva trovato un posto dove poter avere il vero silenzio, risalì fino a raggiungere la quota "snorkel" e fece uscire l'acqua dal tubo e inizò lentamente a respirare seguendo il Ciclo dei 3 (3 secondi di inspirazione, 3 secondi di espirazione, 3 secondi di apnea) in modo da ottenere di nuovo la lucidità necessaria a guardarsi attorno e poter osservare eventuali pericoli o simili.

La sua mano toccò l'impugnatura del coltello, poi però scosse il capo "Non ci sono pericoli attorno a te Gian, rilassati." poi si spinse con le gambe e fece un 360° in acqua, e si mise ad osservare la fauna ittica presente attorno allo Scoglio. 

Scese di nuovo sul fondo e stavolta urlò a pieni polmoni, urlò tutta la frustrazione, tutta la rabbia, la stanchezza, urlò sapendo che non poteva essere sentito, urlò dentro quell'acqua così trasparente da farlo vedere lontano, urlò creando una nuvola di bolle attorno a se. 

God, keep my head above water

Don't let me drown, it gets harder

I'll meet you there at the altar

As I fall down to my knees

Random - L'ordinario in mini raccontiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora