piangere /piàn·ge·re/
intransitivo
1. Versare lacrime per forte emozione, commozione, dolore (anche + da, di, per ): p. a singhiozzi; p. amaramente, a dirotto; p. dal dolore; p. di rabbia, di gioia; p. per la felicità
2. Lacrimare per il contatto con sostanze irritanti.
Vi siete mai sentiti come se due settimane vorreste solo piangere e invece andate avanti? Ignorate le vostre emozioni, i vostri sentimenti e poi all'improvviso mentre state togliendo la colazione, dopo che avete riposto il latte nel frigo, vi appoggiate al tavolo e iniziate a piangere, nelle vostre cuffie avete "Let Her Go" di "lost., Honeyfox, Pop Mage - Let Her Go (Magic Cover Release)" lentamente le lacrime si fanno strada, stringi i denti, stringi pugni e la spugnetta che tieni in mano rilascia l'acqua che aveva all'interno, stringi le mani talmente forte che quando rilassi le dita le nocche sono rosse e il respiro si mozza nonostante tu stia cercando di resistere e di controllarvi per non farti sentire, le cuffie nascondono alle tue orecchie i tuoi singhiozzi.
Scappi in camera e ti siedi sul letto, cerchi ancora di controllarti ma le lacrime scendono copiose, e intanto pensi che hai probabilmente sbagliato tutto, pensi a due persone che ti hanno scelto come mentore e come esempio e che probabilmente sbagliano perché non sei come loro credono, hai troppi difetti, pensi a quella persona che hai probabilmente perso perché hai preferito aspettare troppo tempo facendoti troppe domande, diventando preda delle due paure e alla fine ti dichiari in un racconto quando ormai non c'erano più possibilità, pensi alla persona che dopo averti fatto provare delle emozioni ti ha lasciato per un altro ed è tornata nella tua vita a caso e tu, perché hai un cuore troppo buono le hai dato una seconda possibilità e l'hai fatto solo quando tutto era finito, pensi al fatto che per la persona più importante della tua vita sei disposto a mettere da parte una parte di te solo per un suo sorriso e la sua felicità perché quando dici "Ti voglio bene." quello che vorresti dire è "Voglio il tuo bene".
Ti senti solo mentre le parole della canzone ti paiono così chiare e così forti, pensi che visto il cielo grigio probabilmente pioverà così da poter uscire e piangere senza sentire le lacrime che scorrono sotto la pioggia, vorresti che qualcuno ti togliesse le cuffie e ti dicesse "Io sono qui, non ti lascio." Chiudi gli occhi aspettando un abbraccio, ma quell'abbraccio non arriva perché in fondo sarà sempre così, i tuoi demoni interiori escono e ti circondano, ti ricordano il tuo numero. Ti ricordano che potrai essere bravo quanto vuoi ma ci sarà sempre qualcuno che avrà più coraggio di te, che sarà un esempio migliore di te, sarà più capace, e che qualcuno ti potrà sempre sostituire e ti ricordano che non puoi piangere, non devi piangere, che sei patetico se piangi, anzi tu sei patetico a cedere alle emozioni.
Stringi il pacco di fazzoletti fino a quando non è una cartina informe, ti soffi il naso e riprendi a respirare, forse, cerchi di controllarti ma le lacrime non si fermano, le hai trattenute per troppo tempo, due settimane di emozioni forti difficili e dolorose a cui non hai dato sufficiente tempo, decidi di fare una delle poche cose che non ti lasceranno mai, ti siedi al PC e inizi a scrivere, ma mentre scrivi le lacrime scendono però ti fai forza, "Ignora e vai avanti" ti ripeti, perché è l'unico modo che hai per saper stare in piedi, dopotutto non vuoi che si sappia che stai male, che vuoi piangere e fuggire, meglio sembrare distaccato, molto meglio lanciarsi ogni giorno a fare cose per aiutare gli altri, meglio essere quello che sta in silenzio a dare una mano al prossimo che dire che non stai bene e che lo fai per non pensare ai tuoi problemi, meglio rispondere che stai bene ma in realtà non vuoi che si preoccupino. Prendi una busta crystal che conservi nel tuo zaino come un tesoro, guardi quelle lettere all'intero e scacci un demone, quella persona probabilmente ci sarà sempre al tuo fianco.
Ringrazi il corso di teatro che ti ha permesso di crearti una maschera che indossi sempre, ringrazi la scrittura in cui puoi scrivere di un mondo dove puoi ridere e puoi essere felice senza problemi.
Sorridi, vai in bagno e ti guardi nel tuo riflesso, il tuo sguardo cambia di nuovo, il tuo viso si rilassa, e fai un respiro profondo, devi trovare la rabbia, l'aggressività per mantenere la mente lucida, devi trovare l'adrenalina per fermare le emozioni, devi riuscire a tenere il cuore sotto controllo, la mente è la tua guida, le emozioni vanno messe da parte.
L'acqua fredda toglie le lacrime, ti schiarisce la mente e fissandoti allo specchio sorridi, sei tornato quello di sempre, nel gabinetto getti i fazzoletti, lo scarico cancella le tue lacrime e i tuoi pensieri esci dal bagno e annuisci, sei pronto ad una nuova giornata.
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Random - L'ordinario in mini racconti
Short StoryNella monotonia della nostra routine siamo sempre di corsa, tendiamo a vedere le cose da una sola prospettiva, crediamo che esista un solo modo di vedere le cose. Ma siamo realmente sicuri che ciò che vediamo sia solo quello che i nostri occhi e la...