Strani incontri sul Bus

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"AHH CHE PALLE." esclamò irritato Gian camminando verso la fermata mentre Giorgia una sua paricorso lo seguiva "Massì al massimo lo recuperiamo il 13 febbraio." commentò Giorgia timbrando il biglietto "Ma ti rendi conto che è la quarta volta che provo Macroeconomia, che è un esame del primo anno e io sono al terzo e che dovrei laurearmi?" disse Gian estraendo il suo abbonamento e strisciandolo sull'obliteratrice elettronica.

"La cosa che fa rabbia è che entrambi abbiamo fatto 17 su 20 quando la sufficienza era 18 su 20." commentò restando in piedi, l'amica annuì "Però adesso sappiamo che farà anche una parte scritta di cui noi non eravamo a conoscenza." rispose Giorgia "Ci siamo risparmiati una brutta sorpresa." "Ma ora dobbiamo ridare l'esame." una voce lo fece sobbalzare "Meglio perdere una battaglia che una guerra." Gian si volse e si trovò di fronte ad un uomo con un giubbotto marrone e una mascherina bianca che copriva il viso aggrottò le sopracciglia mentre nella sua mente un viso gli apparve "Tenente Colonnello Siccardi ?!?" esclamò sorpreso. 
Giorgia notò fissò la scena interdetta,  Gian si era irrigidito di fronte a quel signore sulla quarantina, il telefono era passato dalla mano destra a quella sinistra e le gambe di Gian si erano unite e mentre lo faceva aveva fatto scattere i piedi "Lieto di vederla signore." aveva ripreso Gian "Stia rilassato Mattei, non siamo in comitato." Gian aveva annuito "Si, signore." anche se non si era affatto rilassato "Come sta?" "Io sto bene grazie, invece ho appena sentito che hai fallito un esame." Gian aveva annuito "Si signore, ho fallito per la quinta volta l'esame in Macroecomia." Il Tenente Colonnello aveva annuito "Evidentemente non avevi ancora raggiunto una preparazione adeguata, dico bene?" "Si signore." Aveva risposto Gian "Tuttavia signore, ho preso un 29 su 30 in Analisi della Politica Estera, una vittoria." l'uomo aveva annuito "Molto bene, milite." Gian aveva sorriso "Grazie Tenente Colonnello. Ho prestato servizio sabato scorso per la logistica." "Lo so, me l'hanno riferito, ottimo lavoro." in quel momento Giorgia l'aveva chiamato "Gian. Dobbiamo scendere è la nostra fermata." Gian l'aveva ignorata continuando a sostenere lo sguardo del suo interlocutore "Chiedo di essere congedato." l'uomo aveva annuito "Permesso accordato." Gian si era nuovamente irrigidito e poi a sorpresa aveva messo il cappello e portato la mano alla tempia "Arrivederci a presto Tenente Colonnello." l'uomo si era irrigidito "Arrivederci Milite, ci vedremo in comitato." Gian poi aveva nuovamente sbattuto il piede ed era sceso con Giorgia dal bus.

"Ale, sono a casa, c'è Giorgia." aveva detto entrando, Alessia si era affacciata dalla cucina "Ciao Gio, è tutto a posto?" Giorgia annuì "Credo si sia spaventata perché ho incontrato il Tenente Colonnello Siccardi in pullman." "Spaventata? Mi è sembrata una scena surreale, poco prima parlavamo tranquilli un momento dopo mi trovo davanti un Gian che non ho mai visto." Alessia lo guardò "Ma il Tenente Colonello Siccardi è lo stesso che hai conosciuto quand'era maggiore?" Gian aveva annuito "Quello che ha supervisionato il mio addestramento." commentò "Hai fatto del the? YEY." Giorgia fissò Alessia "Capisci cosa intendo? Lui è sempre stato uno molto aperto con quell'uomo è cambiato." Alessia alzò le spalle "Succede a tutti, l'uniforme è qualcosa di diverso, serve a renderti visibile, serve a renderti identificabile, se tu sei in Croce Rossa o nel Corpo militare della Croce Rossa Italiana lo sei sempre, con o senza divisa, Gian ha sempre quella patch sul suo zaino per un motivo, perché lui sempre sarà della CRI, stessa cosa dicasi per il catarinfrangente che tiene nello zaino, non importa dove sia, cosa stia facendo, se c'è bisogno interverrà." mormorò "Come quella volta al Torino Comix, quando durante l'evento un bambino ha avuto una crisi epilettica e lui nonostante fosse in cosplay è intervenuto aiutandolo." Giorgia sorrise "Ma sono tutti così quelli in Croce Rossa?" aveva domandanto mentre Gian si limitava a bere dalla tazza di the "Chiunque entri in Croce Rossa non sta bene, ma in senso positivo, sono coloro che ogni giorno si prodigano per gli ultimi. Non sai quante volte vedo Gian fare una preghiera prima di uscire con l'uniforme rossa, Gian è quel tipo di persona che non sopporta gli indifferenti, non sopporta chi si volta dall'altra perte  e non fa nulla." Gian aveva sorriso ad entrambe "Guardate che io sono qui." Alessia aveva annuito "Lo sappiamo." poi gli aveva sorriso "Quindi che ti ha detto il Tenente Colonello?" "Che mi aspetta in comitato." aveva commentato finendo la tazza di the "Ma ti ha detto quando?"  Gian scosse il capo "No, ma tanto che vuoi che succeda?" In quel momento la suoneria si era fatta sentire "Merda, Pronto?" aveva risposto Gian, poi entrambe l'avevano visto irrigidirsi "Tenente Colonello? Certo, capisco, ricevuto, arrivo subito." poi l'aveva guardata "Hanno bisog"no di un OPEM Cinofilo." commentò "Devo andare." poi era corso nella sua stanza uscendone poco dopo con l'uniforme vegetata e con il guinzaglio in mano "Luna, andiamo." un Labrador Retriver dal pelo marrone arrivò correndo dal salotto "Io vado." Alessia aveva annuito "Coraggio Paw Patrol vai a salvare il mondo." Giorgia era scoppiata a ridere mentre Gian si sistemava il basco "HAHAHAH, simpatica." Alessia l'aveva guardato "Fai attenzione e bada a lui." aveva detto rivolta al cane che aveva abbaiato "Ti fidi di me?" Alessia aveva scosso il capo "No, ma ora vai." poi gli aveva sorriso "Ciao Gio, a presto." aveva commentato Gian uscendo. 

"Lui è il nostro Gian." Aveva commentato Giorgia, Alessia l'aveva incenerita con lo sguardo:"Lui è il mio Gian, tu hai il tuo ragazzo." "Ma è il tuo migliore amico." Alessia aveva alzato le spalle "Il fatto non ha rilevanza." poi le aveva sorriso "Chiamamiamo Silivia e Daniela e ci facciamo una serata tra ragazze?" Giorgia aveva annuito "Ci sto, prendo birra e pizze." mentre Gian seduto in macchina guardò sguardò Luna seduta sul sedile posteriore "Pronta a salvare il mondo partner?" il cane aveva abbaiato "Allora andiamo." commentò Gian ingrannado la marcia e facendo muovere l'auto nelle strade di Torino. 

Random - L'ordinario in mini raccontiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora